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Concetti Chiave

  • Il Bellum civile di Lucano ebbe grande influenza nel Medioevo, apprezzato per le informazioni storiche e la ricchezza di esempi morali.
  • Dante Alighieri, autore della Divina Commedia, mostra grande considerazione per Lucano, includendolo tra i poeti illustri nel Limbo dell'Inferno.
  • Catone è raffigurato da Dante come guardiano del Purgatorio, una posizione che simboleggia la sua destinazione alla salvezza e la sua preminenza morale.
  • Dante trae ispirazione da fonti come Cicerone e Virgilio per rappresentare Catone, ma Lucano sembra influenzare maggiormente la sua interpretazione.
  • Marzia, ex moglie di Catone, è citata nel Purgatorio, enfatizzando la sua fedeltà e il desiderio di essere ricordata come "Marzia di Catone".

Indice

  1. Fortuna del Bellum civile nel Medioevo
  2. Dante Alighieri e la Divina Commedia
  3. Catone nella Divina Commedia
  4. Fonti e rappresentazione di Catone
  5. Marzia e il suo legame con Catone

Fortuna del Bellum civile nel Medioevo

Il Bellum civile ebbe un'enorme fortuna durante il periodo che viene dagli storici identificati con il nome identificativo di Medioevo: fu studiato per le informazioni storiche in esso contenute, per la ricchezza di sententiae moraleggianti e di exempla edificanti.

Dante Alighieri e la Divina Commedia

Tra gli ammiratori un posto di rilievo è occupato dalla figura, nonché dal maggior esponente della letteratura italiana e scrittore Dante Alighieri che come tutti noi sappiamo è stato proprio l’autore della Divina Commedia, che è un’opera di cento capitoli divisa in tre diverse cantiche e ogni cantica corrisponde ad un tipo diverso di regno ultraterreno che sono nient’altro che Inferno, Purgatorio e Paradiso. Nel IV canto dell'Inferno, Lucano, nel limbo, fa parte della schiera di poeti (gli altri sono Omero, Orazio e Ovidio), che salutano Virgilio e Dante, orgoglioso di essere considerato «sesto tra cotanto senno». È evidente la considerazione che Dante dimostra per l'autore della Farsaglia, ricordata più volte nella Commedia, ora in maniera allusiva, ora esplicitamente. Prenderemo qui in considerazione solo qualche esempio particolarmente significativo.

Catone nella Divina Commedia

Tra i personaggi, un posto di primo piano è occupato dalla figura di Catone, che Dante in qualità di autore della Divina Commedia non colloca nella zona del limbo insieme con i grandi del passato, né nel cerchio dei suicidi, ma addirittura potremmo dire che lo colloca e lo posiziona a guardia del purgatorio (quindi sarebbe destinato alla salvezza).

Fonti e rappresentazione di Catone

Certamente, Dante aveva di fronte a sé, per questa rappresentazione dell'Uticense, diverse fonti.

Cicerone, ad esempio, giustificava il suo suicidio in quanto espressione di forza d'animo e coerenza morale (De officiis, I, 31). Virgilio, inoltre, nel libro VIII dell'Eneide, aveva assegnato a Catone il ruolo di legislatore delle anime giuste nei Campi Elisi (Eneide, VIII, v. 670). Tuttavia la preminenza morale di questa figura sembra tratta soprattutto dai versi di Lucano.

Il passo trae spunto dal Il libro della Farsaglia: scoppiata la guerra civile, Catone «aveva lasciato crescere e scendere sulla fronte austera i bianchi capelli e sulle guance la barba in segno di lutto» (vv. 375-376).

Marzia e il suo legame con Catone

Nello stesso contesto spicca la figura di una donna che veniva chiamata col nome di Marzia: unita prima in matrimonio a Catone, cui aveva dato tre figli, ella era stata poi ceduta in moglie all'oratore Ortensio, perché avesse altra prole da lui. Alla morte di questi, la donna chiede a Catone di ritornare con lui, proprio nel momento di maggiore difficoltà, per l'orgoglio di poter essere ricordata dai posteri come la "Marzia di Catone" e perché sia chiaro che con la prima separazione la moglie è stata «ceduta, non cacciata» (Bellum civile, II, vv. 341-347).

Anche questo passo è ricordato nella seconda cantica, il Purgatorio presente nell’opera più famosa di Dante: la Divina Commedia. Quando Virgilio chiede a Catone il permesso di incominciare la salita, accomuna la sorte di Dante a quella dell'Uticense: «libertà va cercando, ch'è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta» (Purgatorio, I, vv. 71-72; i due versi chiariscono, tra l'altro, la funzione allegorica del personaggio di Catone, la cui ricerca di libertà prefigura la libertà dell'anima dal peccato).

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza del "Bellum civile" nel Medioevo?
  2. Il "Bellum civile" ha avuto un'enorme fortuna nel Medioevo, essendo studiato per le sue informazioni storiche, le sententiae moraleggianti e gli exempla edificanti.

  3. Come viene rappresentato Catone nella "Divina Commedia" di Dante?
  4. Dante colloca Catone a guardia del Purgatorio, destinandolo alla salvezza, invece di posizionarlo nel limbo o tra i suicidi, evidenziando la sua preminenza morale.

  5. Quali fonti ha utilizzato Dante per rappresentare Catone?
  6. Dante ha utilizzato diverse fonti, tra cui Cicerone e Virgilio, ma la preminenza morale di Catone sembra derivare soprattutto dai versi di Lucano.

  7. Chi era Marzia e qual era il suo legame con Catone?
  8. Marzia era la moglie di Catone, con cui ebbe tre figli. Fu ceduta in moglie a Ortensio, ma alla morte di quest'ultimo, chiese di tornare con Catone per essere ricordata come "Marzia di Catone".

  9. Qual è il significato allegorico di Catone nel "Purgatorio" della "Divina Commedia"?
  10. Catone rappresenta la ricerca della libertà, prefigurando la libertà dell'anima dal peccato, come evidenziato quando Virgilio paragona la sorte di Dante a quella di Catone.

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