Concetti Chiave
- Il benzene può essere sostituito da vari gruppi, come metile nel toluene o ossidrilico nel fenolo, influenzando le sue proprietà chimiche.
- La stabilità del benzene è dovuta al suo ibrido di risonanza, che lo rende più stabile delle singole strutture, riducendo la sua reattività.
- Durante l'idrogenazione, il benzene libera meno energia rispetto agli esatrieni teorici, evidenziando la sua superiore stabilità.
- I doppi legami del benzene sono condivisi tra tutti gli atomi di carbonio, contribuendo alla sua caratteristica di aromaticità e stabilità.
- Il benzene, pur avendo tre doppi legami, non rilascia energia proporzionale a questi, ma meno, a causa della sua struttura risonante.
Energia di risonanza del benzene
Il benzene può essere sostituito da vari elementi o gruppi:• toluene: metile al posto dell’H
• fenolo: ossidrilico al posto dell'H
• anisolo: è un etere, ponte ossigeno tra 2 gruppi, alifatico e aromatico
• benzaldeide: prevale la dicitura aldeide (il gruppo del benzene che si lega si chiama fenile)
• acetofenone: chetone corrispondente, uno dei due componenti è la molecola del benzene
• acido benzoico: gruppo acido al posto dell’H
• anilina: gruppo amminico al posto dell’H
Una molecola stabile è una molecola che tende a non reagire, ed il benzene ne è un esempio: il suo ibrido di risonanza e più stabile delle singole strutture che lo costituiscono, e possiamo verificarlo con un semplice esperimento.
L'idrogenazione di un doppio legame C=C è una reazione esotermica (ΔH negativo). Se prendo un alchene e lo idrogeno (aggiungo un H per ogni C) sviluppo una quantità di calore che è indice dell’energia rilasciata (il reagente ha infatti energia maggiore del prodotto), e questa è uguale sia per catene lineari che cicliche: il cicloesene idrogenato presenta lo stesso rilascio di calore dell’esene idrogenato (28.6 kcal/mol); se prendo il cicloesadiene ho 2 doppi legami, mi aspetto quindi una quantità doppia di energia liberata, come effettivamente verifico sperimentalmente (55.4 kcal/mol). Se però prendo il benzene, con 3 doppi legami, non ho un rilascio triplo di energia come mi aspetterei, ma uno addirittura inferiore a quello del ciclodiene: questo indica una maggiore stabilità del benzene rispetto all’esatriene teorico, che si spiega con la presenza della risonanza; quei tre doppi legami sono condivisi da tutti gli atomi di carbonio della molecola, ho una risonanza tra le due forme che rende il benzene più stabile di entrambe le forme limite di risonanza. Il benzene dunque non tende a reagire, e quando lo fa tende a mantenere l'aromaticità.
Domande da interrogazione
- Qual è la caratteristica principale che rende il benzene una molecola stabile?
- Come si comporta il benzene durante l'idrogenazione rispetto ad altri composti ciclici?
- Quali sono alcuni esempi di sostituzioni che possono avvenire nel benzene?
Il benzene è una molecola stabile grazie al suo ibrido di risonanza, che è più stabile delle singole strutture che lo costituiscono. La risonanza tra le due forme rende il benzene più stabile e meno reattivo.
Durante l'idrogenazione, il benzene rilascia meno energia rispetto a quanto ci si aspetterebbe dai suoi tre doppi legami, indicando una maggiore stabilità rispetto al cicloesadiene e all'esatriene teorico, grazie alla risonanza.
Alcuni esempi di sostituzioni nel benzene includono il toluene (metile al posto dell'H), il fenolo (ossidrilico al posto dell'H), l'anisolo (ponte ossigeno), la benzaldeide (gruppo aldeide), l'acetofenone (chetone), l'acido benzoico (gruppo acido) e l'anilina (gruppo amminico).