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Concetti Chiave

  • De Monarchia è l'opera politica più importante di Dante, scritta in risposta alla discesa in Italia dell'imperatore Enrico VII.
  • L'opera, redatta in latino, si divide in tre libri che esplorano la necessità e l'universalità dell'Impero e il suo rapporto con il Papato.
  • Nel primo libro, Dante enfatizza l'importanza dell'Impero come garante di giustizia e pace terrena.
  • Il secondo libro collega l'Impero alla Provvidenza divina, tracciando le sue radici nell'antico Impero Romano.
  • Nel terzo libro, Dante afferma che Impero e Papato derivano entrambi da Dio, operando in ambiti distinti ma complementari: politico e spirituale.

Indice

  1. La Cattività Avignonese e l'Italia
  2. Enrico VII e Dante Alighieri
  3. Dante e i Due Governi
  4. Datazione dell'Opera di Dante
  5. Struttura del De Monarchia

La Cattività Avignonese e l'Italia

1309Cattività avignonese e la penisola italiana resta sguarnita di una delle due autorità politiche più importanti del Medioevo: il Papato

Enrico VII e Dante Alighieri

1310 →L’imperatore Enrico VII di Lussemburgo scende in Italia per riaffermare la sua autorità ormai in declino. Dante Alighieri di fronte a questo evento scrive l’opera politica più importante: De Monarchia.

Dante e i Due Governi

Titolo: Questo titolo sta a significare l’interesse di Dante per i due governi più importanti: Impero e Papato.

Datazione dell'Opera di Dante

Datazione: I critici, a noi contemporanei, sono incerti se essa sia stata iniziata intorno al 1309 o nel 1312 alla morte di Enrico VII.

Struttura del De Monarchia

Struttura: L’opera è in lingua latina ed è suddivisa in tre libri:

Primo Libro → In esso Dante sottolinea i caratteri dell’Impero:

1)La necessità dell’Impero


2)È garante della giustizia e della pace terrena

3)L’universalità

Secondo Libro → Dante sostiene come l’Impero trovi le sue radici nell’antico Impero Romano ove è nato Cristo (L’impero è frutto della Provvidenza divina)

Terzo Libro →In esso affronta il rapporto fra le due autorità (Impero e Papato). Queste derivano entrambe da Dio e nessuna delle due è subordinata all’altra. Dante sostiene che l’imperatore è colui che deve assicurare al mondo la pace universale, da un punto di vista politico.

Il Papa è colui che deve preoccuparsi dell’aspetto spirituale.


Le due realtà non confliggono tra di loro ma afferiscono ad ambiti ed esigenze diverse: l’Impero all’aspetto politico e il Papato all’aspetto spirituale.

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