silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • Gli elementi sono sostanze indivisibili chimicamente, classificati in naturali e scoperti recentemente, con differenze tra metalli e non metalli.
  • I metalli sono buoni conduttori di calore ed elettricità, distinti in leggeri e pesanti, mentre i non metalli sono cattivi conduttori e fragili.
  • I semimetalli mostrano caratteristiche intermedie tra metalli e non metalli, come arsenico e antimonio.
  • I composti chimici consistono in elementi uniti in proporzioni definite, contrariamente ai miscugli, che hanno composizioni variabili.
  • La legge delle proporzioni definite afferma che i composti chimici hanno una composizione in peso costante, come evidenziato da Giuseppe Luigi Proust.

Elementi e composti

Gli elementi sono sostanze che non possono essere ulteriormente decomposte con i mezzi chimici ordinari. Tutta la materia dell'Universo è costituita da 104 elementi; circa una ventina di questi si trovano allo stato libero, altri sono allo stato di combinazione e costituiscono la crosta terrestre.
I primi 92 elementi, che vanno dall'idrogeno all'uranio, sono chiamati elementi naturali e costituiscono gli elementi nati prima dell'era atomica; gli altri 12 elementi sono stati scoperti nell'ultimo quarto di secolo (plutonio, americio, californio, berchelio, fermio, mendelevio, ecc)
Gli elementi possono essere suddivisi in due grandi categorie: quella dei metalli e quella dei non metalli.
I metalli sono elementi che riflettono il calore e la luce, splendono come l'argento, trasmettono bene il calore e l'elettricità. Alcuni sono duttili e possono essere tirati in fili, o malleabili e possono essere laminati sottilmente: così l'oro, l'argento, il rame, ecc..... Unico metallo liquido è il mercurio. I metalli si dividono in metalli leggeri, se hanno una densità inferiore a 5, e metalli pesanti, se la densità super 5.
I non metalli sono elementi che non hanno queste caratteristiche, sono cattivi conduttori del calore e dell'elettricità; non possono essere trafilati perché sono fragili: lo zolfo ne è un esempio. Alcuni, come lo Iodio, il fosforo, il carbonio, si presentano allo stadio solido, se esaminati a temperatura dell'ambiente, il bromo è allo stato liquido; altri, anche a temperatura ambiente, sono allo stato gassoso come l'ossigeno, l'azoto, il cloro, ecc.....
tale distinzione però non è netta, perché esistono elementi che presentano caratteristiche intermedie tra le due categorie, come per esempio l'arsenico e l'antimonio. Questi elementi vengono denominati semimetalli.
Per rappresentare i vari elementi usiamo i cosiddetti simboli chimici, che sono costituiti dalla prima lettera del nome dell'elemento. Ossigeno O, Carbonio C, Fluoro F.
Spesso si usa la prima lettera del nome latino dell'elemento: H idrogeno, N azoto, K potassio, ecc.....siccome le lettere non bastavano, per alcuni elementi si usano le prime lettere del nome:Cl Cloro, Ca Calcio, Cu rame; come si vede la seconda lettera è sempre minuscolo, per evitare che si confondano con i composti (es. CO = ossido di carbonio).
Due o più elementi possono unirsi e rimanere o combinati chimicamente o semplicemente mescolati meccanicamente. Nel primo caso si è formato un composto chimico, in cui gli elementi sono uniti – con un legame di tipo particolare – in proporzioni ben definite, nel secondo caso si è preparato un miscuglio, i cui rapporti in peso tra i costituenti possono variare ampiamente.
La caratteristica principale dei composti è quella di contenere sempre gli stessi elementi in unione chimica e presenti sempre nelle stesse proporzioni, cioè in proporzioni costanti di peso. Un esempio è dato dall'acqua distillata, che è un composto chimico e contiene sempre 11,19% parti in peso di idrogeno e 88,81% parti in peso di ossigeno.
La caratteristica dei miscugli è quella di non avere composizioni costante e di consentire la facile separazione dei costituenti, che rimangono inalterati chimicamente.
Un esempio è dato dalla polvere sottilissima di zolfo, chiamata anche “fior di zolfo” che, aggiunta e mescolata intimamente alla limatura di ferro, forma una miscela.
Tale unione può essere fatta in tutti i rapporti tra zolfo e ferro. Con l'aiuto di una buona calamita possiamo separare completamente il ferro dallo zolfo, i quali conservano la loro individualità chimica, sia nella miscela che separati: situazione che non si verifica per l'acqua. La miscela di zolfo e ferro è una miscela eterogenea perché, esaminata attentamente, non ha aspetto uniforme. Miscele omogenee sono per es., le soluzioni o le miscele di elementi gassosi; sono chiamate così perché presentano aspetto uniforme. Nelle miscele eterogenee gli stati fisici di aggregazione, che sono ben individuabili e separabili, costituiscono le fasi. Gli individui chimici che compongono le miscele costituiscono i componenti.
Così, nella miscela eterogenea zolfo – ferro abbiamo due fasi solide e due componenti, nella miscela omogenea formata dalla soluzione acquosa di zucchero abbiamo una fase liquida e due componenti. In quest'ultimo caso, se consideriamo anche l'aria soprastante la soluzione, abbiamo una miscela eterogenea, i cui componenti sono azoto, ossigeno, altri gas, acqua e saccarosio, distribuiti in due fasi, una gassosa ed una liquida. A seconda delle fasi, le miscele eterogenee possono prendere diversi nomi, come risulta dallo schema seguente, nel quale la prima fase è in minore quantità ed è distribuita nella seconda:

solido in un gas → fumo
liquido in un gas → nebbia
gas in un liquido → schiuma
gas in un solido → occlusione
liquido in un liquido → emulsione
solido in un liquido → sospensione

Gli esempi illustrati mostrano che, per formare un composto, gli elementi si uniscono tra loro in rapporti definiti di peso. Tale osservazione, estesa a tutti i composti chimici, condusse alla legge delle proporzioni definite, enunciato dal chimico francese Giuseppe Luigi Proust (1755 – 1826), la quale stabilisce che : ogni composto chimico ha un composizione in peso definita e costante.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra elementi e composti?
  2. Gli elementi sono sostanze che non possono essere decomposte ulteriormente con mezzi chimici ordinari, mentre i composti sono formati da due o più elementi uniti chimicamente in proporzioni definite.

  3. Come vengono classificati gli elementi?
  4. Gli elementi sono classificati in metalli e non metalli, con alcune eccezioni che presentano caratteristiche intermedie, chiamate semimetalli.

  5. Qual è la caratteristica principale dei composti chimici?
  6. La caratteristica principale dei composti chimici è che contengono sempre gli stessi elementi in proporzioni costanti di peso.

  7. Come si differenziano le miscele dai composti?
  8. Le miscele non hanno una composizione costante e consentono la facile separazione dei costituenti, che rimangono inalterati chimicamente, a differenza dei composti.

  9. Cosa stabilisce la legge delle proporzioni definite?
  10. La legge delle proporzioni definite, enunciata da Giuseppe Luigi Proust, stabilisce che ogni composto chimico ha una composizione in peso definita e costante.

Domande e risposte