Concetti Chiave
- La coscienza in psichiatria è fondamentale per le esperienze e si compone di tre dimensioni: vigilanza, lucidità e coscienza dell'Io.
- La vigilanza rappresenta la capacità di restare svegli e attenti, influenzata da fattori interni ed esterni, e sostenuta dal sistema reticolare attivante.
- La lucidità riguarda la chiarezza del pensiero e la consapevolezza sensoriale, che può essere lucida o annebbiata.
- I disturbi della coscienza si dividono in quantitativi (diminuzione o aumento) e qualitativi, influenzati da sostanze e condizioni psicopatologiche.
- I disturbi quantitativi della coscienza sono particolarmente rilevanti nella psicopatologia, con una particolare attenzione alla diminuzione dello stato di coscienza.
Indice
Le dimensioni della coscienza
Per essere in grado di avere delle esperienze, bisogna essere coscienti.
Essa possiede tre dimensioni, ognuna delle quali va incontro a delle alterazioni in caso di psicopatologia, e sono:
• Vigilanza
• Lucidità
• Coscienza dell’Io o coscienza soggettiva
Vigilanza e sue influenze
Per vigilanza si intende la facoltà di rimanere deliberatamente svegli quando si potrebbe essere assonnati o addormentati, essa coincide quindi con lo stato di veglia.
A causa di questi problemi, può essere difficile (o impossibile) impegnare la persona in una conversazione che sia produttiva o informativa. La persona può essere lucida e presente ma completamente immersa in un mondo in cui si fa fatica ad entrare e a comprendere.
Si accompagna a tre possibili modificazioni cognitive:
• Disorientamento nel tempo, nello spazio e nel riconoscimento delle persone;
• Deficit della memoria;
• Alterazioni del linguaggio con impossibilità ad esprimersi in maniera efficace.
È sostenuta dal sistema reticolare attivante (o sistema ascendente di vigilanza), costituito da gruppi neuronali della metà rostrale del tronco encefalico e del diencefalo che con i loro assoni di proiezione innervano diffusamente il talamo e la corteccia cerebrale.
Lo stato di veglia non è uniforme o invariabile, ma fluttuante ed è influenzato da:
• fattori interni all’individuo: come l’interesse, l’ansia, la paura estrema o la gioia, che la aumentano, mentre la noia, al contrario, induce sonnolenza e diminuzione della vigilanza.
• situazione ambientale e il modo in cui la si percepisce: alcuni stati abnormi aumentano la vigilanza, molti la riducono, soprattutto fattori esterni e di tipo tossico (esempio: una stanza buia con tutte le finestre chiuse è un ambiente che riduce lo stato di vigilanza).
Lucidità e disturbi della coscienza
La lucidità può essere dimostrata soltanto nella chiarezza del pensiero su un argomento particolare. Il sensorio, cioè la consapevolezza piena di tutte le sensazioni interne ed esterne in un determinato momento, può essere lucido o annebbiato.
Disturbi della coscienza
Disturbi della coscienza
I disturbi della coscienza possono essere:
• Disturbi quantitativi dello stato di coscienza, a loro volta distinti in:
- Diminuzione dello stato di coscienza
- Aumento dello stato di coscienza
I più rilevanti dal punto di vista psicopatologico sono i disturbi che rientrano nella diminuzione dello stato di coscienza.
• Disturbi qualitativi dello stato di coscienza
Spesso si verifica durante l’uso di sostanze (es. allucinogeni o stimolanti), oppure in alcune condizioni psicopatologiche come nei pazienti affetti da disturbi bipolari, da allucinazioni, da disturbi senso percettivi; si manifesta anche in condizioni fisiologiche come le condizioni di arousal (stato di eccitazione in risposta ad uno stimolo significativo e di intensità variabile), di ipervigilanza, di ragionamento, di rievocazione, durante il processo di apprendimento, acquisizione e immagazzinamento degli stimoli esterni.
Domande da interrogazione
- Quali sono le tre dimensioni della coscienza in psichiatria?
- Cosa si intende per vigilanza?
- Quali sono le possibili modificazioni cognitive associate alla vigilanza alterata?
- Quali sono i disturbi quantitativi dello stato di coscienza?
Le tre dimensioni della coscienza in psichiatria sono la vigilanza, la lucidità e la coscienza dell'Io o coscienza soggettiva.
Per vigilanza si intende la facoltà di rimanere deliberatamente svegli quando si potrebbe essere assonnati o addormentati, coincide quindi con lo stato di veglia.
Le possibili modificazioni cognitive associate alla vigilanza alterata sono il disorientamento nel tempo, nello spazio e nel riconoscimento delle persone, il deficit della memoria e le alterazioni del linguaggio.
I disturbi quantitativi dello stato di coscienza sono la diminuzione dello stato di coscienza e l'aumento dello stato di coscienza.