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Concetti Chiave

  • L'Inferno è la prima cantica della Divina Commedia, una gigantesca voragine conica sotto Gerusalemme, divisa in nove cerchi concentrici che rappresentano diversi peccati e pene.
  • Il contrappasso è la regola con cui ogni peccato viene punito con una pena analoga o opposta, illustrando la giustizia divina.
  • Dante è guidato da Virgilio, simbolo della ragione e della Provvidenza, che lo accompagna attraverso l'Inferno fino all'avvento di Beatrice, simbolo della Verità e della Fede.
  • L'autore utilizza una vasta gamma di registri linguistici, dai toni lirici a quelli bassi e cupi, per riflettere la drammaticità e la degradazione morale del peccato.
  • Nell'Inferno, le rime variano da rare e preziose a "aspre e chiocce", per esprimere fonicamente la durezza del contenuto e il degrado dei peccatori.

Alighieri, Dante - La Divina Commedia, Inferno

«Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

ché la dritta via era smarrita.»

Senso morale: consapevolezza del proprio periodo buio;

Senso allegorico: rappresenta la propria crisi interiore;

Senso anagogico: consapevolezza del poter trovare impacci che allontanano da Dio.

Indice

  1. Struttura dell'Inferno
  2. Gerarchia e punizioni infernali
  3. Virgilio e il viaggio di Dante
  4. Linguaggio e stile nell'Inferno

Struttura dell'Inferno

L'Inferno è la prima cantica della Divina Commedia, rappresentato come una gigantesca voragine conica, che si apre nell'emisfero boreale sotto Gerusalemme e la selva oscura e giunge fino al centro della Terra.

Esso si apre con la porta dell'Inferno, ed è diviso in nove cerchi concentrici preceduti dall' Antinferno, luogo buio, nel quale sono puniti gli angeli e le anime ignavi, cioè coloro che, nello scontro con Dio hanno mantenuto una posizione neutrale.

Subito dopo si trova uno dei fiumi infernali (o la prima parte di un unico fiume infernale), l'Acheronte varcato il quale si entra nel primo cerchio, il Limbo, nel quale si trovano colore che, seppur abbiano seguito le buone inclinazioni della natura umana, non hanno conosciuto il vero Dio; la loro pena, infatti, non consiste in una tortura fisica, bensì nell'eterno tormento del desiderio di Dio. Dopodiché le colpe vengono suddivise secondo incontinenza e malizia, a sua volta divisa in violenza e fraudolenza. Dal secondo al sesto cerchio, preceduti dal fiume Stige, si trovano le anime degli incontinenti, coloro che commisero del male non per volontà propria, bensì perché trascinati dalle passioni e dagli istinti. I violenti si trovano nel settimo cerchio, suddiviso in gironi, i quali sono sommersi nel fiume Flegetonte. I fraudolenti si trovano nell'ottavo cerchio, suddiviso in dieci bolge, nel quale si trovano i fraudolenti contro coloro che non si fidavano, e nel nono, suddiviso in quattro zone, nel quale si trovano i fraudolenti contro coloro che si fidavano, quindi i traditori. Tra i due vi è il pozzo dei giganti. Seguono il lago infernale del Cogito e Lucifero.

Gerarchia e punizioni infernali

Per Dante, la gerarchia dell'Inferno era capovolta: quanto più in basso si andava, tanto più le pene erano maggiori, e le punizioni più spaventose, pertanto, secondo il poeta, la pena più grave era il tradimento, nello specifico, il tradimento dei benefattori.

Per stabilire la pena dei dannati vige la regola del contrappasso, secondo la quale ogni colpa viene punita con una pena analoga o opposta.

Il tema centrale di questa cantica è l'attraversamento doloroso del peccato, con l'obiettivo di rappresentare il male e le sue terribili conseguenze. L'Inferno diventa un affresco del mondo e dell'umanità, con una prevalenza di tonalità buie e apocalittiche.

Virgilio e il viaggio di Dante

Qui Dante è accompagnato dal poeta latino Virgilio, per volere delle “tre donne benedette (Beatrice,

Maria e Lucia)”. Esso è lo strumento della Provvidenza e contemporaneamente il modello ideale di poeta, il “bello stilo”. La scelta di Virgilio si deve sia alla venerazione artistica di Dante nei suoi confronti, sia all' appellativo medievale di profeta di Cristo a lui attribuito. Virgilio ha il compito di preparare all'avvento e al trionfo di Beatrice, simbolo della Verità rivelata che la ragione umana potrà trovare solo con la Fede.

Linguaggio e stile nell'Inferno

L'autore diletta un forte impegno linguistico nello scrivere conferendo autorità a termini ed espressioni e coniando neologismi che andranno poi ad arricchire il nostro patrimonio lessicale. Particolare è inoltre la varietà di registri linguistici nell'Inferno riscontrati, da quelli lirici a quelli bassi e cupi che operano da base per interi episodi. Scoppi di violenza verbale che, come le zuffe tra diavoli, coesistono con soluzioni liriche e pacate e con esiti di forte drammaticità.

Analogo il discorso per le rime: assieme a quelle rare e preziose o con ascendenza letteraria, ritroviamo anche le rime “aspre e chiocce”, inconsuete, che hanno il compito di recuperare, anche su piano fonico, la durezza del contenuto, per rendere la degradazione morale del peccato e l'abbrutimento della dignità del peccatore.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura dell'Inferno nella Divina Commedia?
  2. L'Inferno è rappresentato come una gigantesca voragine conica divisa in nove cerchi concentrici, preceduti dall'Antinferno, e culmina con Lucifero al centro della Terra.

  3. Come vengono suddivise le colpe e le punizioni nell'Inferno?
  4. Le colpe sono suddivise in incontinenza, violenza e fraudolenza, con punizioni che seguono la regola del contrappasso, dove ogni colpa è punita con una pena analoga o opposta.

  5. Chi accompagna Dante nel suo viaggio attraverso l'Inferno e perché?
  6. Dante è accompagnato da Virgilio, scelto per la sua venerazione artistica e per il suo ruolo di profeta di Cristo, rappresentando la ragione umana che prepara all'avvento di Beatrice, simbolo della Verità rivelata.

  7. Qual è il tema centrale dell'Inferno nella Divina Commedia?
  8. Il tema centrale è l'attraversamento doloroso del peccato, rappresentando il male e le sue conseguenze, con un affresco del mondo e dell'umanità in tonalità buie e apocalittiche.

  9. Come si caratterizza il linguaggio e lo stile nell'Inferno?
  10. Il linguaggio è vario, con registri che vanno dal lirico al basso e cupo, e include neologismi e rime aspre per riflettere la durezza del contenuto e la degradazione morale del peccato.

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