Alfred71
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Democrito, nel XXIV secolo a.C., ipotizzò che la materia fosse composta da corpuscoli indivisibili chiamati "atomos".
  • Secondo Democrito, la materia è neutra in condizioni normali e composta da particelle cariche, due definizioni apparentemente contrastanti.
  • Joseph John Thomson, nell'800, propose che l'atomo fosse costituito da particelle positive e negative, conciliando le definizioni di Democrito.
  • Ernest Rutherford aggiunse al modello atomico i neutroni, suggerendo un nucleo composto da neutroni e protoni, con elettroni distanti.
  • Rutherford non riuscì a spiegare il movimento degli elettroni, fondamentale per evitare che "cadessero" nel nucleo, simile al comportamento dei pianeti.
Modelli Atomici

Uno scienziato greco, Democrito, nel XXIV secolo a.C. si domandò di cosa era fatta la materia. Arrivò ad ipotizzare che la materia fosse formata da corpuscoli estremamente piccoli e che non si possono dividere, li chiamò "atomos", atomo, che non si può dividere.
Questi corpuscoli, ipotizzò, dopo diverse osservazioni e diversi studi, che erano legati da dei legami elettrofisici. E l ' elettrofisica dice che:
1. la materia è neutra (in condizioni normali);
2.

la materia è fatta di particelle cariche.
Democrito le capii queste cose, ma come si può notare sono due definizioni che vanno una contro l' altra. Si è confermato che queste cose sono vere, allora come mai è così?
Il primo che cercò che diede una risposta convincente fu un famoso chimico dell'800, Joseph John Thomson, che ipotizzò che l' atomo era formato da due particelle positive e due negative, in modo che tutte e due le definizioni si confermavano.
Oggi sappiamo che non è così.
Un altro fisico aggiuse i neutroni perché, senza, si sarebbe diviso subito (per via dell' dell' elettromagnetismo). Questo fisico si chiamava Ernes Rutherford, e ipotezzò l' atomo come lo conosciamo noi: composto da un nucleo di neutroni e protoni, intorno ad esso ci sono dei neutroni.
Ma in questa ipotesi lo stesso Ruthrford aveva un grande dubbio: come mai gli elettroni erano così distanti dal nucleo. La risposta a questo dubbio era "impossibilidata" dall'assenza del movimento dei neutroni. Infatti non ipotizzò il loro movimento. Il movimemento è importante perché senza di esso, gli elettroni (ma anche i pianeti del Sistema Solare), "cadrebbero" nel nucleo (per i pianeti "cadrebbero" nel Sole).

Domande e risposte