Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Minosse, figlio di Giove e Europa, è trasformato da Dante in un demone incaricato di giudicare i dannati nell'Inferno.
  • La coda di serpente di Minosse serve a determinare il numero di cerchi infernali che un'anima deve scendere, assegnando così la sua pena.
  • Le anime confessano i loro peccati a Minosse, che rapidamente decide il loro destino e le invia nel cerchio appropriato.
  • Minosse avverte Dante di prestare attenzione all'ingresso dell'Inferno e alla guida fidata di Virgilio, sottolineando la pericolosità della "spatiosa via".
  • Virgilio rassicura Minosse che il viaggio di Dante è voluto dal destino e dunque inarrestabile, citando la volontà divina come motivo principale.

Indice

  1. Minosse nella mitologia e letteratura
  2. Il giudizio di Minosse nell'Inferno
  3. L'incontro di Dante con Minosse
  4. Virgilio e la volontà divina

Minosse nella mitologia e letteratura

Per la tradizione mitologica, Minosse è il figlio di Giove e di Europa, re e legislatore di Creta. Già con Omero e con Virgilio egli aveva il ruolo di giudice dell’Ade e il poeta latino gli aveva associato il fratello Radamanto. Dante lo trasforma in demonio e ministro della giustizia divina.

Le sue fattezze sono mostruose e la sua lunga coda di serpente gli serve come strumento per amministrare la giustizia.

Il giudizio di Minosse nell'Inferno

Egli assegna ai diversi luoghi i dannati, indicandone l’ordine col rispettivo numero di avvolgimenti della coda intorno al corpo. La concisione estrema della terzina in cui Dante indica come avviene il giudizio, necessita di un’ulteriore spiegazione e esemplificazione. Ecco perché nella terzina seguente, Dante precisa che quando l’anima dannata si presenta a cospetto di Minosse, essa confessa e riconosce tutti i peccati commessi. A questo punto, il demone, da giudice istruttore ed insieme ministro esperto, stabilisce subito quale sia la zona dell’inferno che più gli si adatta e comunica tale decisione cingendosi tante volte quanti sono i gradini o cerchi che il dannato deve scendere.

L'incontro di Dante con Minosse

Dinnanzi a lui, le anime sono sempre numerose, una dopo l’altra confessano le colpe, ascoltano la sentenza ed immediatamente sono scaraventate verso il basso. Quando Minosse scorge Dante, egli interrompe l’azione del suo compito invitandolo a fare attenzione all’ingresso e soprattutto alla persona che lo guida e in cui ripone ogni fiducia. Continua sottolineando di non farsi ingannare dalla spaziosità e quindi dall’agevolezza dell’ingresso. Il concetto di spaziosità si ritrova in Virgilio, in Ovidio e anche nel Vangelo di S. Matteo che indica la via dell’ Inferno come “spatiosa via”.

Virgilio e la volontà divina

Virgilio si rivolge allora a Minosse chiedendogli perché egli continui a parlare a sproposito dato che non può impedire il cammino di Dante in quanto voluto dal destino. È a questo punto che Virgilio pronuncia la celebre frase: “Vuolsi così cola dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare” , cioè “Questa è la volontà presa nel luogo in cui è possibile tutto ciò che si vuole”, cioè da Dio, in Paradiso. Da notare che si tratta delle stesse parole che Virgilio rivolge a Caronte nei versi 95-96 del canto III dell’ Inferno. Minosse non replica e Dante e Virgilio possono proseguire il loro viaggio.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Minosse nella mitologia e come viene rappresentato da Dante?
  2. Minosse è il figlio di Giove e di Europa, re e legislatore di Creta, e nella mitologia è un giudice dell’Ade. Dante lo trasforma in un demone con fattezze mostruose e una coda di serpente, che usa per amministrare la giustizia divina.

  3. Come avviene il giudizio di Minosse nell'Inferno di Dante?
  4. Minosse assegna i dannati ai diversi luoghi dell'Inferno avvolgendo la sua coda intorno al corpo tante volte quanti sono i cerchi che il dannato deve scendere, dopo che l'anima confessa i suoi peccati.

  5. Cosa accade durante l'incontro di Dante con Minosse?
  6. Le anime confessano le loro colpe a Minosse e vengono giudicate. Quando Minosse vede Dante, lo avverte di fare attenzione all'ingresso e alla guida che lo accompagna, ma Virgilio interviene per spiegare che il viaggio di Dante è voluto dal destino.

  7. Qual è il ruolo di Virgilio nell'incontro con Minosse?
  8. Virgilio interviene per fermare Minosse, spiegando che il viaggio di Dante è voluto dalla volontà divina, citando la frase: “Vuolsi così cola dove si puote ciò che si vuole”, e permette a Dante di proseguire il suo cammino.

Domande e risposte

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