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Concetti Chiave

  • Il paesaggio della selva dei suicidi è descritto con un lessico aspro e duro, illustrando un ambiente inospitale e desolato.
  • Le arpie, creature mitologiche portatrici di sventura, nidificano sugli alberi della selva, contribuendo all'atmosfera di disperazione.
  • Virgilio invita Dante a spezzare un ramo per scoprire che le urla provengono dagli arbusti, rivelando la presenza di anime dannate.
  • Pier delle Vigne, trasformato in arbusto per il suicidio, racconta la sua storia e l'influenza dell'invidia cortigiana sulla sua vita e morte.
  • Il canto esplora il concetto di colpa e innocenza, con Pier delle Vigne che rivendica la fedeltà a Federico II nonostante le calunnie subite.

Indice

  1. Antitesi e Descrizione della Selva
  2. Le Arpie e i Lamenti
  3. Il Ramo Spezzato e Pier delle Vigne
  4. Metafore e Colpa di Pier delle Vigne
  5. Invidia e Disdegno

Antitesi e Descrizione della Selva

Nei primi versi possiamo trovare delle antitesi ai versi 4-5-6 che Dante usa per descrivere il paesaggio inospitale della selva dei suicidi il lessico e i suoni sono duri e aspri es: schietti, stecchi, aspri, sterpi. Nella terza terzina Dante vuole dire che neanche le bestie selvagge che abitano la maremma vivrebbero i una sterpaglia fitta come quella.

Le Arpie e i Lamenti

Nei versi 10-12 vengono menzionate le arpie portatrici di sventure che fanno i nidi sugli alberi della selva nei versi 21 30 Dante si chiede, non vedendo nessuno da dove arrivino le urla sofferenti che sente e se Virgilio si stia chiedendo la stessa cosa, infatti entrambi pensano che i lamenti escano dagli arbusti.

Il Ramo Spezzato e Pier delle Vigne

Virgilio dice a Dante di cogliere un ramo per chiarire i suoi dubbi e quello comincia a sanguinare e a parlare dicendo che una volta era stato un umo e che Dante avrebbe dovuto avere pietà per la sua anima dannata. Pier delle Vigne si è suicidato e per questo si trova nel girone dei violenti contro se stessi e poiché ha buttato via la sua vita ora è solo un arbusto in un paesaggio inospitale. Dante usa verbi come troncare e schiantare che significano spezzare con violenza anche se il secondo esprime più tragicità e scerpare che significa strappare che si riferisce alle piante.

Nei versi 40-45 dove viene descritto molto dettagliatamente il momento in cui da un arbusto si spezza un ramo da cui escono parole e sangue crea un'atmosfera di tensione crescente.

Dante aveva spezzato il ramo dell'arbusto che aveva iniziato a sanguinare e Virgilio scusandosi dice che se Dante avesse creduto a ciò che aveva letto nell'Eneide in un simile episodio, quello di Polidoro, non avrebbe agito in quella maniera. Poi suggerisce al ramo di raccontare a Dante chi fu in vita in modo che lui possa rinnovare la sua fama nel mondo terreno.

Dante impreziosisce i versi 55-63 con parole come adeschi inveschi serrando e disserrando, glorio offizio e latinismi come secreto.

Metafore e Colpa di Pier delle Vigne

Nel canto è presente un metafora riprende il tema biblico per cui c'erano 2 chiavi nel cuore di una persona una per aprirlo e l'altra per chiuderlo e Pier delle Vigne conosceva entrambe le chiavi di quello di Federico e ammette la sua colpa di aver allontanato Federico dalle altre persone.

Invidia e Disdegno

La meretrice a cui si riferisce Pier delle vigne è l'invidia dei cortigiani che lo hanno fatto arrestare. L'aggettivo disdegnoso indica l'atteggiamento sprezzante di Pier delle Vigne per le male lingue. Disdegno al verso 71 indica il disprezzo delle persone che Pier delle Vigne sperava di evitare suicidandosi.

Il verso 72 significa che Pier delle Vigne, uccidendosi è diventato ingiusto contro se stesso, nonostante in vita fosse innocente.

Pier delle Vigne riferendosi a Federico II lo ricorda come un uomo importante che lui con onore non ha mai tradito e gli toglie la responsabilità di ciò che è successo in quanto lui era stato arrestato e si era di conseguenza suicidato per colpa dell'insopportabile invidia dei cortigiani.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le parole usate da Dante per descrivere il paesaggio della selva dei suicidi?
  2. Dante usa parole come schietti, stecchi, aspri, sterpi per descrivere il paesaggio inospitale della selva dei suicidi.

  3. Chi sono le arpie menzionate da Dante?
  4. Le arpie sono creature portatrici di sventure che fanno i nidi sugli alberi della selva.

  5. Da dove pensano Dante e Virgilio che provengano le urla sofferenti che sentono?
  6. Dante e Virgilio pensano che le urla sofferenti provengano dagli arbusti della selva.

  7. Chi è Pier delle Vigne e perché si trova nel girone dei violenti contro se stessi?
  8. Pier delle Vigne è una persona che si è suicidata e si trova nel girone dei violenti contro se stessi perché ha buttato via la sua vita.

  9. Chi è la meretrice a cui si riferisce Pier delle Vigne e perché è stata causa del suo arresto?
  10. La meretrice a cui si riferisce Pier delle Vigne è l'invidia dei cortigiani che lo hanno fatto arrestare.

Domande e risposte

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