francesca_giuliani
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Concetti Chiave

  • Dante affrontò difficoltà sin dall'infanzia, tra cui la morte della madre e l'esilio da Firenze, evento che influì profondamente sulla sua vita e opere.
  • Il suo amore per Beatrice è un tema centrale in "La Vita Nova", dove esplora i suoi sentimenti e le visioni simboliche, legando la figura di Beatrice a riferimenti biblici.
  • Nel "Convivio", Dante usa il volgare fiorentino per promuovere la conoscenza come un banchetto intellettuale accessibile, esprimendo l'importanza della combinazione tra amore e sapere.
  • Dante scrive il "De Vulgari Eloquienta" per promuovere una lingua italiana unitaria, basata sui migliori elementi dei dialetti, criticando l'uso del latino come lingua morta.
  • Nel "De Vulgari Eloquienta", Dante distingue tra diversi linguaggi e dialetti, sottolineando la necessità di una lingua d'amore per l'Italia, interrompendo però il lavoro per dedicarsi alla Divina Commedia.

Indice

  1. Dante e le difficoltà iniziali
  2. L'amore per Beatrice
  3. De Vulgari Eloquienta e la lingua

Dante e le difficoltà iniziali

Fin dall'inizio della sua vita, Dante ebbe dei momenti complicati da superare (quando sua madre morì, suo padre si risposò con un'altra donna con cui fece dei figli e lui si senti abbandonato). Questa sensazione, molti anni dopo, fu rivissuta: nel 1301 fu esiliato da Donati, che lo accusò di aver rubato del denaro. Non potendo restare nella sua amata Firenze fu ospitato da varie famiglie compiendo la funzione di segretario.

Nonostante sentisse molto la mancanza della sua patria, Dante rifiutò più volte l'offerta di tornare alla condizione di pagare, e quindi di ammettere il falso. Ammalatosi di malaria in un viaggio a Ravenna, morì. Durante il suo esilio studiò moltissimo e scrisse molte opere, fra cui l'importantissima Divina Commedia.

L'amore per Beatrice

Quest'opera, composta da 42 capitoletti, è stata scritta come una sorta di diario e racconta i sentimenti che Dante prova per Beatrice, compresi i loro rari, ma fondamentali, incontri. Il primo avvenne quando Dante aveva solo 9 anni, e lui non riesce a fare altro che contemplarla. La rivede 9 anni dopo (a 18 anni) e finalmente la saluta. Vorrebbe dichiararsi, ma non ci riesce, e alla fine corteggia un'altra donna. Beatrice, una volta venuta a conoscenza di questo, non lo saluterà più. Per riparare a questo suo danno, in una poesia la loda eguagliandola alla Madonna. Beatrice muore e Dante si sente realmente perso. In una nuova visione, Beatrice lo rimprovera, e lui decide di lodarla nel Paradiso della Divina Commedia. Nell'opera de "La Vita Nova" sono evidenti i riferimenti biblici, come la ripetizione del numero nove, multiplo di tre che simboleggia la Santissima Trinità.

Verso il 1304 - 1306, per mostrare la sua grandezza culturale, egli scrive il Convivio e vuole che sia letto da tutti i letterati. In latino, “convivio” significa “banchetto”, e vuole, quindi, che le persone si cibino del sapere. Questo scritto è simile ad un'enciclopedia, composta da 4 libri (dovevano essere 15 ma Dante ha interrotto la scrittura per dedicarsi alla “Divina Commedia”):

Primo libro: prefazione scritta in volgare fiorentino in quanto Dante preferisce la sua lingua d'origine alla lingua del Clero;

Secondo libro: la poesia che l'introduce ha un riferimento alla parte del Paradiso della Divina Commedia;

Terzo libro:la canzone introduttiva non è di natura stilnovistica, in quanto dice che la perfezione dell'uomo si ha con l'amore per la donna insieme all'amore per il sapere. Questo trattato, quindi, ha un significato morale, perchè Dante capisce che il sapere è illuminato se la scienza ha come scopo la ricerca di Dio;

Quarto libro: l'autore parla dell'impero di Federico II(promotore della scuola siciliana), dicendo che si dovrebbe preoccupare solo di educare i suoi sudditi alla cultura e alla sensibilità.

Scritto in latino per creare solo una cerchia esclusiva. Dante ci parla dell'importanza dell'impero, che sostiene l'unità dei regni. Sottolinea la somiglianza dell'impero con quello romano. Spiega, poi, che l'impero ha un aspetto religioso così evidente per volere di Dio.

De Vulgari Eloquienta e la lingua

Contemporaneamente al “Convivio” Dante scrive il "De Vulgari Eloquienta", trattato di linguistica, stilistica e critica letteraria.

Primo libro: parla del latino e del volgare, considerando la prima come una lingua morta ma eterna. Ci narra anche la nascita dei dialetti e della Torre di Babele. Distingue tre tipi differenti di linguaggio: la lingua d'hoc, la lingua d'oil e del si. Dice, inoltre, che l'Italia ha bisogno di una lingua unitaria, basata sull'amore e composta dalle parti migliori del dialetto, ma soltanto di quello scritto;

Secondo libro: è interrotto per l'inizio della Divina Commedia. Nella prima parte dice che il miglior mezzo di comunicazione è la poesia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le difficoltà iniziali affrontate da Dante nella sua vita?
  2. Dante affrontò momenti complicati fin dall'inizio della sua vita, come la morte della madre e il risposarsi del padre, che lo fecero sentire abbandonato. Fu anche esiliato da Firenze nel 1301, accusato ingiustamente di furto.

  3. Come si sviluppa l'amore di Dante per Beatrice?
  4. L'amore di Dante per Beatrice è raccontato come un diario nella sua opera, con incontri rari ma significativi. Nonostante il suo amore, Dante non riesce a dichiararsi e Beatrice smette di salutarlo quando scopre che corteggia un'altra donna. Dopo la morte di Beatrice, Dante la loda nella Divina Commedia.

  5. Qual è il significato del "Convivio" scritto da Dante?
  6. Il "Convivio" è un'opera enciclopedica in cui Dante vuole che le persone si nutrano del sapere. Composto da quattro libri, tratta temi come la preferenza per il volgare fiorentino e l'importanza dell'amore per la donna e il sapere.

  7. Cosa discute Dante nel "De Vulgari Eloquienta"?
  8. Nel "De Vulgari Eloquienta", Dante discute la linguistica e la critica letteraria, distinguendo tra latino e volgare. Sostiene la necessità di una lingua unitaria per l'Italia, basata sull'amore e le migliori parti dei dialetti scritti.

  9. Qual è l'importanza dell'impero secondo Dante?
  10. Dante sottolinea l'importanza dell'impero per l'unità dei regni, paragonandolo all'impero romano e spiegando il suo aspetto religioso come voluto da Dio.

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