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Storia: Periodo tra il 1870 e il 1914
Geografia: Giappone
Inglese: Charles Dickens
Francese: Paul Verlaine
Scienze: Scoperte Scientifiche
Tecnica: Energia Nucleare
Educazione Motoria: Pierre De Cubertin
Musica: Richard Strauss e Gustav Mahler
Il periodo della storia europea compreso tra il 1870 e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale è
stato definito Belle Epoque, in quanto la Francia era al centro di questo movimento.
Nonostante la sconfitta contro la Prussia e uno
sviluppo industriale inferiore a quello di Gran
Bretagna, Germania e USA, la Francia diventò il
principale centro bancario d’Europa e divenne
anche il centro della vita intellettuale, non solo
europea.
In questo Paese si svilupparono forme di
spettacolo e divertimento come il circo,
l’operetta, i café-chantant, che rispecchiavano la
gioia di vivere di questa società. Dalla Francia lo
stile Belle Epoque si diffuse in tutta Europa,
soprattutto in Germania, Austria, Ungheria e
anche Italia.
Divertimenti della borghesia francese
E’ stata veramente "un’Epoca Bella" per l'eccezionalità dello sviluppo civile, economico e culturale.
Durante la Belle Epoque la tecnologia liberò tutte le sue potenzialità, esercitando una straordinaria
forza di attrazione culturale e psicologica. All'interno delle grandi città si determinò un sostanziale
miglioramento della vita materiale, garantito da una serie di servizi totalmente nuovi. Basti pensare
all’energia elettrica e alle sue numerose applicazioni, al sistema fognario, alle strade asfaltate, ai
centri di prevenzione sanitaria. Anche i progressi nella medicina furono importantissimi: vennero
individuati microbi e bacilli di gravi malattie, quali la malaria, la tubercolosi, il colera e la peste,
responsabili di innumerevoli morti. Laveran, un allievo del chimico biologo francese Pasteur, scoprì
l’agente eziologico della malaria cui diede il nome di “oscillatorium malariae” ( fu poi chiamato
“Plasmodio” dai due malariologi italiani Marchiafava e Celli). In realtà chi diede il contributo più
importante per capire il ciclo biologico del Plasmodio nell'uomo fu lo scienziato italiano Giovanni
Battista Grassi, che identificò il vettore nelle zanzare del genere Anopheles. Il colera invece era un
malattia a carattere epidemico, molto meno grave della peste, anche se con una mortalità elevata.
Proveniva dall’Oriente e penetrò in Europa perché non erano state adottate misure efficaci per
prevenire il contagio. Colpì per primo la Francia, poi passò in Italia.
Nel 1895 il fisico tedesco Roentgen scoprì casualmente che i
raggi emanati da un tubo catodico potevano attraversare lo
scheletro e impressionare una lastra fotografica: in questo modo
nacque la radiologia (la prima radiografia da lui fatta alla mano
della moglie, fece il giro del mondo). Naturalmente l’uso smodato
dei raggi X senza nessuna protezione ebbe gravi conseguenze nei
medici che li adoperarono senza conoscerne gli effetti lesivi
(morivano di radiodermite o di tumore). Un grande progresso
nella radiografia si ottenne successivamente grazie all’americano
Canon che introdusse l’uso dei mezzi di contrasto che
permettevano di visualizzare organi altrimenti invisibili. Nel
1903, Einthoven fisiologo olandese, inventò l’elettrocardiografia
(ECG) ossia la registrazione dell’attività elettrica del cuore che
viene rappresentata sotto forma di un tracciato
elettrocardiografico. Oggi un esame immancabile nei chek-up di
routine.
Prima radiografia 5
Il francese Louis Pasteur realizzò il siero contro la rabbia, infezione trasmessa all’uomo dal morso
di cani ammalati. Pasteur scoprì anche che la fermentazione di molte sostanze di cui sono composti
alcuni prodotti alimentari è provocata dai germi; egli ideò un procedimento che permetteva di
conservare, mediante il calore (80 °C), prodotti alimentari come il latte, evitando la fermentazione.
Da lui il procedimento prese il nome di pastorizzazione. utilizzate in chirurgia a
partire dalla metà
dell’Ottocento.
