Concetti Chiave
- L'indice di ossigenazione aiuta a valutare il rapporto P/F (PaO2/FiO2) considerando le condizioni di ventilazione del paziente, utile specialmente durante il periodo Covid.
- Il P/F è influenzato dalla pressione media delle vie aeree: un paziente ventilato e uno con maschera di Venturi possono avere lo stesso P/F ma condizioni cliniche diverse.
- La ventilazione non invasiva (Niv) migliora il P/F aumentando le molecole di ossigeno che raggiungono gli alveoli, nonostante la stessa frazione di ossigeno.
- L'indice di ossigenazione ha P ed F invertite per riflettere quanto un paziente sia aiutato nella respirazione, risultando in valori più alti con maggiore supporto.
- Il P/F è influenzato da variabili come la disponibilità di ossigeno tissutale, che misura l'estrazione di ossigeno da parte dei tessuti, e può variare tra pazienti con simili condizioni polmonari.
Indice
Importanza dell'indice P/f
Questo indice in parte richiama quella parte della definizione di Berlino in cui si chiede di valutare il P/f in relazione alla ventilazione che un paziente facendo. Non è un indice ancora molto utilizzato, ma molto utile (soprattutto in periodo Covid dove era necessario specificare in che condizioni era stato calcolato il P/f); è un correttore di scambio in relazione alla pressione media delle vie aeree. Ad un paziente ventilato si dà 50% di ossigeno e si rileva PaO2 50mmHg, il valore di P/f sarà 100 mmHg (FiO2 viene inserita nella frazione come decimale, quindi 0,5).
Differenze tra pazienti ventilati e spontanei
In un paziente in respiro spontaneo con un a maschera di Venturi (quindi senza pressione) ha sempre il 50% di FiO2 e anche la PaO2 è uguale, quindi anche il P/f è sempre 100 mmHg.
Questi due pazienti non sono clinicamente uguali, perché lo stesso valore di P/F viene raggiunto per un paziente con delle pressioni positive, mentre per l’altro con una miscela di ossigeno.
Correzione della pressione con Niv
Quindi in cosa la Niv fa migliorare in P/f? Passa più ossigeno non grazie alla pressione positiva, ma perché ne arriva di più all’alveolo. Per la legge di Boyle la quantità di molecole presenti in un gas e direttamente proporzionale alla pressione a cui si trova quel gas: quindi se si ha una miscela di ossigeno e aria al 50% pressurizzata, a parità di volume ci sono più molecole.
Quindi con la Niv si deve effettuare una correzione per la pressione perché su sta dando la stessa frazione di ossigeno, ma arrivano più molecole di ossigeno, e perciò il P/F migliora.
Oxygenation Index e variabili
L’indice di ossigenazione presenta P ed F invertite nella frazione, perché si è voluto avere valori che saranno tanto più alti quanto più il paziente è aiutato nella respirazione (un paziente in respiro spontaneo, che quindi non ha pressioni aggiunte, avrà un Oxygenation Index di 0). Questo indice permette quindi di paragonare valori di pazienti diversi, e forse non è molto utilizzato perché è difficile ottenere la pressione media delle vie aeree nei pazienti non intubati.
Variabili che influenzano il P/F
Si tende a considerare che il P/F sia una variabile che dipende dalla F, che gestisce il medico, e P che deriva dalle capacità di scambio polmonare. Quindi viene considerato un criterio per valutare quanto il polmone riesce a scambiare i gas, però bisognerebbe tenere presente che ci sono delle variabili che lo alterano. A parità di shunt polmonare (qui non si intende la condizione di commistione fra tronco arterioso e venoso, ma una parte di polmone che non partecipa agli scambi, quindi si intende la compromissione polmonare) i pazienti hanno un andamento diverso del P/F. Questo perché si deve considerare un’altra variabile: la disponibilità di ossigeno tissutale, un indice dell’estrazione tessutale di ossigeno. Ad un tessuto arriva sangue arterioso con una certa quantità di ossigeno e poi esce sangue venoso con meno ossigeno; quanto più la differenza è alta tanto più il tessuto è avido di ossigeno. Questo indice di solito è molto molto importante quindi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza dell'indice di ossigenazione nel contesto della ventilazione?
- Come si differenziano i pazienti ventilati da quelli in respiro spontaneo in termini di P/f?
- In che modo la Niv influisce sul miglioramento del P/f?
- Perché l'indice di ossigenazione non è ampiamente utilizzato?
- Quali variabili possono alterare il P/f e come influenzano la valutazione della funzione polmonare?
L'indice di ossigenazione è utile per valutare il P/f in relazione alla ventilazione di un paziente, specialmente durante il periodo Covid, per specificare le condizioni in cui è stato calcolato il P/f.
I pazienti ventilati e quelli in respiro spontaneo possono avere lo stesso valore di P/f, ma non sono clinicamente uguali poiché il primo utilizza pressioni positive mentre il secondo una miscela di ossigeno.
La Niv migliora il P/f non grazie alla pressione positiva, ma perché più ossigeno arriva all'alveolo, aumentando la quantità di molecole di ossigeno disponibili.
L'indice di ossigenazione non è molto utilizzato perché è difficile ottenere la pressione media delle vie aeree nei pazienti non intubati.
Il P/f può essere alterato dalla disponibilità di ossigeno tissutale e dalla capacità di estrazione tessutale di ossigeno, influenzando la valutazione della capacità di scambio polmonare.