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Concetti Chiave

  • La tecnica Chimney prevede l'inserimento di protesi sopra le arterie renali e stent per rivascolarizzare i reni e isolare l'aneurisma.
  • L'ecocolordoppler è utilizzato per uno studio non invasivo delle arterie, determinando la necessità di intervento chirurgico se l'ostruzione supera il 70%.
  • La TC con contrasto è fondamentale per decidere tra procedura open o endovascolare in caso di aneurisma, considerando anche varianti anatomiche.
  • In pazienti con insufficienza renale, la RM è preferita per evitare peggioramenti, mentre la TC senza contrasto può evidenziare complicanze post-operatorie.
  • Il rischio di endoleak può essere elevato se la protesi si piega, richiedendo un'analisi dettagliata delle protesi in diverse posizioni per individuare eventuali perdite.

Indice

  1. Visualizzazione delle arterie renali
  2. Diagnosi e valutazione chirurgica
  3. Esami per ostruzioni e aneurismi
  4. Complicazioni e riperfusione
  5. Rottura della protesi e rioperazione

Visualizzazione delle arterie renali

Viene mostrato un piano paracoronale per vedere le arterie renali. Si vede un aneurisma e l’aorta spostata in avanti. Questo spostamento è dovuto alla dilatazione a cui è stata sottoposta.
Viene fatta un’inserzione di protesi sopra le renali e di stent nelle renali inseriti sopra la protesi. I reni, quindi, vengono rivascolarizzati e l’aneurisma viene isolato.

Diagnosi e valutazione chirurgica

Le arterie si studiano in modo non invasivo con l’ecocolordoppler, che permette di avere una visione anatomica e funzionale in modo da arrivare a fare diagnosi. A seguito della visione dell’immagine, si valuta se il paziente è indicato per una terapia chirurgica. Con un’ostruzione maggiore del 70% si procede con la chirurgia; se la lesione è poco importante, il paziente entra in un programma di follow-up.

Esami per ostruzioni e aneurismi

Se si osserva un’ostruzione degli arti inferiori, il secondo esame da attuare è un angio-tc. Quando il paziente è indicato per un esame morfologico poco invasivo come rx o ecocolordoppler, in caso di stenosi, placca ulcerata, claudicatio, aneurismi, si fa una Tc con contrasto.
Nell’aneurisma la tc contrasto è essenziale per determinare se procedere con una procedura open o endo. Il professore ricorda dell’importanza delle varianti anatomiche come “sorprese” durante l’operazione chirurgica. In particolare, in un aneurisma renale è importante considerare l’eventualità di un rene a ferro di cavallo o di arterie renali sovrannumerarie.

Per il paziente con insufficienza renale è indicata una Rm, per evitare un peggioramento della patologia renale stessa. Questi esami sono importanti per determinare le posizioni del colletto di sopra e del colletto di sotto e dell’anatomia individuale dei vasi.

Complicazioni e riperfusione

Si vede che nel tempo il “cappottino” attorno alla protesi è diventato via via più grande, evidenziando quindi una sospetta riperfusione, andando anche a dislocare in avanti la vena renale. Dopo anni la sacca si è rotta, con formazione di ematoma tutto intorno (immagine in basso al centro). Tra l’altro questi esami sono stati svolti senza contrasto in quanto il paziente soffriva di insufficienza renale. Il professore pensa che la rottura della protesi possa essere stata causata dall’attrito causato da una calcificazione.

Rottura della protesi e rioperazione

Il paziente, quindi, è stato rioperato mettendo una protesi endovascolare (immagine in basso a dx). Questi tipi di endoleak possono essere molto difficili da vedere perché possono avere un flusso molto basso. Tutte le protesi usate per riparare gli aneurismi, sia quelle endovascolari (con gli stent) che quelle degli interventi open (protesi “armate”), se vengono piegate verso un lato, ed il buco è da quella parte, il buco tenderà a chiudersi, se invece vengono piegate verso il lato opposto, il buco si apre. Questo significa che, se dopo un intervento una sacca esclusa cresce, devo cercare il buco guardandola in più posizioni, perché non è detto che nella posizione supina degli esami la protesi sia in una posizione tale da magnificare il foro. Peraltro, se il buco è molto piccolo, può coagulare e chiudersi e, se per qualche motivo lo stato della coagulazione del paziente varia (es farmaci anticoagulanti), il foro può riformarsi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le tecniche utilizzate per studiare le arterie renali?
  2. Le arterie renali vengono studiate con l'ecocolordoppler e la TC con contrasto.

  3. Cosa si valuta per decidere se un paziente è indicato per una terapia chirurgica?
  4. Si valuta se c'è un'ostruzione maggiore del 70% nelle arterie.

  5. Quali sono le varianti anatomiche importanti da considerare durante un intervento chirurgico per un aneurisma renale?
  6. È importante considerare la presenza di un rene a ferro di cavallo o di arterie renali sovrannumerarie.

  7. Quali sono i rischi associati alla rottura di una protesi utilizzata per riparare un aneurisma?
  8. La rottura della protesi può causare un endoleak e la formazione di un ematoma intorno alla protesi.

Domande e risposte