Concetti Chiave
- Il pH del terreno esprime il grado di acidità o basicità, influenzando l'attività microbiologica e la disponibilità di nutrienti.
- Terreni con pH neutro o leggermente acido facilitano la disponibilità di elementi nutritivi, mentre per la microflora la reazione ideale è neutra o leggermente alcalina.
- L'acidità del terreno può derivare da fattori climatici e organici, influenzando negativamente la struttura del suolo e la disponibilità di nutrienti essenziali come azoto e fosforo.
- I terreni alcalini, sebbene strutturalmente buoni, possono causare problemi come clorosi ferrica e scarsa disponibilità di alcuni micronutrienti.
- La presenza di alluminio e metalli pesanti in terreni acidi può causare citotossicità, influenzando negativamente la crescita delle piante.
Reazione o pH
Appunto di chimica sulla reazione o pH contiene la definizione, l’acidità del terreno con i problemi che crea al terreno, i terreni alcalini e le loro caratteristiche.La reazione di un terreno esprime il grado di acidità o basicità del terreno, che come le altre sostanze, è misurato ed espresso come pH. La reazione influenza l’attività microbiologica del suolo e la disponibilità di elementi nutritivi per le piante. Generalmente i terreni con ph neutro o leggermente acido sono quelli che permettono la disponibilità più elevata degli elementi nutritivi. Per la microflora utile, invece, la reazione più favorevole è quella neutra o leggermente alcalina. L’acidità del terreno può derivare dalla scarsità di basi, che possono essere state dilavate da abbondanti precipitazioni nei climi piovosi (acidità climatica) oppure dall’accumulo di sostanze organiche non completamente decomposte con caratteristiche acide, come gli acidi umici che si formano in terreni freddi e saturi di acqua (acidità organica).
Nei terreni agrari le cause sono l’assorbimento e l’asportazione di calcio, potassio e magnesio da parte delle colture e l’uso di concimi chimici acidi. L’acidità del terreno è causata dagli ioni idrogeno (H+) che possono essere:
• Liberi nella soluzione circolante (acidità attuale);
• Adsorbiti sui colloidi (acidità potenziale);
l’acidità del terreno crea i seguenti problemi:
• Cattiva e instabile struttura dovuta alla mancanza di ioni calcio sui colloidi;
• Mancanza di elementi nutritivi (soprattutto azoto, ma anche fosforo e zolfo) dovuta alla inattività dei batteri fondamentali per la decomposizione delle sostanze organiche e per i processi di ammonizzazione e di nitrificazione;
• Carenza di fosforo dovuta alla reazione dei fosfati con il ferro e l’alluminio che porta alla formazione di fosfati di ferro e l’alluminio insolubile;
• Citotossicità causata dalla elevata presenza di alluminio e dai metalli pesanti.
I terreni costituzionalmente alcalini hanno generalmente buona struttura ma presentano alcuni problemi sono:
• In solubilizzazione del ferro, in questi terreni è frequente la clorosi ferrica (carenza di ferro che si manifesta con ingiallimento delle foglie) soprattutto su piante arboree da frutto e vite.
• Precipitazione del fosforo, dovuta alla formazione di fosfato tricalcico, insolubile.
• Minore assorbimento del potassio a causa dell’antagonismo del calcio e del magnesio;
• Minore disponibilità per le colture di manganese, rame, zinco, e soprattutto boro;
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del pH del terreno per le piante?
- Quali sono le cause principali dell'acidità del terreno?
- Quali problemi possono causare i terreni alcalini?
Il pH del terreno è cruciale perché influenza l'attività microbiologica e la disponibilità di elementi nutritivi per le piante. Terreni con pH neutro o leggermente acido offrono la massima disponibilità di nutrienti.
L'acidità del terreno può derivare dalla scarsità di basi dovuta a precipitazioni abbondanti, dall'accumulo di sostanze organiche acide, dall'assorbimento di calcio, potassio e magnesio da parte delle colture, e dall'uso di concimi chimici acidi.
I terreni alcalini possono causare clorosi ferrica, precipitazione del fosforo, minore assorbimento del potassio e ridotta disponibilità di manganese, rame, zinco e boro per le colture.