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Concetti Chiave

  • Farinata degli Uberti, capo ghibellino, fu determinante nella sconfitta dei guelfi nel 1248 e nella battaglia di Montaperti nel 1260.
  • Dopo la vittoria di Montaperti, Farinata difese Firenze dalla distruzione proposta dai ghibellini, rientrando trionfalmente in città.
  • Nonostante la sua morte nel 1264, Farinata e la sua famiglia furono banditi da Firenze dai guelfi vittoriosi dopo la battaglia di Benevento nel 1266.
  • Nel 1283, Farinata fu condannato postumamente per eresia, un'accusa spesso rivolta ai ghibellini a causa della loro opposizione alla Chiesa.
  • La figura di Farinata influenzò profondamente Dante, vissuto in un clima di vendette e terrore postumo, rendendolo un personaggio memorabile.

Indice

  1. La figura di Farinata
  2. Altri aspetti

La figura di Farinata

Manente di Iacopo degli Uberti, detto Farinata, nacque in Firenze nei primi anni del secolo XIII, visse la giovinezza in quel clime di lotte cittadine, in cui fin dal 1215 era tormentata la città. Già nel 1239 lo troviamo a capo della sua consorteria di parte ghibellina, e la sua azione fu determinante nella sconfitta dei guelfi nel 1248. Ritornati questi nel 1251, dopo la morte di Federico II, si riaccesero i contrasti e le lotte in città, finché nel 1258 gran parte delle famiglie ghibelline, tra cui gli Uberti, furono costrette ad esulare.

Farinata riparò a Siena e quivi, riconosciuto ormai come il più autorevole capo di parte ghibellina, riorganizzò le forze della sua fazione e con l'appoggio delle milizie di Manfredi, fu uno dei principali artefici della vittoria di Montaperti, dove, il 4 settembre 1260, fu sbaragliato l'esercito guelfo fiorentino. Riunitisi i capi ghibellini a Empoli, difese a viso aperto (v. 93) la sua città dalla distruzione che costoro avevano decretato, e rientrò con la parte vittoriosa in Firenze, dove poi morì nel 1264.

Quando, dopo la battaglia di Benevento (1266) e il tramonto definitivo della potenza scesa in Italia, i guelfi rientrarono in Firenze definitivamente, bandirono la famiglia degli Uberti per sempre. Ma non finì lì la lotta postuma contro questo grande personaggio che aveva riempito della sua presenza Firenze per tanti anni. Nel 1283 - Dante aveva diciotto anni - il francescano Salomone da Lucca, inquisitore dell'eretica gravità, pronunciò la condanna postuma per eresia contro Farinata e sua moglie Adaleta, e le sue ossa, che dal 1264, riposavano nella chiesa di S. Reparata, vennero esumate e i beni pervenuti ai figli e ai nipoti vennero confiscati.

Altri aspetti

Come si può vedere da queste tarde vendette, Dante visse la sua giovinezza in un clima di odio e di postumo terrore, e si può comprendere come la figura di Farinata gli rimanesse impressa per sempre. La questione dell'eresia di Farinata è invece questione più complessa. C'è chi non ne dubita affatto, ma più cauto l'Ottokar afferma: "il fatto dell'istruzione di quel processo, solo 19 anni dopo la morte di Farinata, e proprio bellinismo a Firenze, ci permette di considerare queste cose soprattutto dal punto di vista delle specifiche tendenze politico-amministrative della realtà fiorentina di questi anni".

Perciò è propenso a ritenere che l'inquisitore si sia prestato a questi interessi politici. Ma il Frugoni fa giustamente notare che l'eresia poteva avere una vasta gamma di aspetti, dai veri e propri aberranti, agli scettici e ai bestemmiatori. Non si dimentichi inoltre che l'accusa di eresia venicìva spesso rivolta contro i ghibellini, perché il fine degli eretici (per lo più i Catari) era in sostanza una lotta contro la Chiesa romana e la lotta dei ghibellini era contro l'ingerenza politica della Chiesa. La convergenza delle finalità aveva determinato questa confusione, alimentata naturalmente dalla propaganda guelfa.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Farinata e quale ruolo ha avuto nelle lotte cittadine di Firenze?
  2. Farinata, nato Manente di Iacopo degli Uberti, era un capo ghibellino di Firenze nel XIII secolo. Ha avuto un ruolo determinante nella sconfitta dei guelfi nel 1248 e nella vittoria di Montaperti nel 1260, difendendo Firenze dalla distruzione.

  3. Quali furono le conseguenze per Farinata e la sua famiglia dopo la battaglia di Benevento?
  4. Dopo la battaglia di Benevento nel 1266, i guelfi rientrarono a Firenze e bandirono per sempre la famiglia degli Uberti. Nel 1283, Farinata e sua moglie furono condannati postumamente per eresia, le loro ossa esumate e i beni confiscati.

  5. Come viene interpretata l'accusa di eresia contro Farinata?
  6. L'accusa di eresia contro Farinata è complessa. Alcuni ritengono che fosse una mossa politica, mentre altri, come Frugoni, sottolineano che l'eresia poteva avere vari aspetti e spesso era usata contro i ghibellini per la loro opposizione alla Chiesa romana.

  7. In che modo la figura di Farinata ha influenzato Dante?
  8. Dante visse in un clima di odio e terrore postumo, e la figura di Farinata gli rimase impressa per sempre. Le vendette tardive e le accuse di eresia contro Farinata contribuirono a questo ricordo duraturo.

Domande e risposte

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