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Concetti Chiave

  • Il canto si svolge la sera dell'8 aprile 1300, con Dante che invoca le Muse per aiutarlo a ricordare il suo viaggio.
  • Dante esprime dubbi a Virgilio sul perché sia stato scelto per un viaggio che solo Enea e Pietro hanno intrapreso da vivi.
  • Virgilio rassicura Dante spiegando che tre donne, tra cui Beatrice, hanno richiesto il suo aiuto per guidarlo.
  • Beatrice, non temendo l'inferno, ha chiesto a Virgilio di accompagnare Dante attraverso l'inferno e il purgatorio.
  • Beatrice è stata inviata da Maria e Lucia, mostrando il sostegno divino per il viaggio di Dante.

Indice

  1. L'invocazione delle Muse
  2. Il dubbio di Dante
  3. La rassicurazione di Virgilio
  4. Il coraggio di Beatrice
  5. L'intervento delle tre donne

L'invocazione delle Muse

Il canto secondo è ambientato nei pressi della selva, la sera dell’8 aprile del 1300. Mentre tutti gli esseri animati si accingono al riposo, Dante è l’unico che si prepara per il viaggio, ed è per questo che invoca le Muse, quella dell’ingegno e quella della memoria, affinché lo aiutino a ricordare tutto ciò che vedrà durante tale viaggio in modo tale che poi lo possa trascrivere.

Il dubbio di Dante

Dante si rivolge poi a Virgilio, desideroso di capire perché proprio lui tra tanti è stato scelto per questo viaggio. Dante-personaggio è infatti sbigottito da ciò perché tale privilegio, ovvero quello di visitare l’oltremodo da persona viva, era stato consentito solamente a Enea e a Pietro: per questo, è convinto di non esserne degno.

Dopo aver esposto questo suo dubbio, Dante afferma di non aver la forza di affrontare questo viaggio.

La rassicurazione di Virgilio

Segue quindi la risposta di Virgilio, che cerca di rassicurare Dante, esponendo il fine provvidenziale che ha tale viaggio: Virgilio dice infatti che tre donne lo hanno incitato a scendere in suo soccorso. La prima di queste tre donne che viene citata è Beatrice, nonostante sia l’ultima della trafila: Beatrice chiede a Virgilio si correre in aiuto a Dante e di guidarlo nel viaggio attraverso inferno e purgatorio, perché poi subentrerà lei in paradiso.

Il coraggio di Beatrice

Virgilio risponde affermativamente, ma espone anche la sua stupefacenza riguardo al fatto che Beatrice non provi timore ad essere scesa negli inferi.

La donna dice quindi a Virgilio che lei non teme quel luogo perché è fatta da Dio, è alla sua mercé, e quindi il male non la può toccare.

L'intervento delle tre donne

Nella parte conclusiva del canto viene infine spiegato che Beatrice non è corsa da Virgilio di sua iniziativa, ma su invito di altre due donne: Maria e Lucia, una martire siracusana.

Dopo che Virgilio ha confortato Dante, i due riprendono il viaggio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle Muse nel canto secondo?
  2. Dante invoca le Muse per aiutarlo a ricordare e trascrivere tutto ciò che vedrà durante il suo viaggio, poiché è l'unico a prepararsi per tale impresa mentre gli altri esseri animati si riposano.

  3. Perché Dante dubita di essere degno del viaggio?
  4. Dante dubita di essere degno del viaggio perché ritiene che solo figure come Enea e Pietro abbiano avuto il privilegio di visitare l'oltremodo da vivi, e si sente privo della forza necessaria per affrontarlo.

  5. Come viene rassicurato Dante da Virgilio?
  6. Virgilio rassicura Dante spiegando che il viaggio ha un fine provvidenziale e che tre donne, tra cui Beatrice, lo hanno incitato a soccorrerlo e guidarlo attraverso inferno e purgatorio, con Beatrice che lo accompagnerà in paradiso.

Domande e risposte

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