Scipione Riva Rocci, nel
1896, inventò l’apparecchio
per monitorare i pazienti
nelle sale operatorie,
utilizzando semplici
oggetti, (un calamaio, del
mercurio, una camera
d’aria di bicicletta). Lo
strumento di Riva Rocci
incuriosì un famoso
neurochirurgo americano,
che
Alla combinazione fra chimica e medicina si deve anche la
nascita dell’aspirina e la scoperta di sostanze anestetizzanti,
venne in Italia appositamente per vederlo e poterlo introdurre nelle sale operatorie, lo portò in
America e da lì si diffuse in tutto il mondo. Di fondamentale importanza fu anche l’introduzione
dell’antisepsi grazie all’uso di nuovi disinfettanti, di strumenti sterili (privati cioè dei batteri) e
all’uso dei guanti in gomma per operare si eliminò il rischio delle infezioni, causa di numerosi
decessi. In seguito a ciò si ridusse sensibilmente la mortalità e in modo particolare, diminuì il
numero di donne morte di parto.
Un’altra grande scoperta di inizio secolo, importante per la medicina e la chirurgia, fu quella dei
gruppi sanguigni ad opera del medico e fisiologo austriaco Karl Landsteiner, nel 1909. Grazie a
questi si capì finalmente il meccanismo che rendeva incompatibile il sangue di soggetti diversi e la
trasfusione, fu praticata su vasta scala nel corso della Prima Guerra Mondiale, salvando un gran
numero di feriti. Questa scoperta gli valse il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1930.
Sono di questo periodo anche fondamentali scoperte in campo fisico, che avrebbero rivoluzionato la
scienza futura e la visione dell’universo. Le ricerche seguirono due piste, che finirono per
coincidere: quella che studiava l’estremamente piccolo (la struttura delle materie e dell’energia) e
quella dell’estremamente grande dello spazio senza confini, delle galassie.
6 Fu il fisico neozelandese Ernest Rutherford a
proporre il primo modello di struttura
dell’atomo. Diversamente da quanto si era
creduto fino a quel momento, l’atomo non è la
più piccola parte di materia: esso è costituito da
“particelle” ancora più piccole e fu
rappresentato da Rutherford come un sistema
planetario in miniatura, con un nucleo centrale
di particelle chiamate protoni e neutroni attorno
a cui “ruotano” gli elettroni.
Modello di struttura dell'atomo di Rutherford
A partire dal 1905 Albert Einstein il più
grande fisico del 1900, mise a punto la teoria
della relatività la quale non considerava i
concetti di spazio e di tempo come valori
assoluti, ma relativi; ossia essi possono
variare a seconda della situazione in cui sono
osservati e misurati. La teoria della relatività
segnò la nascita della fisica moderna.
Le nuove scoperte scientifiche non
riguardavano solo un piccolo numero di
studiosi chiusi nei loro laboratori, ma
offrivano in campo pratico applicazioni così
rivoluzionarie da interessare anche l’industria,
disposta a investire capitali nella ricerca.
Molti scienziati inoltre, come Edison e Nobel,
si trasformarono in imprenditori ricavando Albert Einstein
enormi fortune dalle loro scoperte.
Tutto questo permise alla popolazione di vivere più a lungo e anche la mortalità infantile diminuì
molto. Vennero istituite scuole per l'infanzia, scuole elementari, trasporti pubblici e controlli medici
sugli alimenti. Tutte cose che, nel giro di pochi anni rivoluzionarono radicalmente la vita di milioni
di persone. Le conquiste della tecnica, l'incremento della produzione industriale, l’affermazione
della moderna civiltà delle macchine, il progresso, la prosperità, la felicità materiale, diventavano
ora traguardi che parevano raggiungibili a un vasto numero di persone. Anche il telefono conobbe
una rapida diffusione. Nel 1895 la scoperta fatta da Guglielmo Marconi inaugurò l'era della
telegrafia senza fili e aprì la strada all'invenzione della radio.
7 L'automobile e l'aeroplano intanto facevano la
loro apparizione. L’applicazione del motore
elettrico ai treni permise di costruire le prime
metropolitane e le lunghissime gallerie
ferroviarie del Gottardo (1886) e del
Sempione (1906) ancora oggi in uso.
