Concetti Chiave
- L'elettronegatività misura la capacità di un atomo di attrarre elettroni di legame, con la scala di Pauling come metodo di riferimento.
- È una proprietà periodica: aumenta da sinistra a destra lungo un periodo e diminuisce scendendo lungo un gruppo nella tavola periodica.
- I gas nobili hanno elettronegatività zero per la loro inerzia chimica, con il fluoro e l'ossigeno che registrano i massimi valori.
- Il raggio atomico si calcola dividendo per due la distanza tra due nuclei in una molecola biatomica, come H2 o Cl2.
- Come l'elettronegatività, il raggio atomico è una proprietà periodica: diminuisce lungo un periodo e aumenta all'interno di un gruppo.
L'elettronegatività e il raggio atomico
L'elettronegatività è un parametro molto significativo per la trattazione dei legami chimici, che si instaurano tra atomi per raggiungere la stabilità. L'elettronegatività (E) è definita come la tendenza di un atomo ad attrarre verso di sé gli elettroni di legame. Esistono molti modi per misurarla, il più diffuso è la scala di elettronegatività ideata dal chimico americano Linus Pauling (vincitore di due premi Nobel: il primo per la chimica, il secondo per la pace, in considerazione del suo impegno civile).Per convenzione l'elettronegatività per i gas nobili é uguale a zero a causa della loro inerzia chimica.
Anche l'E è una proprietà periodica; nella tavola periodica il suo andamento é analogo a quello che avrebbe una media tra Ei e Ae: quindi cresce spostandosi da sinistra a destra lungo il periodo e diminuisce scendendo lungo il gruppo: per cui i massimi valori di E si registrano per il fluoro (E = 4) e l'ossigeno (E = 3,5).
La misura del raggio atomico è impossibile da determinare sperimentalmente per un singolo atomo, in quanto lo spazio a disposizione del moto degli elettroni non ha un confine definito. Per calcolarlo si misura la distanza tra due nuclei (mediante diffrazione a raggi X) in una molecola biatomica formata da atomi uguali, Come H2, Cl2, O2: questo valore diviso per due fornisce il raggio del singolo atomo. Misurando poi altre distanze di legame tra atomi diversi, di cui uno con raggio noto e ricavando l'altro per differenza, si é determinata la misura di tutti i raggi atomici.
Anche la misura del raggio atomico é una proprietà periodica: diminuisce muovendosi da sinistra verso destra lungo il periodo (trascurando gli elementi di transizione). Infatti all'aumentare di Z, il maggior numero di protoni nel nucleo ne aumenta la forza attrattiva verso gli elettroni, che quindi si avvicinano al nucleo. La misura del raggio atomico aumenta scendendo all'interno di uno stesso gruppo: infatti passando da un elemento al suo successivo nel gruppo, gli elettroni si dispongono su un livello energetico maggiore e quindi più lontano dal nucleo.
Domande da interrogazione
- Che cos'è l'elettronegatività e come viene misurata?
- Come varia l'elettronegatività nella tavola periodica?
- Come si determina il raggio atomico e come varia nella tavola periodica?
L'elettronegatività è la tendenza di un atomo ad attrarre verso di sé gli elettroni di legame. Viene misurata principalmente attraverso la scala di elettronegatività di Linus Pauling.
L'elettronegatività aumenta spostandosi da sinistra a destra lungo un periodo e diminuisce scendendo lungo un gruppo, con i valori massimi registrati per il fluoro e l'ossigeno.
Il raggio atomico si determina misurando la distanza tra due nuclei in una molecola biatomica e dividendo per due. Diminuisce da sinistra a destra lungo un periodo e aumenta scendendo lungo un gruppo.