Concetti Chiave
- La teoria atomica di Dalton spiega le leggi chimiche fondamentali attraverso l'idea di atomi indivisibili e indistruttibili.
- Dalton afferma che tutti gli atomi di un elemento sono identici e hanno la stessa massa, distinguendoli da quelli di altri elementi.
- Gli atomi non si trasformano in altri elementi e si combinano in proporzioni definite per formare composti.
- La teoria sostiene che gli atomi si trasferiscono interi tra composti senza essere creati o distrutti, rispettando la conservazione della massa.
- John Dalton ha anche dato il nome al daltonismo, un'anomalia visiva da lui descritta scientificamente, che porta difficoltà nel distinguere i colori.
Come si potevano spiegare le "regolarità" quantitative della legge di Dalton. Con una nuova teoria sulla struttura della materia: la teoria atomica di Dalton, basata sull'idea che, in accordo con le leggi fondamentali della chimica, la materia non sia continua, ma formata da unità, particelle finite, non ulteriormente divisibili, a cui lo scienziato diede il nome di atomi.
La teoria atomica si sviluppa in cinque punti: in particolare i primi tre implicano che in una reazione chimica gli atomi rimangano invariati in numero e in massa, in accordo con la leggi di conservazione della massa, mentre il quarto punto é in accordo con la legge delle proporzioni definite di Proust.
1.
La materia é formata da atomi piccolissimi, indivisibili e indistruttibili.2. Tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno uguale massa.
3. Gli atomi di un elemento non possono essere trasformati in atomi di altri elementi.
4. Gli atomi di un elemento si combinano, per formare un composto, solamente con numeri interi di atomi di altri elementi.
5. Gli atomi non possono essere né creati né distrutti, ma si trasferiscono interi da un composto a un altro.
Questo modello atomico ci permetti di descrivere la struttura della materia e di interpretarne i cambiamenti.
Il daltonismo
John Dalton, chimico e fisico inglese famoso per la teoria atomica, ha legato il suo nome anche a una malattia genetica che impedisce di distinguere bene i colori, in particolare il rosso dal verde. Tale anomalia é chiamata acromatopsia: lo stesso scienziato ne era affetto e per primo, nel 1794, la descrisse in modo scientificamente rigoroso. DA lui la malattia prese il nome di daltonismo.