Concetti Chiave
- Il ciclo a vapore ultrasupercritico utilizza una caldaia alimentata a polverino di carbone per produrre vapore surriscaldato a 300 bar e 600°C.
- Il vapore viene ri-surriscaldato a 620°C dopo essere stato scaricato dalla turbina ad alta pressione a circa 60 bar.
- La turbina a vapore è composta da sezioni di alta, media e bassa pressione per espandere il vapore fino al vuoto nel condensatore.
- L'uso di preriscaldatori di bassa e alta pressione contribuisce a migliorare l'efficienza complessiva del ciclo.
- Il ciclo a vapore ultrasupercritico raggiunge un'efficienza netta superiore al 45% nella produzione di energia elettrica.
Ogni gruppo di un impianto termoelettrico basato sul ciclo a vapore ultrasupercritico comprende, in estrema sintesi, i seguenti componenti:
• una caldaia, alimentata a polverino di carbone, che produce vapore surriscaldato alla pressione di 300 bar e alla temperatura di 600°C e ri-surriscalda alla temperatura di 620°C il vapore proveniente dallo scarico della turbina a vapore di alta pressione a circa 60 bar;
• una turbina a vapore costituita dalle sezioni di alta pressione (per espandere il vapore prodotto a 300 bar fino alla media pressione), di media pressione (per espandere il vapore ri-surriscaldato in caldaia fino alla bassa pressione) e di bassa pressione (per espandere il vapore dalla bassa pressione fino al vuoto garantito dal condensatore raffreddato ad acqua di mare).
Gli elevati parametri termici del ciclo, l’elevata efficienza dei componenti e l’installazione di preriscaldatori di bassa e alta pressione consentono di raggiungere un’efficienza netta del ciclo per la produzione di energia elettrica molto elevata (oltre il 45%).