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Concetti Chiave

  • L'uroscopia ha origini antiche e il Premio Matula onora oggi questa tradizione, celebrando l'eccellenza in urologia.
  • La litotomia rappresenta la prima forma di chirurgia urologica, utilizzata storicamente per trattare la calcolosi vescicale.
  • La telechirurgia moderna supera i limiti della laparoscopia, offrendo maggiore precisione e visione 3D grazie alla chirurgia robotica.
  • La chirurgia robotica consente interventi a distanza, come dimostrato dalla Cina, con latenze impercettibili.
  • L'urologia non è esclusiva per gli uomini; copre una vasta gamma di condizioni che interessano entrambi i sessi, come tumori e calcolosi.

Indice

  1. Dall'uroscopia alla chirurgia urologica
  2. Telechirurgia
  3. Il ruolo degli urologi

Dall'uroscopia alla chirurgia urologica

L’uroscopia, alle origini, consisteva nell’osservare visivamente l’urina contenuta all’interno di questo barattolo. Ad oggi per onorare questa tradizione vi è il Premio Matula, uno dei più importanti riconoscimenti a cui un urologo può ambire.
Per quanto riguarda invece gli interventi urologici documentati, il primo è sicuramente la litotomia, della quale si trovano delle descrizioni già nel periodo a.C. Si tratta di una pratica cruenta che veniva utilizzata per trattare la calcolosi vescicale (situazione che in passato era frequentemente riscontrabile a causa della dieta ricca di riso e vegetali; ad oggi invece la si trova principalmente come complicazione nei pazienti con cattivo svotamento). Essa, che rappresenta quindi l’origine della chirurgia urologica, veniva effettuata con paziente supino a gambe flesse, in modo tale da avere il perineo ben esposto. Per quanto riguarda la tecnica, veniva inserito un dito nel sedere e con l’altra mano si andava a schiacciare a livello sovra-pubico la vescica per spingere verso l’avanti il calcolo; successivamente, a paziente immobilizzato, con un coltello si andava a incidere il perineo esponendo la vescica per andare infine a rompere il calcolo con uno scalpello. Essi sono stati infatti utilizzati da chirurgi statunitensi durante la Guerra del Golfo in Iraq. L’idea era quella di permettere ai chirurgi di operare in sicurezza negli Usa i soldati sul campo, cosa che però poi non è stata attuabile a causa della carenza di connessione internet che allora vigeva.

Telechirurgia

Oggi la telechirurgia è tornata in voga e risulta essere molto gradita ed attraente anche per i pazienti. Mentre infatti la laparoscopia è nelle mani del chirurgo e di conseguenza risente del fatto che gli strumenti abbiano minore mobilità, del fisiologico tremore mano (che indipendentemente dalla bravura dell’operatore è sempre presente) e dell’intrinseca difficoltà nella percezione della terza dimensione sugli schermi, la chirurgia robotica invece ha consentito di superare questi limiti. Essa infatti, è dotata non solo di una visione binoculare che permette di vedere bene in 3D, ma gli strumenti presentano anche più gradi di libertà di movimento e non vi è tremore. In Cina, ad oggi, sono stati effettuati degli interventi con operatore a migliaia di distanza dalla sala operatoria con latenze non percepibili ad occhio nudo.

Il ruolo degli urologi

Riguardo la disciplina dell’urologo vi sono conoscenze scarse o credenze errate. Nell’opinione comune, infatti, spesso si pensa che il bacino di utenza di questa specializzazione sia solamente maschile, cosa che nella realtà non è così.
Questa disciplina si occupa infatti di:
    • neoplasie genito-urinarie (tumore della vescica, dell’uretere, del rene, della prostata…)
    • calcolosi urinaria
    • traumi
    • malformazioni genito-urinarie (congenite, alterazioni nell’embriogenesi)
    • infezioni genito-urinari
    • ipertrofia prostatica benigna
    • disfunzione erettile
    • infertilità maschile
    • disfunzioni vescicali.
Da questo elenco si può evincere quindi che nonostante alcune patologie siano prettamente maschili, questa disciplina si occupa anche di prolassi, tumori, calcolosi, incontinenza che possono interessare entrambi i sessi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della chirurgia urologica?
  2. L'origine della chirurgia urologica risale alla pratica della litotomia, utilizzata per trattare la calcolosi vescicale, descritta già nel periodo a.C.

  3. Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica rispetto alla laparoscopia?
  4. La chirurgia robotica supera i limiti della laparoscopia grazie alla visione binoculare 3D, maggiore libertà di movimento degli strumenti e assenza di tremore.

  5. Quali sono le aree di competenza degli urologi?
  6. Gli urologi si occupano di neoplasie genito-urinarie, calcolosi urinaria, traumi, malformazioni genito-urinarie, infezioni, ipertrofia prostatica benigna, disfunzione erettile, infertilità maschile e disfunzioni vescicali.

  7. La specializzazione in urologia è rivolta solo agli uomini?
  8. No, l'urologia non è rivolta solo agli uomini; si occupa anche di condizioni che possono interessare entrambi i sessi, come prolassi, tumori, calcolosi e incontinenza.

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