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Concetti Chiave

  • Farinata è presentato come un personaggio di grande statura morale, nonostante la sua dannazione, rappresentando un ideale politico e morale perduto.
  • Dante utilizza una tecnica narrativa "a incastro" nel dialogo tra Farinata e Cavalcanti, sottolineando la grandezza di Farinata rispetto alla debolezza di Cavalcanti.
  • Il dialogo con Farinata profetizza l'esilio di Dante, un evento che legittima il suo viaggio ultraterreno e la composizione della Commedia.
  • Dante afferma la sua fede religiosa di fronte agli eretici e il suo impegno politico, traendo forza dalla sconfitta per dimostrare la sua grandezza morale.
  • Il confronto con Farinata permette a Dante di superare il suo timore iniziale e di affrontarlo da pari a pari, evidenziando la sua crescita personale nel viaggio.

Indice

  1. La Grandezza di Farinata
  2. Tecnica Narrativa di Dante
  3. Legame tra Farinata e Cavalcanti

La Grandezza di Farinata

Nell'Inferno spiccano personaggi che, pur dannati, conservano la grandezza che ebbero in vita. Farinata, capo dei ghibellini morto nel 1264, un anno prima della nascita di Dante, è fra questi. A lui il poeta riconosce quella nobiltà che si è perduta ai suoi tempi. Nei contemporanei egli denuncia «superbia, invidia e avarizia» (cioè, soprattutto, la cura degli interessi privati, in economia e nella gestione del potere); mentre negli uomini di generazioni precedenti, anche se dannati e di fazioni opposte alla sua, riconosce l'amore per Firenze. Il carattere statuario ed eroico di Farinata allude quindi, pur nella colpa, a un ideale politico e morale.

Tecnica Narrativa di Dante

Con grande abilità narrativa, Dante costruisce l'episodio di Farinata secondo una tecnica "a incastro": al suo centro, infatti, pone un dialogo a sé, quello con Cavalcanti. L'opposizione fra i due personaggi è evidente: uno, in piedi fino a mostrare tutto il busto, è statuario e sdegnoso, preoccupato solo delle sorti collettive; l'altro, che, in ginocchio, sporge appena il mento, è debole e piangente e rivolge ogni pensiero al suo privato (il destino del figlio). La grandezza dell'uno, in questo modo, risulta tanto più evidente di fronte alla debolezza dell'altro.

Legame tra Farinata e Cavalcanti

Eppure, esiste un legame sotterraneo fra i due momenti. Guido Cavalcanti, richiamato dal padre, fu posto in esilio dal governo cui partecipava Dante: e appunto l'esilio viene profetizzato a Dante da Farinata. È un momento centrale: il poeta si dichiara degno di compiere il viaggio ultraterreno e quindi legittima la composizione della Commedia (vv. 58-63).

Per far ciò, da un lato afferma la sua fede religiosa di fronte agli eretici; dall'altro, ricorda a un avversario il proprio diretto impegno politico. Dalla sconfitta subita in terra, in una certa misura, egli trae forza mostrando la propria grandezza morale. Vinto il proprio timore iniziale, Dante si pone di fronte al «magnanimo» Farinata da pari a pari.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la grandezza riconosciuta a Farinata nell'Inferno di Dante?
  2. Farinata è riconosciuto per la sua nobiltà e grandezza, nonostante sia dannato, rappresentando un ideale politico e morale perduto ai tempi di Dante.

  3. Come viene costruito l'episodio di Farinata nella narrazione di Dante?
  4. Dante utilizza una tecnica "a incastro", centrando l'episodio su un dialogo tra Farinata e Cavalcanti, evidenziando l'opposizione tra la grandezza di Farinata e la debolezza di Cavalcanti.

  5. Qual è il legame tra Farinata e Cavalcanti nel contesto dell'opera?
  6. Esiste un legame sotterraneo tra i due, poiché l'esilio di Guido Cavalcanti, richiamato dal padre, è profetizzato a Dante da Farinata, sottolineando il coinvolgimento politico di Dante e la sua legittimazione a comporre la Commedia.

Domande e risposte

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