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Concetti Chiave

  • Il De vulgari eloquentia di Dante, scritto tra il 1303 e il 1304, mira a definire una lingua volgare illustre, equiparata al latino per diritti espressivi.
  • L'opera, sebbene incompiuta, intendeva dividersi in quattro libri; solo il primo libro è stato completamente scritto.
  • Dante esalta il volgare come lingua naturale e analizza il volgare italiano come illustre, cardinale, regale e curiale.
  • La Monarchia, completata tra il 1310 e il 1313, raccoglie le idee politiche di Dante ed è suddivisa in tre libri.
  • La Monarchia esplora la necessità della monarchia universale e i rapporti tra Impero e Chiesa, sottolineando la loro origine divina e la loro indipendenza reciproca.

Indice

  1. Linguaggio Volgare e Latino
  2. Caratteristiche del Volgare Illustre
  3. La Monarchia: Opera Completa
  4. Struttura della Monarchia

Linguaggio Volgare e Latino

Il De vulgari eloquentia fu composto da Dante tra il 1303 e il 1304; il tema dell’opera era la definizione di una lingua volgare illustre, capace di affiancare il latino con pari diritti espressivi.

È un’opera incompiuta; doveva articolarsi in quattro libri, ma l’autore non finì neppure la stesura del secondo.

Il primo libro, suddiviso in diciannove capitoli, dimostra la nobiltà del volgare illustre, superiore persino al latino (considerato da Dante una lingua artificiale); infatti il volgare è una lingua naturale, che viene appresa alla nascita senza studio.

Caratteristiche del Volgare Illustre

Al volgare del sì, cioè al volgare d’Italia, Dante rivolse un’analisi assai particolareggiata.

Essa doveva essere: illustre, cardinale, regale e curiale. Illustre perché doveva essere luminoso in sé e capace di dare lustro a chi ne faceva uso nei suoi scritti; cardinale perché costituiva il cardine al quale facevano riferimento tutti gli altri volgari; regale perché se in Italia sarebbe esistita una reggia esso vi avrebbe trovato la sua collocazione più ovvia; e curiale perché rispondeva alle norme stabilite dagli italiani più prestigiosi, rappresentanti una corte.

Invece il secondo libro comincia a definire gli usi possibili del volgare illustre, e si caratterizza come un originale trattato di retorica.

La Monarchia: Opera Completa

La Monarchia è l’unica tra le opere teoriche di Dante a essere stata completata; fu composta in latino tra il 1310 e il 1313; raccoglie in forma organica le idee politiche dell’autore ed è divisa in tre libri.

Struttura della Monarchia

Il primo libro argomenta la necessità della monarchia universale, essa ha il fine di garantire all’uomo le condizioni indispensabili alla realizzazione delle proprie potenzialità spirituali e pratiche.

Il secondo libro è dedicato a considerazioni di carattere storico: l’Impero romano ha avuto origine dalla volontà di Dio, perché la parola di Dio potesse diffondersi meglio grazie all’unificazione del mondo sotto un’autorità unica.

Il terzo libro è dedicato ai rapporti tra Impero e Chiesa. Dante afferma che entrambe le autorità derivano da Dio, e quindi sono tutte e due prive di ogni forma di subordinazione reciproca; entrambe sono destinate alla realizzazione dell’uomo e del conseguente duplice fine di esso: la felicità terrena, che deve essere garantita dall’imperatore; e la beatitudine eterna, la cui responsabilità ricade sul Papa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del "De vulgari eloquentia" di Dante?
  2. Il tema principale del "De vulgari eloquentia" è la definizione di una lingua volgare illustre, capace di affiancare il latino con pari diritti espressivi.

  3. Quali sono le caratteristiche del volgare illustre secondo Dante?
  4. Secondo Dante, il volgare illustre doveva essere illustre, cardinale, regale e curiale, ovvero luminoso, fondamentale, adatto a una reggia e conforme alle norme dei più prestigiosi italiani.

  5. Qual è la struttura dell'opera "La Monarchia" di Dante?
  6. "La Monarchia" è divisa in tre libri: il primo tratta della necessità della monarchia universale, il secondo delle origini storiche dell'Impero romano, e il terzo dei rapporti tra Impero e Chiesa.

Domande e risposte

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