paoletz00
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Concetti Chiave

  • I drenaggi chirurgici sono sistemi unidirezionali chiusi che consentono la fuoriuscita di fluidi da cavità o zone specifiche come ascessi e ferite.
  • È possibile drenare diversi tipi di materiali, tra cui aria, sangue, siero, bile, succo pancreatico, linfa, pus/necrosi e materiale intestinale.
  • La storia dei drenaggi chirurgici risale a Ippocrate e si è evoluta nel tempo per migliorare le tecniche e gli strumenti utilizzati.
  • I drenaggi vengono classificati in base al sistema (aperto o chiuso) e alla modalità (attiva o passiva) di funzionamento.
  • I sistemi di drenaggio possono essere rischiosi per infezioni e complicanze, con modalità attive che utilizzano pressione negativa e modalità passive che si basano su gravità o capillarità.

Indice

  1. Definizione di drenaggio chirurgico
  2. Cosa può essere drenato?
  3. Storia, scopi e classificazioni
  4. Sistemi aperti o chiusi, con modalità attive o passive

Definizione di drenaggio chirurgico

Definizione di drenaggio chirurgico: sistema chiuso unidirezionale che permette la fuoriuscita di materiale fluido da una cavità (addome, torace) o da una zona particolare (ascessi, ferite).

Cosa può essere drenato?

Ciò che può essere drenato è:
    • Aria;
    • Sangue;
    • Siero;
    • Bile;
    • Succo pancreatico;
    • Linfa;
    • Pus/Necrosi;
    • Materiale intestinale (gastrico; enterico alto/basso).

Storia, scopi e classificazioni

La storia dei drenaggi chirurgici è molto antica, con origini che provengono da Ippocrate che già aveva compreso l’importanza dello svuotamento degli empiemi, modificandosi poi nelle tecniche e negli strumenti fino ad oggi.
Gli scopi del drenaggio sono:
    • Sorveglianza: controllare la quantità e la qualità di materiale accumulato.
    • Prevenzione: evitare infezioni, accumulo, compressione e irritazione d’organo.
    • Terapia: evacuazione di ascessi e raccolte.
Esiste una classificazione basata sul sistema o sulla modalità di drenaggio:
    • Sistema: Aperto-Chiuso
    • Modalità: Attiva-Passiva

Sistemi aperti o chiusi, con modalità attive o passive

Si tratta sostanzialmente di tubi di gomma o plastica ondulata che drenano all’interno di un sacchetto di raccolta o di una garza. Ovviamente correlano con rischio di sovrainfezione. T-tube (Kehr-tube): drenaggio chiuso passivo. È sostanzialmente un tubo a forma di T usato per drenare materiale da sistemi duttali in caso specialmente di lesioni iatrogene. Il braccio corto della T viene inserito nel dotto, il braccio lungo drena all’esterno in un sacchetto di raccolta (visibile nell’immagine a lato). Catetere urinario: tubo a due vie usato per drenare l’urina. Il secondo lume si collega a un palloncino che viene gonfiato di fisiologica per mantenerlo in sede. Più è il tempo che si tiene in sede più è facile andare incontro a complicanze, non solo di natura infettiva ma anche lesionale vicina.
Sistema chiuso: Sono anche questi in gomma o plastica e drenano all’interno di un sacchetto sigillato o di una bottiglia di raccolta, creando quindi un sistema chiuso all’ambiente esterno, evitando così la contaminazione batterica.
Modalità attiva: In questo caso i drenaggi sono mantenuti in aspirazione a pressione negativa. Quest’ultima può essere impostata in base alle necessità e alla cavità da drenare per evitare danni iatrogeni. Possono essere sia aperti che chiusi. È necessario prestare attenzione perché potrebbero intasarsi.
Modalità passiva: Questi drenaggi drenano per gravità, capillarità o per la pressione intrinseca del fluido all’interno della cavità da drenare, anche questi possono essere sia aperti che chiusi. Tutore pancreatico: si tratta di un tubicino la cui estremità viene posta nel Wirsung post-chirurgia pancreatica e drena o all’esterno in un sacchetto di raccolta o all’interno del tubo digerente (visibile).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di drenaggio chirurgico?
  2. Il drenaggio chirurgico è un sistema chiuso unidirezionale che permette la fuoriuscita di materiale fluido da una cavità o zona particolare, come addome, torace, ascessi o ferite.

  3. Quali materiali possono essere drenati attraverso un drenaggio chirurgico?
  4. Possono essere drenati aria, sangue, siero, bile, succo pancreatico, linfa, pus/necrosi e materiale intestinale (gastrico, enterico alto/basso).

  5. Quali sono gli scopi principali del drenaggio chirurgico?
  6. Gli scopi principali sono la sorveglianza del materiale accumulato, la prevenzione di infezioni e compressioni, e la terapia per evacuare ascessi e raccolte.

  7. Quali sono le differenze tra sistemi di drenaggio aperti e chiusi, e modalità attive e passive?
  8. I sistemi aperti drenano in un sacchetto o garza, mentre i chiusi in un sacchetto sigillato. Le modalità attive usano aspirazione a pressione negativa, mentre le passive drenano per gravità o capillarità.

Domande e risposte

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