Concetti Chiave
- Il Modello di Goldberg e Huxley è applicabile solo nei Paesi con un sistema sanitario nazionale che include medicina generale e servizi psichiatrici specialistici.
- Il medico di base, essendo il primo interlocutore fidato, ha un ruolo cruciale nel riconoscimento dei disturbi mentali lievi, che affliggono circa il 20% dei pazienti.
- Uno studio ha dimostrato che il 44% dei pazienti accede al Servizio Psichiatrico Territoriale tramite il medico di base, sottolineando il suo ruolo centrale.
- Molti disturbi psichici si manifestano con sintomi somatici, complicando la diagnosi per il medico di base, che deve discernere tra disagio psichico e patologia organica.
- Le difficoltà del medico di base nel riconoscere i disturbi psichici includono la mancata comunicazione spontanea dei sintomi psichici da parte dei pazienti e un focus eccessivo sui sintomi somatici.
Indice
Modello sanitario e morbilità psichiatrica
Questo modello può essere applicato solo nei Paesi dotati di un ssn, costituito da una rete di medicina generale e dai servizi specialistici psichiatrici, tra cui le strutture ospedaliere.
Alcune ricerche hanno stratificato i numeri della morbilità psichiatrica in base al modello a cancelli, dimostrando come, salendo di livello, la prevalenza si riduca sempre più.
Ruolo del medico di base
Molto importante è il secondo filtro, ovvero la capacità del medico di base di riconoscere il disturbo. Circa 1 paziente su 5 presenta infatti un disturbo mentale lieve. Il mmg presenta un’opportunità unica nel diagnosticare questi disturbi in quanto è il primo interlocutore di fiducia e continuativo di tali pazienti (ma questo è quello che vorrebbero i cittadini, spesso in realtà non accade).
Accesso ai servizi psichiatrici
In uno studio del professor Amaddeo è emerso che nella maggior parte dei casi, l’accesso al Servizio Psichiatrico Territoriale è mediato dai mmg (44%), mentre un 23% ha un accesso diretto, un 3% si rivolge a uno psichiatria privato, 2% a cooperative, 1% ad assistenti sociali. Il restante 25% dei pazienti giunge allo psichiatra tramite altri specialisti ospedalieri, a cui si erano rivolti in precedenza per manifestazioni somatiche interpretandole non come sintomo di patologia psichiatrica, ma come patologia organica (es. palpitazioni: il pz pensa di avere una cardiopatia e si reca dal cardiologo, mentre in realtà sta soffrendo di disturbo d’ansia).
Il riconoscimento e la diagnosi della maggior parte dei soggetti con patologia psichica sarebbero quindi compiti del mmg, in quanto primo interlocutore “fiduciario” e continuativo dei bisogni di salute, vista anche l’elevata prevalenza dei disturbi psichici.
Somatizzazione e diagnosi psichiatrica
Bisogna poi ricordarsi sempre che il paziente con patologia psichiatrica somatizza molto (es. il paziente ansioso è ipervigilante sul proprio corpo e interpreta ogni sensazione come un sintomo anche grave; esso
agitandosi peggiora il sintomo e innesca un circolo vizioso). Sono presenti malattie psichiche che si manifestano quasi esclusivamente con sintomi somatici: per esempio nelle crisi epilettiche psicogene il sintomo è collegato a un trauma psichico insostenibile per il paziente, che viene manifestato con l’attivazione generale e caotica della corteccia, quindi una crisi epilettica. Eseguendo un EEG, però, non si riesce a trovare un focus epilettico con alterazioni anatomiche da cui possa avere origine una normale crisi.
È quindi importante stabilire se un sintomo è l’espressione fisica di un disagio psichico (somatizzazione) o di una patologia organica.
Difficoltà nel riconoscimento dei disturbi
Le difficoltà del mmg nel riconoscimento dei disturbi psichici possono essere legate ai seguenti fattori:
• Il paziente non riferisce spontaneamente i propri disturbi psichici
• Il paziente all’inizio del colloquio riferisce disturbi psichici e somatici, ma il medico presta attenzione solo ai secondi, diminuendo la possibilità che il paziente ritorni a parlare dei disturbi psichici, anche in visite successive.
Domande da interrogazione
- Qual è il modello di riferimento per la diagnosi dei disturbi psichiatrici?
- Qual è il ruolo del medico di base nella diagnosi dei disturbi psichici?
- Come avviene l'accesso al Servizio Psichiatrico Territoriale nella maggior parte dei casi?
- Quali sono le difficoltà del medico di base nel riconoscimento dei disturbi psichici?
Il modello di riferimento è il Modello di Goldberg e Huxley.
Il medico di base ha un ruolo importante nella diagnosi dei disturbi psichici, in quanto è il primo interlocutore dei pazienti e può riconoscere i disturbi mentali lievi.
Nella maggior parte dei casi, l'accesso al Servizio Psichiatrico Territoriale avviene tramite il medico di base (44%).
Le difficoltà del medico di base nel riconoscimento dei disturbi psichici possono essere legate al fatto che i pazienti non riferiscono spontaneamente i propri disturbi psichici e che il medico presta attenzione principalmente ai disturbi somatici.