Concetti Chiave
- Il tema centrale del Canto 5 dell'Inferno è la pietà, che suscita un dibattito tra compassione e condanna morale nei confronti di Paolo e Francesca.
- Dante esprime un sentimento umano e religioso, creando una tensione drammatica tra pietà e giustizia divina.
- Boccaccio osserva che la pietà di Dante serve a far riflettere sulla propria condizione e a temere la dannazione.
- Dante utilizza Francesca come esempio del pericolo insito nell'amore cortese, che può portare al peccato.
- Lo sviluppo spirituale di Dante va dall'amore sensuale (eros) all'amore spirituale (charitas), superando lo Stilnovo.
Il Dilemma della Pietà
Pietà è la parola chiave del canto , e sulla stessa parola si apre il canto successivo. A lungo si è discusso su questo senso di pietà provato da Dante nei confronti di Paolo e Francesca, che parrebbe in contraddizione con la condanna morale che egli fa dei due amanti, quasi che la compassione per il loro peccato implicasse una sorta di indulgenza nei loro confronti. In realtà, il sentimento umano e quello religioso non si escludono in questa situazione ed anzi ne costituiscono la sostanza drammatica e poetica.
Boccaccio e la Pietà
Già osservava Boccaccio, primo commentatore della Commedia, che Dante, attraverso la pietà , intendeva mostrare “ che noi non dobbiamo con la meditazione semplicemente visitar le pene dei dannati, ma, visitandole e conoscendole, e conoscendo noi di quelle medesime per le nostre colpe esser degni , non di loro, che dalla divina giustizia son puniti, ma di noi medesimo dobbiamo aver pietà e temere di non dovere in quella dannazione pervenire”.
Francesca e il Peccato
Per Dante, quindi, anche Francesca, come ogni altro personaggio dell’Oltretomba, non è che un esempio significativo di una sorte che riguarda tutti gli uomini. Il peccato di Francesca è il rischio che corre ciascun uomo , e di cui ora il poeta vuole indicare i correttivi.
L'Amore e lo Stilnovo
Dante non rinnega quell’esperienza , legata allo Stilnovo, ma ripensandola, giunge a superare la concezione dell’amore quale era stata definita in ambito cortese e stilnovistico. Un amore in grado di sì di consentire un’elevazione spirituale , ma in cui era anche contenuta un’insidia, che poteva condurre al peccato e alla perdizione. E’ proprio la lettura di un romanzo cortese a far precipitare nel peccato Paolo e Francesca, del resto Francesca, proprio perché si aspetta compassione da Dante in virtù dei suoi precedenti giovanili, gli si rivolge in termini schiettamente stilnovistici. Dante, nel momento stesso in cui prova pietà per i due cognati, ne conferma il comportamento erroneo, nella consapevolezza che autentica nobilitazione e salvezza possa essere consentita soltanto dall’amore in quanto virtù, un amore disinteressato che non necessita di alcuna contropartita e che si nutre esclusivamente del desiderio interiore. Non si tratta quindi per Dante di rinnegare lo Stilnovo, bensì di considerarlo semplicemente come tappa intermedia di un processo di rinnovamento spirituale che, partendo da eros ( amore sensuale) , arriva a definirsi come charitas , ossia amore spirituale.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della pietà nel contesto del canto di Dante?
- Come interpreta Boccaccio la pietà di Dante verso i dannati?
- Qual è il significato del peccato di Francesca secondo Dante?
- Come si evolve la concezione dell'amore da parte di Dante rispetto allo Stilnovo?
La pietà è centrale nel canto di Dante, rappresentando un sentimento umano che non esclude la condanna morale, ma anzi ne costituisce la sostanza drammatica e poetica.
Boccaccio osserva che Dante usa la pietà per mostrare che dobbiamo riflettere sulle pene dei dannati e temere di non cadere nella stessa dannazione, avendo pietà di noi stessi.
Il peccato di Francesca è un rischio comune a tutti gli uomini, e Dante lo usa per indicare i correttivi necessari per evitare la stessa sorte.
Dante non rinnega lo Stilnovo, ma lo supera, vedendo l'amore come un processo di elevazione spirituale che deve trasformarsi da eros a charitas, un amore disinteressato e spirituale.