Concetti Chiave
- Dante si trova nel Settimo Girone dell’Inferno, dove i Suicidi e gli Scialacquatori sono puniti in una Selva oscura e minacciosa.
- Gli alberi secchi della Selva contengono le anime dei Suicidi, privati di una forma fisica per il loro peccato di togliersi la vita.
- Le Arpie, creature metà uomo e metà uccello, sono presenti nella Selva per tormentare i Suicidi con versi di morte.
- Dante e Virgilio incontrano Pier della Vigna, la cui anima è intrappolata in un ramo, simbolo del suo suicidio dopo false accuse.
- Gli Scialacquatori sono inseguiti nudi da cani rabbiosi, puniti per aver sperperato i loro beni in vita.
- Canto XIII – Inferno -
Indice
Il Settimo Girone dell'Inferno
Dante si trova nel Settimo Girone dell’Inferno, dove vengono puniti i Suicidi e gli Scialacquatori.
La Selva dei Suicidi
Essi si trovano in una Selva, di un aspetto più terribile di quella iniziale, che sta ad indicare la perversione del peccato dei Suicidi.
La figura di questa Selva è ripresa dalla Maremma.
Gli Alberi di questa Selva sono secchi, senza germogli; i Rami contengono al loro interno le anime dei Suicidi, questo perché non meritano di avere una fisionomia essendosi tolti volontariamente la vita.
Al Giorno del Giudizio i corpi dei Suicidi verranno appesi rispettivamente ai propri Alberi.
I Suicidi compiono un peccato sia verso se stessi che verso Dio, difatti interrompono il proprio ciclo vitale che non era ancora concluso e solo Dio può interrompere la vita di qualcuno.
Le Arpie e Pier della Vigna
Nella Selva si trovano anche le Arpie, figure punitive metà uomo/metà uccello, che erano situate su ogni albero urlando versi di morte; la figura delle Arpie verrà ripresa da Fiscolo nella sua opera “I Sepolcri”.
In questo Canto Dante e Virgilio incontrano Pier della Vigna, la cui anima è contenuta in un Ramo che spezza Virgilio per mostrare a Dante che davvero all’interno dei Rami sono presenti le Anime dei Suicidi. Dal Ramo esce del sangue e la voce di Per della Vigna chiede a Virgilio perché gli strappa i Rami.
Il dialogo con Pier
Pier della Vigna si era suicidato perché accusato ingiustamente dai cortigiani di aver preso soldi dalle casse dello Stato e non venne difeso da Federico II, poiché era impegnato in una Crociata.
Dante ha un atteggiamento di pietà (pietas) verso di lui.
Gli Scialacquatori e la loro pena
Fino il dialogo con Pier, Dante incontra gli Scialacquatori, ossia coloro che sperperano i propri soldi/beni.
La loro pena corrisponde a dover essere seguiti nudi da Cagne latranti che li mordono; la loro nudità sta a rappresentare il fatto che avevano sperperato tutto durante la loro vita.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della Selva dei Suicidi nel Settimo Girone dell'Inferno?
- Chi è Pier della Vigna e quale ruolo ha nel Canto XIII dell'Inferno?
- Qual è la pena degli Scialacquatori nel Settimo Girone dell'Inferno?
La Selva dei Suicidi rappresenta la perversione del peccato dei Suicidi, con alberi secchi che contengono le anime di coloro che si sono tolti la vita, poiché non meritano una fisionomia.
Pier della Vigna è un'anima contenuta in un ramo della Selva dei Suicidi, che si suicidò dopo essere stato accusato ingiustamente di appropriazione indebita. Dante mostra pietà verso di lui.
Gli Scialacquatori sono puniti essendo inseguiti nudi da Cagne latranti che li mordono, simbolizzando la loro tendenza a sperperare tutto durante la vita.