Concetti Chiave
- La Divina Commedia è composta da tre cantiche (Inferno, Purgatorio, Paradiso), ognuna con 33 canti più un canto introduttivo.
- Dante è guidato nel suo viaggio da Virgilio, Beatrice e San Bernardo, rappresentanti rispettivamente della filosofia, teologia e mistica.
- Il poema rappresenta un'allegoria del percorso di confessione e salvezza spirituale di Dante, attraverso riconoscimento, penitenza e grazia divina.
- Il baratro infernale e la montagna del purgatorio hanno dimensioni simili, ma differiscono per la presenza o assenza di pentimento dei dannati.
- I peccati nell'Inferno sono classificati in tre categorie principali: incontinenza, violenza e fraudolenza, ciascuna con specifiche suddivisioni.
Indice
Struttura della Divina Commedia
La Divina Commedia è divisa in 3 cantiche, che terminano tutte con il vocabolo stelle, ogni cantica è composta da 33 canti più il primo canto detto d’introduzione o canto allegorico, ogni canto è diviso in terzine incatenate ed ogni verso è un endecasillabo.
Le Cantiche e il loro significato
Le cantiche sono:
1) L’inferno, dove Dante conosce e riconosce i propri peccati, dove vi sono le creature demoniache, le anime dannate e Lucifero;
2) Il purgatorio, dove Dante fa penitenza dei peccati riconosciuti, dove avviene la confessione e la purificazione, dove vi sono gli angeli;
3) Il paradiso, dove Dante, dopo aver riconosciuto ed essersi purificato, ascende a Dio attraverso la grazia divina, ascende di cielo in cielo fino alla visione mistica di Dio.
Nella sua globalità, la Divina Commedia è allegoria del sacramento della confessione.
Allegorie e guide del viaggio
Strutturalmente segue l’impostazione classica dei grandi poemi:
1) Dante, colui che compie il viaggio è accompagnato da tre guide;
2) Dante è alla ricerca di ciò che ha perso, la propria salvezza spirituale,
3) Dante deve superare ostacoli e pericoli.
Le tre guide sono:
1)Virgilio, allegoria della retta ragione umana o filosofia (amore del sapere); Virgilio accompagnerà Dante nell’Inferno e nel Purgatorio;
2)Beatrice, donatrice di salvezza e allegoria della teologia;
3)San Bernardo, allegoria della mistica; condurrà Dante, attraverso la mediazione della vergine Maria, alla visione di Dio.
Differenze tra Inferno e Purgatorio
Inferno
Qual è la differenza tra il baratro infernale e la montagna del purgatorio?
- Il baratro infernale è cavo, la montagna del purgatorio è solida, ma hanno le medesime dimensioni.
Hanno le medesime dimensioni perché la tipologia dei peccati e il tipo di peccato non cambia, ma la sostanziale differenza consiste nel fatto che i peccatori condannati all’Inferno non si sono pentiti e sono condannati in eterno; perché il baratro infernale si apre sotto la città santa di Gerusalemme che fa da “tappo” alla voragine, mentre la montagna del Purgatorio tocca il primo cielo, quello della luna, il più vicino a Dio.Fiumi e radici del male
I tre fiumi infernali sono:
1)Acheronte, il fiume d’acqua;
2)Stige, il fiume di sangue bollente;
3)Flegetonte, il fiume di fuoco.
Nel Basso Inferno, dove precipitano i “fiumi infernali”, si forma la Palude di Cocito, che è ghiacciata. È errato affermare che esistono tre fiumi perché in realtà esiste un unico fiume che cambia forma, ma la sostanza è la medesima, ovvero le lacrime versate da chi ha subito la violenza del peccato che si raccolgono nella statua del Veglio di Creta.
La radice del male è sempre l’orgoglio, che genera tre tipi di mali fondamentali:
- Peccati di incontinenza, coloro che non seppero tenere a freno le loro passioni > Lussuriosi, golosi, avari e prodighi, iracondi e accidiosi;
- Peccati di violenza, sono divisi in tre gruppi > violenti contro il prossimo (omicidi e briganti), contro se stessi (suicidi e scialacquatori), contro Dio (bestemmiatori), contro natura (sodomiti), contro arte (usurai);
- Peccati di fraudolenza, sono divisi in due categorie separate dal pozzo dei giganti > i fraudolenti verso chi non si fida (raggruppati in 10 bolge a seconda del peccato specifico) e i fraudolenti verso chi si fida (immersi nel lago ghiacciato di Cocito e divisi in quattro zone: Caina, Antenora, Tolomea e Giudecca).
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura della Divina Commedia?
- Qual è il significato delle tre cantiche della Divina Commedia?
- Chi sono le guide di Dante nel suo viaggio e cosa rappresentano?
- Quali sono le differenze tra l'Inferno e il Purgatorio?
- Qual è la radice del male secondo la Divina Commedia e come si manifestano i peccati?
La Divina Commedia è divisa in tre cantiche, ognuna composta da 33 canti più un canto introduttivo, con versi in terzine incatenate e endecasillabi.
L'Inferno rappresenta il riconoscimento dei peccati, il Purgatorio la penitenza e purificazione, e il Paradiso l'ascesa a Dio attraverso la grazia divina.
Le guide di Dante sono Virgilio (ragione umana), Beatrice (teologia), e San Bernardo (mistica), che lo accompagnano rispettivamente nell'Inferno, Purgatorio, e Paradiso.
L'Inferno è un baratro cavo sotto Gerusalemme per i peccatori non pentiti, mentre il Purgatorio è una montagna solida che tocca il cielo della luna, per i peccatori pentiti.
La radice del male è l'orgoglio, che genera peccati di incontinenza, violenza e fraudolenza, ciascuno con specifiche manifestazioni e punizioni.