Alighieri, Dante - Proemio Vita Nova e stile

Il brano è aperto da un proemio, in cui Dante introduce il tema dell'opera usando la metafora del libro della memoria, in cui sono registrati gli eventi della sua gioventù, che egli intende trascrivere in un piccolo libro (libello). In questo libro c’è una “rubrica”, ovvero un capitolo, che deriva dal latino ruber (rosso), con riferimento al colore con cui anticamente si scrivevano i titoli dei capitoli dei manoscritti medievali. Il Proemio contiene anche il titolo dell'opera, attraverso la formula Incipit vita nova ("Inizia la vita nuova, rinnovata dall'amore per Beatrice"). La giovinezza è definita come la parte di quel libro in cui si può leggere poco, perché i ricordi sono scarsi, lontani e non ben definiti e perciò non verranno riportati per filo e per segno, ma nel loro significato profondo. Quindi Dante, non vuole far altro che copiare sulla pergamena i ricordi che ha trovato nella sua memoria.

Stile

Stile e Concepzioni Stilnoviste

Dante porta all’estremo le concezioni stilnoviste, raccontando la sua esperienza amorosa come una storia di progressiva conversione intellettuale, religiosa e morale, suscitata da una donna che viene vista come una creatura soprannaturale. Questo processo di idealizzazione è sviluppato attraverso una serie di scelte tematiche, riferimenti culturali e considerazioni psicologiche:

- L’uso di complesse perifrasi astronomiche;

- Il simbolismo dei nomi, die numeri e dei colori;

- I riferimenti alla cultura filosofica e scientifica del tempo;

Inoltre, la tensione intellettuale e morale del testo è data da alcune scelte stilistiche, che danno solennità alla prosa:

- L’uso dell’anafora e dei parallelismi sintattici;

- L’uso di latinismi e di citazioni latine.