Concetti Chiave
- In passato, la segale contaminata da un fungo ha causato gravi allucinazioni e pruriti cutanei, influenzando leggende come quella delle streghe di Sabba.
- L'idea che "naturale" equivalga a "salubre" è fuorviante, poiché la dose determina se un alimento è nutriente o tossico.
- La soia contiene antitripsina, un meccanismo di difesa per scoraggiare gli animali dal mangiarla, causando problemi digestivi ai predatori come i cinghiali.
- Alcuni alimenti, come il latte e le uova, sono nati per essere tali, ma presentano comunque carenze nutrizionali specifiche.
- Molte sostanze presenti negli alimenti sono adattamenti difensivi, non progettati inizialmente per il consumo umano, ma sfruttati nella dieta grazie alla cottura.
Ruolo della segale in veterinaria
In passato, quando la segale era il principale grano, e molta conteneva questo fungo, la gente andava fuori di testa, difatti è così che hanno inventato la storia delle streghe di Sabba; dava persino dei pruriti cutanei spaventosi, tanto è vero che questa è una delle cause del fuoco di Sant'Antonio. L'idea "naturale=salubre" non esiste, bisogna avere una mentalità tanto più aperta di così quando si parla di alimenti nutrienti, perché come dice Panacea, è la dose che fa il veleno. I contaminanti possono essere interni o esterni agli alimenti, ci sono dei semi che contengono degli antichi nutrienti. La soia, ad esempio, al suo interno contiene un costituente che è un antitripsina (la tripsina, è il principale enzima intestinale per la demolizione delle proteine). È casuale che un organismo sviluppi al suo interno un componente che va a contrastare l'enzima dell'apparato digerente di organismi di un'altra classe? No, questa è l'assicurazione della soia rispetto al fatto che non sarà mangiata da un cinghiale, nel senso che se quest'ultimo decide di mangiare dei semi di soia, estremamente proteici, immediatamente dopo, la proteina non digerita viene attaccata da batteri che danno diarrea, il cinghiale si sentirà male, non avrà una corretta nutrizione non assorbendo la proteina, e quindi, la prossima volta prima di mangiarli ci penserà due volte.
Altri aspetti
L'antitripsina non si è ancora adattata alla cottura, al riscaldamento, quindi, noi la possiamo mangiare, il cinghiale non potendola cucinare no. Questo è un motivo non casuale nella soia, come in molti hanno altri semi, come il lino, o il bianco d'uovo. Ci sono anche delle antivitamine, che sono sempre una polizza di assicurazione dell'alimento, quindi, tutto quello che si mangia, o quasi, non nasce per essere un alimento, ma quello che noi riusciamo ad utilizzare per approvvigionarci dei nutrienti senza avere dei problemi, si chiama nicchia trofica. Ci sono degli alimenti nati come tali che noi utilizziamo? Per certi versi i frutti, anche se i loro semi non lo sono, ma si può invece pensare al latte; il latte è un alimento, difatti ha una composizione adatta a sostenere 'quasi' tutti i fabbisogni degli animali nella prima fase post parto, quasi tutti, perché anche il latte non è efficacissimo a lungo termine, per esempio è povero di ferro e vitamina B12. Un altro esempio è l'uovo, nella sua complessità è fatto per lo sviluppo di un embrione fino a pulcino, c'è persino il calcio che serve per le ossa all'interno del guscio, quindi, è un alimento di per sé, ma non necessariamente perfetto. Infatti, nell'albume d'uovo c'è l'avidina, che è un antivitamina H, avente un effetto antibatterico, una protezione dell'uovo stesso. Aldilà del latte e delle uova, e ovviamente di alcuni alimenti vegetali che hanno delle funzioni particolari, tutto il resto sono sostanze adattate rispetto al loro ruolo principale che espletano ogni giorno dell'anno.Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto storico della segale contaminata da un fungo sulla società?
- Perché alcuni alimenti contengono sostanze che possono essere dannose per alcuni organismi?
- Come si adattano gli esseri umani al consumo di alimenti che contengono sostanze potenzialmente dannose?
- Quali sono alcuni esempi di alimenti che sono nati per essere tali e quali limitazioni presentano?
La segale contaminata da un fungo ha avuto un impatto significativo sulla società passata, causando allucinazioni e pruriti cutanei gravi, che hanno contribuito alla nascita della leggenda delle streghe di Sabba e sono stati una delle cause del fuoco di Sant'Antonio.
Alcuni alimenti contengono sostanze dannose per alcuni organismi come meccanismo di difesa naturale. Ad esempio, la soia contiene antitripsina per scoraggiare animali come il cinghiale dal mangiarla, proteggendo così la pianta da potenziali predatori.
Gli esseri umani possono consumare alimenti che contengono sostanze potenzialmente dannose, come l'antitripsina nella soia, grazie alla cottura e al riscaldamento, che neutralizzano questi composti, rendendoli innocui per il consumo umano.
Esempi di alimenti nati per essere tali includono il latte e le uova, che sono composti in modo da sostenere i fabbisogni nutrizionali degli animali nella prima fase post parto. Tuttavia, anche questi alimenti presentano limitazioni, come la carenza di ferro e vitamina B12 nel latte e la presenza di avidina, un antivitamina H, nell'albume d'uovo.