carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • I nutraceutici combinano proprietà nutrizionali e farmaceutiche, con un ruolo chiave nella riduzione dei dosaggi farmacologici in malattie autoimmuni.
  • Esiste una crescente preferenza per alimenti naturali che contengono sostanze bioregolatrici rispetto ai prodotti chimici sintetizzati.
  • La vitamina C, se assunta dalle arance, offre benefici antiossidanti aggiuntivi oltre alla presenza della vitamina stessa rispetto agli integratori.
  • La nutrizione olistica implica un approccio che considera l'intero organismo, fornendo un insieme di sostanze per supportare la salute generale.
  • Alimenti funzionali o nutraceutici nella dieta possono offrire benefici bioregolatori, ma la loro definizione di beneficio può variare nel tempo.

Indice

  1. Nutraceutici e malattie autoimmuni
  2. Vitamina C e nutrizione olistica
  3. Nutrizione olistica e anemia
  4. Alimenti funzionali e super food

Nutraceutici e malattie autoimmuni

i nutraceutici, sono dei componenti che sono in parte nutrizionali e in parte farmaceutici, ma anche le vitamine e gli acidi grassi.

Nelle situazioni in cui si hanno delle malattie autoimmuni, molti acidi grassi hanno un effetto importantissimo nella diminuzione drastica dei dosaggi dei cortisonici, quindi, il limite tra nutrizione e trattamento farmacologico è molto labile; poi si è sovrapposto un altro fattore, che è quello relativo alla diffidenza di parte dell'opinione pubblica relativamente alle sostanze chimiche, dove “chimico” ha un portato negativo, e quindi si preferisce l'utilizzazione di alimenti che contengano già una parte di queste sostanze indispensabili alla funzione bioregolatrice, piuttosto che l'utilizzazione di una sostanza che è stata sintetizzata a livello di laboratorio.

Vitamina C e nutrizione olistica

Es: molti preferiscono utilizzare le arance rispetto ai Cebion, anche se la vitamina C è la stessa; la differenza sta nel fatto che in un Cebion ci sono circa 500 mg di vitamina C, e in un'arancia circa 125mg.

In un momento in cui bisogna potenziare le difese rispetto alle patologie dell'apparato respiratorio, la vitamina C è importante, ma consigliare a qualcuno due Cebion al giorno piuttosto che otto arance al giorno è ben diverso; tutto dipende dalla sensibilità individuale della persona, dipende da quanto si è pronti ad andare verso quella che si chiama nutrizione 'olistica'. Più si va verso una raffinazione ed una individuazione precisa di un principio attivo che ci serve, più ci si allontana dall'idea di fornirne più di uno; nelle arance non c'è solamente la vitamina C, ma altre sostanze che hanno un effetto antiossidante, e che servono di più a livello bioregolatore rispetto al solo utilizzo della vitamina C.

Nutrizione olistica e anemia

Es: se il laboratorio viene portato un cane che soffre di anemia, non si dà solamente la vitamina B 12, tendenzialmente si cerca di dare anche ferro, acido folico, rame e altre sostanze, che consentono di coprire tutte le possibili magagne delle vie metaboliche che fanno sì che il cane sia anemico, la si chiama 'nutrizione olistica', più in generale si chiama nutrizione.

Alimenti funzionali e super food

L'utilizzazione di alimenti che contengono già sostanze indispensabili non è un'idea nuova, è un'idea nuova quella di chiamarle nutraceutici o alimenti funzionali, quindi, si stanno cercano delle nuove definizioni (es: il 'super food' di una marca per cibo degli animali, definizione molto labile perché ciò che oggi potrebbe essere considerato super, un domani potrebbe non esserlo più); ad esempio: la coca cola zero, dal punto di vista energetico è sostanzialmente priva di energia, di conseguenza ha dei connotati positivi, ma dall'altra parte, proprio perché deve continuare ad avere il gusto che aveva prima, è piena di sostanze, i terminali di glicosidazione, che non fanno bene, perché l'ossidazione cellulare è quella che porta all'invecchiamento cellulare, per esempio, c'è il rischio di avere una grossa fornitura di pentosidina. Quindi, queste sostanze con effetto bioregolatore, che un tempo identificavamo sostanzialmente con le vitamine, bisogna abituarsi a inserirle in un contesto più ampio, in cui possono avere le definizioni più varie, e persino alcuni alimenti ricchi di alcune di queste sostanze potrebbero avere questo tipo di effetto.

Domande da interrogazione

  1. Cosa sono i nutraceutici e come si posizionano rispetto ai tradizionali approcci nutrizionali e farmacologici?
  2. I nutraceutici sono componenti che uniscono proprietà nutrizionali e farmaceutiche, inclusi elementi come vitamine e acidi grassi. Essi giocano un ruolo importante, ad esempio, nella riduzione dei dosaggi di cortisonici in malattie autoimmuni, sfumando il confine tra nutrizione e trattamento farmacologico.

  3. Perché c'è una crescente preferenza per l'utilizzo di alimenti naturali contenenti sostanze bioregolatrici rispetto ai prodotti chimici sintetizzati in laboratorio?
  4. La preferenza per alimenti naturali deriva dalla diffidenza verso le sostanze chimiche, percepite negativamente dall'opinione pubblica, e dalla tendenza a favorire un approccio più 'olistico' alla nutrizione, che valorizza l'assunzione di sostanze bioregolatrici attraverso la dieta piuttosto che tramite sintesi in laboratorio.

  5. Qual è la differenza tra assumere vitamina C tramite arance o tramite integratori come il Cebion?
  6. La differenza principale sta nella quantità di vitamina C (500 mg nel Cebion contro 125 mg in un'arancia) e nella presenza di altre sostanze antiossidanti nelle arance, che offrono benefici aggiuntivi rispetto alla sola vitamina C, seguendo un approccio più olistico alla nutrizione.

  7. Cosa si intende per "nutrizione olistica" e come si applica nella pratica?
  8. La nutrizione olistica si riferisce all'approccio che considera l'organismo nella sua interezza, cercando di fornire non solo un singolo principio attivo, ma un insieme di sostanze (es. vitamina B12, ferro, acido folico) che agiscono sinergicamente per supportare le vie metaboliche e migliorare lo stato di salute generale.

  9. Quali sono le implicazioni dell'utilizzo di alimenti funzionali o nutraceutici nella dieta quotidiana?
  10. L'incorporazione di alimenti funzionali o nutraceutici nella dieta può offrire benefici bioregolatori oltre a quelli nutrizionali tradizionali. Tuttavia, è importante considerare che la definizione di ciò che è considerato benefico può variare nel tempo, e che alcuni prodotti, pur avendo connotati positivi, possono contenere sostanze non benefiche, come evidenziato dall'esempio della coca cola zero.

Domande e risposte