Concetti Chiave
- I poeti Dante e Virgilio raggiungono una landa infuocata con una pioggia di fuoco, dove i dannati soffrono in diversi modi.
- Dante incontra Capaneo, un dannato che mostra disprezzo per la divinità, la cui vera punizione è la sua superbia, come spiegato da Virgilio.
- Virgilio guida Dante verso un fiumicello rosso-sangue, considerato notevole e parte dei fiumi infernali, spiegandone l'origine mitologica.
- I fiumi infernali, tra cui Acheronte, Stige, Flegetonte e Cocito, nascono dalle lacrime di un vecchio nel monte Ida, secondo la spiegazione di Virgilio.
- Dante si interroga sulla presenza dei fiumi e Virgilio chiarisce che l'abisso infernale è rotondo, permettendo al fiumicello di apparire solo in alcuni cerchi.
Canto XIV dell'Inferno
Raccolte da Dante le fronte del cespuglio piangente, i due poeti riprendono il cammino e giungono ad una landa infocata su cui cade una pioggia di fuoco. Dei dannati, parte giace supina al tormento, parte corre continuamente e parte infine siede tutto intorno.Dante scorge un dannato dall'aria torva e sprezzante, che sembra non curare il tormento stesso, e ne chiede notizia a Virgilio. Ma il peccatore, udendolo, si presenta egli stesso, con parole di disprezzo verso la divinità dichiarando la sua coerente condotta anche dopo morto. Alle sue superbe parole, Virgilio risponde con veemenza, affermando che la sua più vera punizione è quella sua imponente superbia e tracotanza. Rivolto poi a Dante gli spiega che il dannato è Capaneo e ne ribadisce la condanna nel suo impotente disdegno.
Virgilio invita Dante a proseguire, ammonendolo a non mettere i piedi sul sabbione e a tenersi stretto alla selva. Giungono finalmente ad un luogo dove zampilla un fiumicello di colore rosso-sangue e Virgilio, additandoglielo, gli dice che nessuna cosa, di quelle che ha visto fin lì, è così notevole come quel rio. Dante ne chiede la ragione.
Origine dei fiumi infernali
Virgilio spiega che a Creta, dentro il monte Ida, sta ritto un vecchio, con le spalle volte all'oriente e il viso verso Roma, con la testa d'oro, il petto e le braccia d'argento, il ventre di rame, le gambe e il piede sinistro di ferro, il piede destro, sul quale si appoggio, di terracotta. Tutte le parti, eccetto il capo, son piene di fessure dalle quali gocciolano lacrime, che, forato il terreno, scendono nell'Inferno formando Acheronte, Stige, Flegetonte e Cocito.Ida, nome antico del monte più alto di Creta nel centro dell'isola, oggi Psiloritis, su cui fu allevato Giove, dai Coribanti, secondo il mito per cui Cibele, madre di Giove e sposa di Saturno, partorito Giove lo nascose in una grotta e per impedire che il padre ne udisse i vagiti, ordinò ai Coribanti di coprirli con il rumore delle armi, dei canti e degli strumenti. Questo perché Saturno, per rendere vana la profezia che sarebbe stato spodestato dai figli, era solito mangiare quest'ultimi appena nascevano.
Dante si stupisce he, derivando tutti i fiumi infernali dalle lacrime del veglio di Creta, egli abbia visto il fiumicello solo qui e non nei cerchi precedenti. Virgilio risponde che, essendo l'abisso infernale rotondo, e non percorrendo essi mai l'intera circonferenza, può apparire solo in un cerchio ciò che sarebbe visibile anche in altri cerchi. Sorge a Dante un altro dubbio: dove sono Flegetonte e Letè? Virgilio spiega che il colore rosso della riviera di sangue e di questo fiumicello avrebbe dovuto fargli capire che si trattava del Flegetonte; in quanto al Letè, esso non è nell'Inferno e dante lo vedrà in seguito. Poi il poeta invita il discepolo a proseguire il cammino.
Il Letè è, nel mito classico, un fiume dell'Averno, ma Dante lo colloca invece nell'Eden, sulla vetta del monte del Purgatorio.
Domande da interrogazione
- Qual è la punizione di Capaneo nel Canto XIV dell'Inferno?
- Qual è l'origine dei fiumi infernali secondo Virgilio?
- Perché Dante non ha visto il fiumicello nei cerchi precedenti?
- Dove si trova il Letè secondo Dante?
Capaneo è punito con una pioggia di fuoco, ma la sua vera punizione è la sua superbia e tracotanza, come spiegato da Virgilio.
Virgilio spiega che i fiumi infernali derivano dalle lacrime di un vecchio nel monte Ida a Creta, che formano Acheronte, Stige, Flegetonte e Cocito.
Virgilio spiega che l'abisso infernale è rotondo e, non percorrendo mai l'intera circonferenza, il fiumicello può apparire solo in un cerchio.
Dante colloca il Letè nell'Eden, sulla vetta del monte del Purgatorio, e non nell'Inferno.