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Erectus
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Concetti Chiave

  • Il primo canto della Divina Commedia non inizia nell'inferno, ma prepara il viaggio di Dante con un'introduzione all'umanità e alla sua condizione.
  • Dante utilizza il termine "nostra" per coinvolgere tutta l'umanità e "nel mezzo" per indicare un'azione immediata e coinvolgente.
  • La selva oscura simboleggia lo smarrimento e il dubbio, rappresentando una metafora della perdita di percezione e dell'incertezza.
  • Le figure della lontra, del leone e della lupa incarnano i peccati capitali di lussuria, violenza e cupidigia, con la lupa che ha anche un significato storico e politico.
  • Virgilio emerge come guida e compagno di Dante, mentre il veltro rappresenta la speranza di redenzione dai peccati o una figura storica liberatrice.

Il primo canto della Divina Commedia di Dante non inizia nell'inferno. Infatti solo al termine del canto incomincia il viaggio vero e proprio. Già dai primi versi troviamo l'intento del poeta di rendere questione di tutta l'umanità la sua situazione con il termine nostra nella frase "nel mezzo del cammin di nostra vita", l'altro sintagma particolare e' proprio "nel mezzo" che ci fa comprendere come Dante sia subito dentro l'azione e che quindi ci catapulti, come in Plauto, nell'opera.

Indice

  1. Simbolismo e Metafore
  2. Le Bestie e i Peccati
  3. Virgilio e il Veltro

Simbolismo e Metafore

La selva oscura che rappresenta lo smarrimento da' l'immagine di una linea che oscura quella della vita e che viene considerata una metafora del dubbio e della perdita di percezione dell'etereo. Nei vv. 17-18 Dante ci da' l'idea precisa della visione cosmologica del momento ripresa dal Convivio, il sole e la luna sono due elementi rasserenanti opposti alla pietas provata prima.

Le Bestie e i Peccati

Dal verso 31 in poi compaiono la lontra, il leone e la lupa rappresentanti di tre peccati capitali. Il primo corrisponde alla lussuria ed anche se infonde al compositore inquietudine l'animale non riesce a farlo ritornare sui suoi passi, cosa che invece accade con la lupa (cupidigia) e con il leone (forza e violenza fiera). La scelta della lupa ricade sul fatto che fu il simbolo del grande impero romano e della Chiesa rappresentando perciò anche il loro degrado politico ed economico, perciò ha anche uno spirito ambivalente.

Virgilio e il Veltro

Quindi tra la grande paura si trova di fronte una figura inquadrata come Virgilio (guida che nel corso del viaggio diventa un vero e proprio compagno di Dante). Nel verso 101 viene presentato il veltro che potrebbe venir considerato il cane (speranza o provvidenza) che libererà gli uomini dai peccati o il re Arrigo VII di Lussemburgo che libererà lo stato italiano dalla violenza e dai mali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'intento del poeta nei primi versi del primo canto della Divina Commedia?
  2. L'intento del poeta è di rendere la sua situazione una questione universale, come indicato dall'uso del termine "nostra" nella frase "nel mezzo del cammin di nostra vita", coinvolgendo così tutta l'umanità.

  3. Quali simboli e metafore utilizza Dante per rappresentare lo smarrimento e i peccati?
  4. Dante utilizza la "selva oscura" come metafora dello smarrimento e del dubbio, mentre le bestie - la lontra, il leone e la lupa - rappresentano rispettivamente la lussuria, la forza e violenza fiera, e la cupidigia.

  5. Chi è Virgilio e quale ruolo ha il veltro nel primo canto?
  6. Virgilio è presentato come una guida e compagno di Dante nel viaggio. Il veltro è simbolicamente interpretato come un cane che rappresenta la speranza o provvidenza, o come il re Arrigo VII di Lussemburgo, che libererà l'Italia dai mali.

Domande e risposte

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