Concetti Chiave
- La quinta bolgia dell'Inferno dantesco è immersa in un'oscurità con la presenza di pece ardente.
- Un diavolo getta un dannato nella pece, identificandolo come un barattiere di Lucca.
- Il dannato cerca di emergere dalla pece, ma viene colpito e trattenuto dagli altri dannati.
- Virgilio avverte Dante di nascondersi mentre attraversano un ponte sorvegliato da diavoli con arpioni.
- Nonostante le rassicurazioni di Virgilio, Dante rimane diffidente verso i diavoli che li minacciano.
La scena iniziale della quinta bolgia
La quinta bolgia dell'ottavo cerchio dell'Inferno dantesco è caratterizzata da una fitta oscurità che lascia comunque intravedere la presenza di un abbondante strato di pece ardente. Improvvisamente compare un diavolo che porta in spalla un dannato che mantiene tenendolo per i piedi. Arrivato sul ponticello di pietra che collega tra di loro le bolge, lascia cadere il corpo del dannato nella pece e avverte tutti coloro che hanno assistito alla scena che si tratta di un barattiere originario della città di Lucca. Quando il dannato colpisce la pesce, cerca di emergere, ma gli altri dannati cercano di dissuaderlo dal farlo e lo afferrano con degli uncini, trafiggendolo.
L'incontro con i diavoli
Virgilio mette in guardia Dante e gli intima di nascondersi, dopodiché attraversa il ponte della quinta bolgia, il cui passaggio è però ostacolato dalla presenza di diavoli dotati di arpioni. Virgilio allora spiega a uno di loro che il viaggio che Dante sta compiendo all'interno dell'oltretomba è voluto da Dio, e questo permette ai due pellegrini di proseguire il loro viaggio illesi.
La prosecuzione del viaggio
Dante esce dal suo nascondiglio ma viene minacciato dai diavoli, che poi però vengono rimproverati dal loro capo. Questi fornisce ai due personaggi delle informazioni utili per la prosecuzione del viaggio. Dante, nonostante le rassicurazioni della sua guida, non si fida.