Concetti Chiave
- L'internista è fondamentale per una visione olistica del paziente, integrando conoscenze oltre le specializzazioni specifiche.
- La paziente ha una storia di piastrinopenia con diagnosi di trombocitopenia autoimmune, mai confermata a causa della lieve entità della condizione.
- I sintomi della paziente, come il lieve pallore e la punta di milza palpabile, richiedono un'analisi approfondita nonostante i valori ematici siano nei limiti inferiori.
- L'ecografia addominale mostra una lieve splenomegalia con il fegato normale, escludendo segni di ipertensione portale.
- Nessuna linfoadenopatia superficiale o profonda è stata riscontrata, nonostante la presenza di splenomegalia.
Indice
Il ruolo dell'internista
Un paziente ha una serie di segni o sintomi e ci sono vari super-specialisti che vengono chiamati per diagnosticare le varie patologie d'organo del paziente, però c'è bisogno di una figura che pensi al di là della specializzazione e veda il paziente nella sua interezza, e questo compito è svolto dall'internista.
Anomalie ematologiche della paziente
L'unico dato che quindi ha sorpreso il medico di base è stata la ferritina, perché le piastrine sono sempre state abbastanza anomale in questa giovane donna, che infatti fin dall'età infantile aveva avuto dei riscontri di una lieve piastrinopenia, peraltro incostante perché agli emocromi più recenti eseguiti in condizioni di benessere non era stata più rilevata.
Diagnosi di trombocitopenia autoimmune
I valori delle piastrine si collocavano in un range tra 80 e 135x109/L e per questo motivo la donna aveva eseguito una serie di approfondimenti biochimici e una valutazione ematologica nella quale era stata fatta una diagnosi di trombocitopenia autoimmune (Itp) primitiva. Questa diagnosi poi non fu più poi presa in considerazione anche perché la piastrinopenia della paziente non era così grave da determinare una diatesi emorragica. La Itp primitiva è una forma di piastrinopenia immunomediata basata sulla produzione di autoanticorpi che insorge più tipicamente nell'infanzia ma che ha un secondo picco durante l'adolescenza, che è il momento in cui anche la giovane donna del caso clinico ha avuto un riscontro più frequente di piastrine basse e ha fatto la valutazione ematologica.
Dubbi sulla diagnosi iniziale
Sono stati riscontrati tuttavia degli aspetti che non erano del tutto compatibili con una piastrinopenia autoimmune: infatti l'esordio di questa forma è di solito abbastanza brusco con segni di sanguinamento cutaneo e mucoso perché la conta piastrinica è generalmente più compromessa (generalmente i pazienti hanno delle piastrine sotto i 100x109/L ma hanno dei valori medi all'esordio di 25-30x109/L che giustificano il sanguinamento). Perciò questa diagnosi poteva essere messa in discussione.
Esame obiettivo e risultati
L'esame obiettivo dà come informazioni:
• lieve pallore cutaneo (Hb 12,1 g/dL, quindi nei limiti inferiori), non subittero né petecchie
• normopeso (BMI 18,5 kg/m2), Pao 140/90 mmHg (la donna era un po' agitata durante la visita), FC 90 bpm, Eo cardiopolmonare nei limiti
• fegato non palpabile, punta di milza palpabile in inspirio profondo (non è normale in una giovane donna quest'ultimo dato)
• non linfoadenopatie (no linfonodi palpabili nelle comuni stazioni di repere superficiali)
Risultati dell'ecografia addominale
L'ecografia dell'addome mostra:
• lieve splenomegalia (diametro polo-polare della milza di 13,9 cm, v.n. ecogenicità normale
• fegato normale per dimensioni ed ecostruttura, privo di lesioni focali
• nessun segno di ipertensione portale (si poteva pensare perché la paziente presentava splenomegalia)
• non linfoadenopatie profonde (non ci sono linfonodi ingranditi)
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale dell'internista nel contesto medico descritto?
- Quali sono stati i risultati anomali riscontrati nel caso clinico della giovane donna?
- Quali sono le osservazioni cliniche rilevate durante l'esame obiettivo della paziente?
- Cosa ha rivelato l'ecografia dell'addome della paziente?
L'internista ha il compito di vedere il paziente nella sua interezza, al di là delle specializzazioni, per diagnosticare condizioni che coinvolgono più sistemi del corpo.
La giovane donna ha mostrato valori anomali di piastrine, con una diagnosi iniziale di trombocitopenia autoimmune (Itp) primitiva, che però non è stata confermata a causa della mancanza di sintomi gravi di sanguinamento.
L'esame obiettivo ha mostrato lieve pallore cutaneo, normopeso, pressione arteriosa leggermente elevata, fegato non palpabile, e una punta di milza palpabile in inspirio profondo, senza linfoadenopatie.
L'ecografia ha mostrato una lieve splenomegalia, un fegato normale per dimensioni ed ecostruttura, e l'assenza di segni di ipertensione portale o linfoadenopatie profonde.