carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • Onchocerca reticulata colpisce cavalli e bovini, utilizzando simulidi e culicoides come ospiti intermedi, causando calcificazioni e problemi tendinei.
  • Setaria, parassita peritoneale nei cavalli e bovini, depone microfilarie in circolo e usa le zanzare come ospiti intermedi.
  • La zanzara tigre, attiva anche di giorno, richiede profilassi prolungata per controllare i parassiti come la Dirofilaria immitis.
  • Dirofilaria immitis, nematode che colpisce i cani, si è diffusa in tutta Italia, ma le misure di controllo hanno ridotto significativamente la sua incidenza.
  • La filaria adulta di Dirofilaria immitis può sopravvivere fino a 5 anni, con un ciclo di vita complesso che richiede una profilassi attenta e prolungata.

Indice

  1. Onchocerca e i suoi ospiti
  2. Setaria e la sua patogenicità
  3. Zanzare e profilassi
  4. Dirofilaria immitis e la sua diffusione
  5. Ciclo vitale della filaria

Onchocerca e i suoi ospiti

Onchocerca è presente sia nel cavallo che nel bovino, alcune specie colpiscono anche l’uomo (Onchocerca volvolus). Onchocerca reticulata sfrutta come ospiti intermedi i simulidi. I parassiti si localizzano a livello del legamento nucale e qui depongono microfilarie, che restano nel sottocute e vengono ingerite da simulidi o dai culicoides (insetti che si nutrono di sangue creando una lesione, non hanno un ago ma creano erosione della cute). Le larve fuoriescono e leccando il sangue vengono ingerite le larve. Quando inoculate migrano e vanno in circolo. A livello del connettivo c’è una scarsa risposta immunitaria, quella poca che si presenta crea calcificazione, con conseguenti problemi tendinei e di zoppie.

Setaria e la sua patogenicità

Setaria misura 15cm nelle femmine e 4-8 nei maschi, vive nel peritoneo e si sposta di continuo (nascosto alla risposta immunitaria). Le microfilarie le depone in circolo, utilizzando le zanzare come ospiti intermedi. Può dare anche sintomi nervosi, ma se permane a livello peritoneale è poco patogena. Setaria labiato-papillosa colpisce i bovini, Setaria Equina parassita gli equidi.

Zanzare e profilassi

Nella nostra realtà le pozze d’acqua sono sempre disponibili durante l’anno, quindi, hanno la possibilità di raggiungere densità altissime. La zanzara tigre si differenzia dalle altre in quanto fa il pasto di sangue anche di giorno. Il periodo di massima concentrazione di zanzare è a metà/fine stagione, in particolare il periodo più delicato è quello di fine stagione, in cui la zanzara può aver già fatto 2-3 pasti di sangue. Perciò è importante terminare con la profilassi ben dopo l’ultima presenza delle zanzare. Per fare il pasto di sangue la zanzara necessita di stimoli, come fotoperiodo e temperatura.

Dirofilaria immitis e la sua diffusione

La specie Dirofilaria immitis è un esempio di come utilizzando bene gli strumenti si riesca a controllare il problema (30 anni fa 30% dei cani in Piemonte era colpito, oggi solo più l’1%). Nonostante ciò, negli anni ‘60 era tipica del Piemonte, poi con l’aumento del numero dei cani e del loro conseguente spostamento si è diffusa in tutta Italia.

Ciclo vitale della filaria

È un nematode dal corpo allungato e sottile, colore biancastro e cuticola striata (femmine fino a 30cm, maschio 10-15cm). Si localizza nell’arteria polmonare, punto in cui ci sono le cellule bianche ma si spostano molto velocemente. Le microfilarie rilasciate vanno in circolo e possono restare vive per più di 2 anni. In base ai bioritmi aumenta la concentrazione di microfilarie cutanee di sera e di notte, momento in cui è più probabile che le zanzare si nutrano del sangue. Se la temperatura è superiore a 15-18° C, le L1 in 2-3 settimane diventano L3. Queste vengono nuovamente inoculate in un altro ospite, vanno nel derma e mutano a L4. Il passaggio da L4 a L5 richiede 40-45 giorni. I farmaci per filaria che si hanno a disposizione sono attivi verso L4.

La prepatenza nel cane è di 6-7 mesi, nel gatto di 8 mesi e le filarie adulte possono sopravvivere fino a 5 anni. In gravidanza/lattazione le microfilarie possono passare al cucciolo, ma la madre passa la forma L1, e la forma infestante è L3 (per passare da L1 a L3 ha bisogno dell’ospite intermedio

zanzara).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli ospiti intermedi utilizzati da Onchocerca reticulata e come avviene il ciclo di vita di questo parassita?
  2. Onchocerca reticulata utilizza come ospiti intermedi i simulidi e i culicoides. Il ciclo di vita inizia quando le microfilarie depositate nel legamento nucale del cavallo vengono ingerite da questi insetti durante il pasto di sangue. Le larve si sviluppano all'interno degli insetti e, una volta ingerite nuovamente dal cavallo, migrano e vanno in circolo.

  3. Quali problemi possono causare i parassiti Onchocerca nel cavallo?
  4. I parassiti Onchocerca possono causare calcificazione a livello del connettivo, con conseguenti problemi tendinei e zoppie nel cavallo, a causa della scarsa risposta immunitaria che si presenta.

  5. Come si differenzia la zanzara tigre dalle altre zanzare e quale impatto ha sul ciclo di vita dei parassiti?
  6. La zanzara tigre si differenzia dalle altre zanzare per il fatto che effettua il pasto di sangue anche di giorno. Questo comportamento influisce sul ciclo di vita dei parassiti, come Dirofilaria immitis, poiché la profilassi deve essere continuata ben oltre l'ultima presenza delle zanzare per prevenire infezioni.

  7. Qual è stato l'impatto delle misure di controllo su Dirofilaria immitis in Piemonte negli ultimi 30 anni?
  8. Grazie all'uso efficace degli strumenti di controllo, l'incidenza di Dirofilaria immitis nei cani in Piemonte è drasticamente diminuita, passando dal 30% 30 anni fa a solo l'1% oggi, dimostrando un significativo successo nelle misure di prevenzione.

  9. Qual è il periodo di prepatenza di Dirofilaria immitis nel cane e nel gatto, e quanto possono sopravvivere le filarie adulte?
  10. Il periodo di prepatenza di Dirofilaria immitis è di 6-7 mesi nel cane e di 8 mesi nel gatto. Le filarie adulte possono sopravvivere fino a 5 anni, rendendo necessaria una lunga durata del trattamento e della prevenzione.

Domande e risposte