Concetti Chiave
- La "Vita nova" è la prima opera di Dante, un prosimetro scritto nel 1292, che unisce prosa e versi dedicati a Beatrice.
- Il "Convivio" è un trattato incompiuto del 1303, pensato come un'enciclopedia di 15 capitoli che celebra la conoscenza in volgare.
- Nel "Convivio", Dante esplora temi come la struttura dell'universo e la vera natura della nobiltà, difendendo se stesso dalle accuse.
- Il "De vulgari eloquentia", scritto in latino, analizza le lingue derivate dal latino e promuove un volgare illustre per la letteratura.
- Dante suggerisce tre stili poetici nel "De vulgari eloquentia": tragico, elegiaco e comico, preferendo il tragico per la poesia.
La Vita nova è la prima opera di Dante, scritta verso il 1292 ed è un prosimetro perché contiene sia prosa che versi ed è dedicata a Beatrice.
Indice
Struttura e temi del Convivio
Il Convivio è un trattato incompiuto ed è stato scritto verso il 1303.È un’opera enciclopedica che doveva comprendere 15 trattati (capitoli),il 1° di introduzione e gli altri 14 dovevano commentare 14 canzoni,ma Dante scrive solo fino al 4°(perché si dedica alla scrittura della Divina Commedia).
La struttura di quest’opera è simile a quella della Vita nova, solo che qui si loda, si celebra la conoscenza e non più Beatrice ( come nella Vita nova).Contenuti e obiettivi del Convivio
Nel primo trattato viene spiegato il motivo e il senso dell’opera:diffondere la conoscenza anche a coloro che non hanno potuto studiare,per questo motivo utilizza la lingua volgare. Nei trattati successivi invece, vi è una lettura allegorica dei testi lirici presentati, in particolare il secondo trattato parla della struttura dell’universo,dei cieli, dell’immortalità dell’anima, nel terzo vi è un inno alla sapienza ( la massima aspirazione dell’uomo) , e nel quarto si discute sulla vera natura della nobiltà, che per Dante è collegata alle qualità intellettuali e morali e non per forza ai beni materiali.
Difesa e unicità del Convivio
Tramite quest’opera Dante cerca anche di difendersi dalle accuse rivolte a suo carico, che lo porteranno all’esilio e alla condanna,smentendo i suoi nemici che lo hanno accusato ingiustamente.Il Convivio inoltre si distingue dalle altre opere medievali perché qui,il sapere si intreccia con la fantasia e il sentimento.
Il De vulgari eloquentia e il volgare
Il De vulgari eloquentia è un trattato il latino ( in modo da rivolgersi ad un pubblico dotto),incompiuto ed è stato scritto verso il 1304. Inizialmente doveva comprendere 4 libri, ma Dante scrive solo il 1° e parte del 2°. Nel primo libro, Dante descrive il proprio ideale linguistico, partendo dalla sua origine, con Adamo, fino alle lingue derivate dal latino, come il provenzale ( d’oc), il francese(oil) e l’italiano.Dall’italiano Dante poi distingue i 14 dialetti parlati in Italia, dichiarando che nessuno di essi possieda le
caratteristiche del cosiddetto volgare illustre. Il volgare illustre,deve essere una lingua comune a tutta la penisola, ma esso non deve servire per la comunicazione quotidiana, ma bensì per la produzione letteraria.
Stili poetici nel De vulgari eloquentia
Nel secondo libro invece, viene indicato il modo in cui il volgare illustre debba essere utilizzato in poesia, dando via a tre distinzioni di stile:
- tragico, per i temi elevati;
- elegiaco, per i temi malinconici;
- comico, per i temi quotidiani.
Secondo Dante quello più conveniente per la poesia è quello tragico,
perché è adatto agli argomenti amorosi, ma anche a quelli epici e
morali.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del Convivio e come si differenzia dalla Vita nova?
- Quali sono i principali temi trattati nei diversi trattati del Convivio?
- In che modo il Convivio si distingue dalle altre opere medievali?
- Qual è l'obiettivo del De vulgari eloquentia e come Dante classifica i dialetti italiani?
Il Convivio è un trattato incompiuto che doveva comprendere 15 trattati, ma Dante scrive solo fino al quarto. A differenza della Vita nova, che celebra Beatrice, il Convivio loda la conoscenza.
Il primo trattato spiega il motivo dell'opera e l'uso del volgare per diffondere la conoscenza. I successivi trattati trattano la struttura dell'universo, l'immortalità dell'anima, la sapienza e la vera natura della nobiltà.
Il Convivio si distingue per l'intreccio tra sapere, fantasia e sentimento, e per la difesa di Dante contro le accuse che lo portarono all'esilio.
L'obiettivo del De vulgari eloquentia è definire un volgare illustre per la produzione letteraria. Dante distingue 14 dialetti italiani, dichiarando che nessuno possiede le caratteristiche del volgare illustre.