Concetti Chiave
- Il sonetto "Guido, i’vorrei che tu e Lapo ed io" fa parte delle Rime di Dante, scritto durante il suo periodo giovanile.
- Dante immagina di essere su un vascello con gli amici Guido e Lapo, navigando secondo i loro desideri, simbolo di un'amicizia profonda e condivisa.
- La visione di Dante include un viaggio senza ostacoli, rappresentando un ideale di vita vissuta con libertà e amicizia.
- L'amore entra in scena con l'augurio di avere accanto le dame Vanna, Lagia e un'altra donna celebrata tra le più belle di Firenze.
- Dante desidera che tutti a bordo del vascello vivano in armonia e soddisfazione, riflettendo un'utopia di amicizia e amore.
E' un sonetto facente parte delle Rime, e che appartiene al periodo giovanile di Dante.
Parafrasi delle prime due strofe con commento
Parafrasi e Commento della Prima Strofa
Guido, io vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantesimo
e posti su di un vascello, che ad ogni sbuffata di vento
andasse per mare secondo la vostra e la mia aspirazione;
sicché la tempesta o il cattivo tempo
non ci potessero provocare impedimenti,
al contrario, vivendo messi alla pari dalla stessa volontà,
migliorasse l’ambizione di stare insieme.
Questa parte è incentrata sull’amicizia fra Dante, Guido e Lapo.
Dante sogna l’approfondimento della loro amicizia in una esperienza a bordo di un vascello che andasse per mare secondo il desiderio comune.
Parafrasi della seconda e della quarta strofa con commento
E il bravo fattucchiere ( cioè Merlino) ponesse con noi
poi la signora Vanna e la signora Lagia
insieme con quella che è la trentesima tra le sessanta
donne più belle.
e qui comunicassimo sempre d'amore,
e ciascuna di loro fosse contenta,
così come io credo che saremmo noi.
In queste due parti entra in gioco l’amore; L'autore Dante si augura che ci siano tre donne: Giovanna, Lagia e la donna che occupa la trentesima posizione nel brano “ L’e sessanta donne più belle di Firenze " .