Concetti Chiave
- Le reti trofiche comprendono due catene alimentari: la catena di pascolo, dipendente dalla luce solare, e la catena di detrito, basata sulle sostanze organiche morte.
- Nelle reti trofiche si distinguono tre tipi di specie: basali (produttori), intermedie (predatori e prede) e apicali (solo predatori).
- Le interazioni tra specie nelle reti trofiche possono essere dirette o indirette, come la competizione apparente, dove un predatore si ciba di due prede diverse.
- La dimensione delle reti trofiche è misurata dal numero di specie, livelli trofici e legami tra di esse, con una struttura che forma una piramide alimentare.
- In natura, una rete alimentare solitamente non supera i 4/5 livelli trofici, con produttori al primo livello e consumatori terziari ai livelli superiori.
Indice
Catene alimentari negli ecosistemi
In ogni ecosistema sono presenti due catene alimentari:
• Catena di pascolo: che dipende direttamente dalla luce solare, comprende: l’energia solare, i produttori quindi piante, gli erbivori, i predatori primari e i predatori secondari;
• Catena di detrito: che proviene dalle sostanze organiche morte, e comprende: l’energia data dalle sostanze organiche morte, i detritivori e i predatori dei detritivori.
Rete alimentare e specie
Si può parlare di “Rete Alimentare” o “Rete Trofica”.
In una “Rete Alimentare” o “Rete Trofica”, possiamo distinguere tre tipi di specie:
1) Specie Basali: sono le specie non predatrici, ma sono semplicemente preda di altre specie, come i produttori;
2) Specie Intermedie: sono delle specie che sono contemporaneamente predatrici delle specie di livello inferiore, ma possono essere anche prede delle specie di livello superiore;
3) Specie Apicali: sono specie che sono soltanto predatrici.
Interazioni nelle reti trofiche
Nelle Reti Trofiche le specie possono interagire tra loro direttamente o indirettamente.
Le interazioni indirette si hanno quando una specie A non interagisce direttamente con la specie B, ma influenza anche la specie C che ha interazioni dirette con B; tra questo tipo di interazione ricordiamo la “competizione apparente”, che si verifica quando una singola specie di predatore si ciba di due specie di preda.Misurazione delle reti trofiche
Le reti trofiche possono essere misurate attraverso la dimensione della rete cioè il numero di specie che la compongono, attraverso il numero dei livelli trofici il numero di specie per livello e il numero di legami trofici.
All'interno di una rete trofica un organismo occupa un determinato livello trofico, infatti: il primo livello è rappresentato dai produttori, il secondo livello dai consumatori primari, il terzo livello è rappresentato dai consumatori secondari (cioè i carnivori), il terzo livello è composto dai consumatori terziari.
Gli organismi di livelli trofici inferiori e superiori, influiscono nella struttura della rete trofica; organizzando i vari organismi nei loro livelli trofici si forma la piramide alimentare. In una rete alimentare, in natura, non vi sono più di 4/5 livelli trofici.
Domande da interrogazione
- Quali sono le due principali catene alimentari presenti in un ecosistema?
- Come si distinguono le specie all'interno di una rete trofica?
- Qual è la struttura tipica di una piramide alimentare in una rete trofica?
In un ecosistema sono presenti la catena di pascolo, che dipende dalla luce solare, e la catena di detrito, che proviene dalle sostanze organiche morte.
Le specie si distinguono in specie basali, specie intermedie e specie apicali, a seconda del loro ruolo di predatori o prede.
La piramide alimentare è organizzata in livelli trofici, con i produttori al primo livello, seguiti dai consumatori primari, secondari e terziari, e solitamente non supera i 4/5 livelli.