Concetti Chiave
- Lutezio, simbolo Lu, è l'ultimo dei lantanidi, scoperto nel 1907 da C.G. Urbain e indipendentemente da C.F. Auer von Welsbach.
- Ha due isotopi naturali: il 175Lu, molto abbondante, e il 176Lu, che è debolmente radioattivo.
- È un elemento raro nella crosta terrestre, rappresentando solo lo 0,00007%.
- Si presenta come un metallo bianco argento, con un alto punto di fusione di 1.652 °C e di ebollizione di 3.327 °C.
- Le sue proprietà chimiche e fisiche sono poco conosciute, ma è noto per avere un peso specifico elevato.
Lutezio
Elemento chimico di numero atomico 71, peso atomico 174,97 e simbolo Lu. Appartiene alla classe dei lantanidi o terrerare, della quale costituisce l'ultimo termine. Fu scoperto nel 1907 da C.G. Urbain in quello che Marignac aveva creduto un elemento e chiamato itterbio; Urbain mostrò che in realtà era la miscela di due terre rare, una da lui chiamata neoitterbio (oggi si dice semplicemente itterbio) e l'altra l. Nello stesso periodo, ma indipendentemente, anche C.F. Auer von Welsbach scoprì il l., chiamandolo cassiopeo; questo nome è in qualche caso ancora usato in Germania; il simbolo in questo caso è Cp. La nomenclatura ufficiale ha però formalizzato il nome l. e il simbolo Lu. Presenta due isotopi naturali; il 175Lu (abbondanza relativa 97,41%) e il 176Lu (abbondanza relativa 2,59%); quest'ultimo presenta una debole radioattività: decade infatti in beta meno con un periodo di semitrasformazione di 7 · 1010 anni. Il l. è un elemento alquanto raro nella crosta terrestre, della quale costituisce solo lo 0,00007%; anche nell'universo non è abbondante: si stima che ne esistano 0,05 atomi per ogni milione di atomi di silicio. Le sue proprietà chimiche e fisiche sono poco note. Si presenta come un metallo bianco argento, tenero, avente peso specifico elevato (9,84 a 20 °C). Fonde a 1:652 °C e bolle a 3.327 °C; è quindi un metallo alquanto altofondente e altobollente, a differenza di molte altre terre rare.