Concetti Chiave
- Il Trauma team adotta un approccio simile a marinai che salvano una nave, focalizzandosi sul trattamento del danno e il ripristino della fisiologia del paziente.
- Le complicanze più temibili nei pazienti con fisiologia compromessa includono coagulopatia, ipotermia, acidosi metabolica e ipocalcemia.
- Nei pazienti instabili, si eseguono rapidamente radiografie toraciche e del bacino, mentre il radiologo supporta con ecografie addominali.
- La rianimazione damage control si concentra su un target pressorio basso e infusione rapida di sangue, evitando la TC per le tempistiche a meno di casi specifici.
- Prima di eseguire una TC in pazienti instabili, è fondamentale bloccare grossolanamente l'emorragia, come con il packing pelvico, per evitare rischi letali dovuti ai tempi di esecuzione.
I principi
Sono i principi attuati dal Trauma team. Si cerca di trattare il danno e ristaurare la fisiologia del paziente (il professore paragona i componenti del trauma team a dei marinai che cercano di salvare una nave che sta affondano facendo di tutto perfarla arrivare in porto dove poi potrà essere definitivamente riparata).(NdR:il pz si troverà nelle seguenti condizioni):
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• Evitare nel paziente con fisiologia compromessa l’esaurimento delle riserve. Una delle complicanze più temibili è l’esaurimento dei fattori di coagulazione da parte del paziente, si instaura quindi una coagulopatia da trauma sia
dovuta al sanguinamento massivo che alla somministrazione di liquidi che vanno a diluire quelli non consumati. Si instaura così un circolo vizioso a cui si vanno ad aggiungere anche l’ipotermia, l’acidosi metabolica e l’ipocalcemia, altre condizioni in grado di influenzare la cascata coagulativa;
• Incapacità di sopportare estese demolizioni-ricostruzioni;
• Ipotermia;
• Acidosi metabolica;
• Coagulopatia;
• Ipocalcemia.
Rianimazione damage control
Si tratta quindi di una rianimazione damage control, mirata a mantenere un target pressorio basso, a infondere rapidamente sangue, plasma, indipendentemente dai valori dell’emoglobina. Nb! Non si fa mai la Tc, per una questione di tempistiche. Per eseguire quest’esame ci vogliono 20 minuti, tempo in cui il nostro paziente potrebbe morire, l’unica situazione in cui è giustificata una sua esecuzione è nel caso di un’emorragia mediastinale e retroperitoneale, le quali non sono visibili con E-fast. Un’altra situazione in cui è contemplabile fare una Tc in bianco è in un paziente instabile con deficit di lato, qualora sia organizzativamente possibile effettuare un intervento congiunto con la neurochirurgia. Nel paziente emodinamicamente instabile, in cui non si riesce subito a identificare la fonte dell’emorragia, prima di effettuare una Tac si va a stabilizzare il bacino, con l’Rx si guarda se presenta fratture, se la cintura pelvica è posizionata correttamente sui trocanteri o se vi sia la presenza di una rottura di bacino verticale in cui la cintura funziona poco. Prima di portare il paziente in Tac è quindi fondamentale bloccare anche solo grossolanamente l’emorragia, eseguendo ad esempio un packing pelvico. È quindi la presunzione di causa del sanguinamento che giustifica il ricorso a una metodica diagnostica che potrebbe risultare, per via delle tempistiche, letale.Domande da interrogazione
- Quali sono i principi fondamentali attuati dal Trauma team?
- Qual è l'approccio del Trauma team nei pazienti instabili?
- In cosa consiste la rianimazione damage control?
- Quando è giustificato l'uso della TC in pazienti instabili?
I principi fondamentali includono il trattamento del danno e il ripristino della fisiologia del paziente, evitando l'esaurimento delle riserve e gestendo complicanze come coagulopatia, ipotermia, acidosi metabolica e ipocalcemia.
Nei pazienti instabili, si eseguono rapidamente radiografie del torace e del bacino, mentre la TC è evitata a causa delle tempistiche, a meno che non sia giustificata da specifiche condizioni come emorragie mediastinali.
La rianimazione damage control mira a mantenere un target pressorio basso e a infondere rapidamente sangue e plasma, indipendentemente dai valori dell'emoglobina, evitando esami come la TC che richiedono troppo tempo.
L'uso della TC è giustificato in caso di emorragie mediastinali e retroperitoneali non visibili con E-fast, o in pazienti instabili con deficit di lato, se è possibile un intervento congiunto con la neurochirurgia.