Due costruttori di biciclette, i fratelli Wright
davano forma al sogno di Icaro; si poteva
volare, era il 1903. I nuovi mezzi e le
conoscenze tecniche spinsero i nuovi
esploratori nelle regioni del globo che fino a
quel momento erano rimaste sconosciute.
Peary nel 1909 dice di aver scoperto il Polo
Nord e due anni dopo tocca ad Amundsen
Primo volo dei Fratelli Wright conquistare il Polo Sud.
Il ciclo economico, grazie ad un forte incremento produttivo, influì non solo negli ambienti
finanziari, ma anche sulla platea dei consumatori, al punto che in questi anni viene collocata la
nascita della moderna società dei consumi, lo sviluppo fu così imponente da essere definito una
seconda rivoluzione industriale. Con essa si affermò un nuovo tipo di società di massa che avrebbe
caratterizzato tutto il Novecento.
Mentre la prima rivoluzione industriale era sotto il predominio dell’industria tessile e della
tecnologia del carbone, la seconda si svolse sotto il segno dell’acciaio, dell’elettricità e della
chimica e coincise con l’affermarsi delle grandi concentrazioni industriali e finanziare. La crescita
della produzione industriale rappresentò una gigantesca fase di ristrutturazione del sistema
capitalistico, che determinò il collasso delle piccole e medie imprese, soppiantate da realtà
produttive di proporzioni sempre più ampie. Le imprese più forti cominciavano ad assorbire le più
deboli all’interno di vaste concentrazioni industriali, oppure imprese che operavano nello stesso
ramo produttivo si mettevano d’accordo per eliminare gli effetti negativi della concorrenza, mentre
le industrie più grandi avevano il monopolio in diversi settori. La popolazione creava molta
domanda, quindi le imprese dovevano accelerare la produzione avviando appunto la “produzione di
massa” mettendo a punto un nuovo metodo scientifico di lavoro. In America con l’uso di
macchinari sempre più sofisticati, si erano ridotti i costi dei beni primari. I paesi europei, meno
industrializzati misero delle tasse doganali in modo da rialzare il prezzo delle merci importate e
reindirizzare il consumatore alle merci interne. Questa trasformazione economica si ripercosse
anche nel campo sociale, perché si iniziarono ad urbanizzare anche le grandi città, un esempio: nel
1800 le città con centomila abitanti erano solo diciassette, mentre nel 1893 sono passate a centotre.
Quando iniziò il nuovo secolo, Parigi volle
celebrarlo con un’incredibile mostra nella
quale venivano esposte tutte le innovazioni
più recenti: l’Esposizione Universale. Per
assistere a questa gigantesca fiera, nel 1900
persone da tutto il mondo sbarcavano in
Francia per prendervi parte. La gente la
visitava e ne ammirava tutti gli aspetti: scale
mobili dette “Tapis roulant”, tram elettrici e si
assaggiavano le cento varietà di tè importato
dall’India. Uno dei primi Tram elettrici
8
Ci furono scoperte innovative come la fotografia che, fece il suo ingresso dalla fine dell’Ottocento.
I giornali, ancora illustrati dai disegnatori, via via riuscirono a stampare le fotografie che
accompagnavano le notizie. Gli uomini politici e i divi erano riconosciuti dalla gente, non più
attraverso ritratti di pittori, ma attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica.
Nacque la professione del fotografo, che
riuscì ad avere una vasta clientela, grazie ai
bassi costi.
Nacque anche il cinema, inventato nel 1898
da August Lumiere usando una serie di
fotografie in movimento. Pochi anni dopo
Torino divenne capitale del cinema europeo
precursore di Hollywood, con i suoi grandi
Colossal storici. Il cinema fu un’invenzione
destinata a rivoluzionare la cultura, l’industria
dello spettacolo ed i sogni dell’intera società
del XX secolo.
Manifesto ispirato al cinema
Con la capacità di registrare e riprodurre i suoni, anche il sonoro diventa documento. Il megafono,
l’altoparlante, il grammofono, i dischi e la radio permisero non solo ai politici di farsi sentire da
platee molto più vaste, ma soprattutto alla musica di diffondersi tra la gente e diventare popolare.
Anche musicalmente il mondo europeo era animato da numerose correnti culturali. Alcune erano
più legate alla tradizione, altre più orientate verso la sperimentazione di novità, ma tutte erano