Concetti Chiave
- I licheni epifiti sono indicatori dell'inquinamento atmosferico, vivendo sui tronchi degli alberi e assorbendo sostanze dall'atmosfera.
- La simbiosi tra il fungo e l'alga nei licheni fornisce nutrimento e protezione, rendendo difficile distinguere le cellule nel tempo.
- I licheni sono sensibili agli inquinanti perché assorbono le sostanze direttamente dall'atmosfera senza una cuticola protettiva.
- La biodiversità lichenica misura l'impatto degli inquinanti, valutando l'allontanamento dalla naturalità attesa e la diminuzione delle specie.
- Le variazioni di biodiversità vengono mappate per visualizzare le aree con diversi gradi di naturalità o alterazione, usando una scala cromatica.
Indice
Licheni epifiti e inquinamento
I licheni epifiti sono tra i principali indicatori dell’inquinamento atmosferico. Sono i licheni che vivono sui tronchi degli alberi.
I licheni si formano per associazione di un fungo con un’alga verde-azzurra (cianobatterio) e crescono tipicamente sulle rocce o sui tronchi degli alberi. L’alga fornisce il nutrimento prodotto attraverso la fotosintesi, mentre il fungo offre protezione e ancoraggio al terreno: la simbiosi può essere così stretta che nel tempo diventa difficile distinguere le cellule batteriche da quelle fungine. I licheni sono particolarmente sensibili agli stress ambientali; questa particolare reattività si verifica in quanto: l’assorbimento delle sostanze avviene esclusivamente attraverso l’atmosfera e non è presente una cuticola, per cui gli inquinanti possono penetrare inalterati all’interno delle cellule; inoltre hanno una scarsa capacità di riparare rapidamente eventuali danni e il loro metabolismo resta attivo alle basse temperature e possono quindi subire danni anche durante l’inverno.
Metodologia di rilevamento
La metodologia per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico con i licheni epifiti è basata su una misura della biodiversità, ossia sull’abbondanza delle specie licheniche. I valori di biodiversità vengono interpretati in termini di allontanamento rispetto alla «naturalità attesa». Tale allontanamento è causato dagli inquinanti (principalmente gas tossici, quali ossidi di zolfo e di azoto), che causano alle comunità licheniche una diminuzione nel numero di specie e una diminuzione della loro frequenza. I licheni rispondono infatti con relativa velocità alla diminuzione della qualità dell’aria e possono ricolonizzare in pochi anni ambienti urbani e industriali qualora si verifichino miglioramenti delle condizioni ambientali.
Misura della biodiversità lichenica
La misura della biodiversità lichenica (BL) viene intesa come somma delle frequenze delle specie licheniche in un reticolo di rilevamento di dimensioni fisse.
Per una più facile interpretazione dei dati, a ciascun valore di biodiversità lichenica è possibile associare il grado di deviazione da condizioni naturali tramite una scala; inoltre al ine di una migliore visualizzazione dei risultati può essere effettuata un’elaborazione cartografica che mostri una suddivisione del territorio in esame in aree con biodiversità lichenica diverse: a ogni classe di naturalità/alterazione viene associato un colore.

Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dei licheni epifiti nello studio della qualità dell'aria?
- Come viene misurata la biodiversità lichenica per valutare l'inquinamento atmosferico?
- Quali sono gli effetti degli inquinanti sulle comunità licheniche?
I licheni epifiti sono indicatori dell'inquinamento atmosferico, poiché assorbono sostanze dall'atmosfera e reagiscono rapidamente ai cambiamenti nella qualità dell'aria.
La biodiversità lichenica viene misurata come somma delle frequenze delle specie licheniche in un reticolo di rilevamento, interpretando i valori in termini di deviazione dalla naturalità attesa.
Gli inquinanti causano una diminuzione del numero di specie e della loro frequenza nelle comunità licheniche, ma i licheni possono ricolonizzare rapidamente se le condizioni ambientali migliorano.