Concetti Chiave
- Dante viene richiamato da Virgilio mentre osserva i seminatori di scismi, notando un familiare tra loro.
- Virgilio rivela che il familiare è Geri del Bello, la cui morte resta ancora senza vendetta.
- Entrando nella decima bolgia dell'ottavo cerchio, Dante è colpito da lamenti e fetore, incontrando i falsari.
- I dannati nella bolgia sono in condizioni pietose, alcuni giacciono, altri si muovono, tutti soffrono visibilmente.
- Dante incontra Griffolino d'Arezzo e Capocchio da Siena, entrambi puniti per le loro colpe, e riceve informazioni su peccatori di Siena.
L'incontro con Geri del Bello
Dante, che è ancora concentrato ad osservare lo spettacolo dei seminatori di scismi, viene richiamato da Virgilio, che lo invita a non tardare troppo. Dante però spiega al maestro che gli sembra di aver riconosciuto un membro della sua famiglia. Virgilio lo informa poi che si tratta di Geri del Bello, la cui morte non è stata ancora vendicata.
La decima bolgia e i falsari
All'ingresso della decima bolgia dell'ottavo cerchio, l'attenzione di Dante è catturata da lamenti così forti che è costretto a tapparsi le orecchie. Sul fondo della bolgia sono presenti i falsari ed è fortissimo il fetore di membra marcite. Alcuni giacciono a terra, altri si muovono gattonando, altri sono l'uno a fianco all'altro.
Griffolino d'Arezzo e Capocchio
Mentre i due pellegrini camminano senza parlare, Dante nota una coppia di dannati che hanno le schiene appoggiate alle pareti: essi sono completamente ricoperti da ferite e che grattano incessantemente. Uno di loro è Griffolino d'Arezzo, che fu bruciato vivo con l'accusa di eresia in seguito alla vendetta da parte i Albero da Siena, al quale era stato promesso da Griffolino di imparare a volare. L'altro dannato fornisce a Dante e Virgilio alcune informazioni su dei noti peccatori della città di Siena, su cui Dante fa un ironico commento, e dice di chiamarsi Capocchio da Siena.
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