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Concetti Chiave

  • Anestesiologia è suddivisa in quattro settori principali: medicina peri-operatoria, rianimazione e terapia intensiva, terapia del dolore e cure palliative.
  • La disciplina si concentra sulla gestione del paziente critico, riducendo lo stress chirurgico attraverso la gestione di analgesia, fluidi, temperatura e altri parametri.
  • Le valutazioni anestesiologiche avvengono in tre fasi: pre-operatoria, intra-operatoria e post-operatoria, con monitoraggio e ottimizzazione delle funzioni vitali.
  • L'anestesia è considerata una procedura sicura, con una mortalità molto bassa grazie a innovazioni e pratiche di prevenzione come il controllo dei fattori di rischio.
  • Nonostante la sicurezza, l'anestesia può comportare effetti avversi come danni cerebrali, nervosi, oculari e altri, anche se casi come il risveglio intra-operatorio sono estremamente rari.

L’anestesia/ anestesiologia oggi comprende 4 settori principali:

    1. l’anestesiologia vera e propria intesa come medicina peri-operatoria

    2. Rianimazione e terapia intensiva

    3. Terapia del dolore

    4. Cure palliative

Indice

  1. Obiettivi e sfide dell'anestesiologia
  2. Fasi dell'anestesia peri-operatoria
  3. Sicurezza delle procedure anestesiologiche
  4. Possibili effetti avversi dell'anestesia

Obiettivi e sfide dell'anestesiologia

E’ la disciplina che si occupa del pz. critico (pz operatorio o con patologie acute che mettono a rischio la sopravvivenza del pz.), ed è una disciplina che prevede il lavoro di team e richiede la capacità di prendere le decisioni in modo rapido. Uno degli obiettivi finali dell’anestesiologia è ridurre lo stress chirurgico del pz tramite la gestione della terapia analgesica, fluidi, temperatura corporea, nausea e vomito, la mobilizzazione e la nutrizione…

Es: un paziente che viene operato per un aneurisma dell’aorta addominale, dopo la preparazione anestesiologica, il chirurgo per via open accede al retroperitoneo, clampa l’aorta e la apre per posizionare una protesi, e determina nel processo un ischemia a valle da ipoperfusione. Dopo 5 ore di intervento, il pz deve svegliarsi, respirare da solo, essere stabile emodinamicamente, non avere dolore-nausea-vomito, avere una temperatura corporea controllata. (non è molto diverso dalla trauma da strada, l’unica differenza e che sappiamo che si verificherà).

Fasi dell'anestesia peri-operatoria

La valutazione del pz deve essere sia pre-operatoria, sia post-operatoria, oltre che durante l’operazione stessa:

    1. Fase pre-operatoria: necessaria la valutazione delle caratteristiche e del rischio per il pz e l’ottimizzazione delle sue condizioni prima di subire l’intervento (aspetti nutrizionali, fisioterapia, aspetti psicologici…).

    2. Fase intra-operatoria: c’è una fase di anestesia vera e propria, il monitoraggio delle funzioni d’organo e i processi di ottimizzazione riguardanti le funzioni respiratoria, cardiovascolare, neurologica, il compenso glicemico e la funzione renale che devono rimanere nel range più fisiologico possibile.

    3. Fase post-operatoria: qui si ha la fase di risveglio del pz oppure la ripresa della funzionalità di un arto, a seconda del tipo di anestesia, e anche in questo caso il medico deve monitorare il pz e gestire analgesia e temperatura corporea.

Sicurezza delle procedure anestesiologiche

L’anestesia è una procedura sicura: nel corso degli anni e con l’innovazione crescente dei dispositivi si è riusciti ad arrivare a una mortalità di 1:250 000. Fattori che incrementano la sicurezza delle procedure anestesiologiche:

    - Smettere di fumare

    - Perdere peso

    - Evitare un eccessivo introito di alcol

    - Controllare l'ipertensione

    - Controllare il diabete mellito

    - Ottimizzare le condizioni respiratorie

Possibili effetti avversi dell'anestesia

L’anestesia è comunque tuttora collegata a possibili effetti avversi, come:

    Danni cerebrali, soprattutto in caso di mancata intubazione

    Danni ai nervi periferici, soprattutto in caso di anestesia locale o per la posizione sul lettino chirurgico (es.

    stiramento del plesso brachiale per ore)

    traumi alle vie aeree a causa delle procedure di intubazione

    Danni oculari in interventi con pz prono oppure per mancata protezione dell'occhio (secchezza corneale)

    Danni fetali o del neonato

    Aspirazione di materiale gastrico nelle vie respiratorie, soprattutto in chirurgia d’urgenza in cui il pz può essere

    a stomaco pieno

    Risveglio intra-operatorio (estremamente raro attualmente)

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali settori dell'anestesiologia moderna?
  2. L'anestesiologia moderna comprende quattro settori principali: anestesiologia come medicina peri-operatoria, rianimazione e terapia intensiva, terapia del dolore e cure palliative.

  3. Qual è l'obiettivo finale dell'anestesiologia durante un intervento chirurgico?
  4. L'obiettivo finale dell'anestesiologia è ridurre lo stress chirurgico del paziente attraverso la gestione della terapia analgesica, dei fluidi, della temperatura corporea, della nausea e del vomito, della mobilizzazione e della nutrizione.

  5. Quali sono le fasi di valutazione del paziente in anestesiologia?
  6. Le fasi di valutazione del paziente in anestesiologia includono la fase pre-operatoria, la fase intra-operatoria e la fase post-operatoria, ognuna delle quali richiede specifiche valutazioni e ottimizzazioni delle condizioni del paziente.

  7. Quali sono alcuni dei possibili effetti avversi associati all'anestesia?
  8. Gli effetti avversi associati all'anestesia possono includere danni cerebrali, danni ai nervi periferici, traumi alle vie aeree, danni oculari, danni fetali o del neonato, aspirazione di materiale gastrico e risveglio intra-operatorio.

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