Concetti Chiave
- La traduzione dell'mRNA avviene attraverso ribosomi e tRNA, sintetizzando polipeptidi basati su triplette di nucleotidi chiamate codoni.
- I ribosomi, complessi ribonucleoproteici, sono composti da due subunità che si uniscono per la sintesi proteica e contengono tasche per l'inserimento dei tRNA.
- Ribosomi procariotici ed eucariotici hanno strutture simili, ma differiscono nel numero di RNA che compongono le loro subunità.
- Lo splicing alternativo aumenta con la complessità della specie, e nell'uomo coinvolge il 95% dei geni codificanti per proteine.
- Nei vertebrati, lo splicing alternativo è particolarmente significativo nei neuroni, suggerendo un ruolo nell'evoluzione umana.
Indice
Il processo di traduzione
La traduzione è la sintesi di un polipeptide sulla base dell’informazione genetica contenuta in una molecola di mRNA attraverso mRNA, ribosomi (rRNA e proteine) e tRNA. Ad essere tradotto non è però il singolo nucleotide, ma le triplette di nucleotidi dette codoni.
Struttura e funzione dei ribosomi
N.B.: il ribosoma è un complesso ribonucleoproteico in cui avviene la sintesi proteica ed è composto da due subunità, una maggiore e minore; generalmente le due subunità sono separate e si accoppiano all’arrivo del messaggero.
All’interno del ribosoma sono poi presenti delle cavità/tasche di forma opportuna per inserire i tRNA, note come tasche A, E e P.
Sia i ribosomi dei procarioti che quelli degli eucarioti sono costituiti da due subunità, ma nei procarioti due piccoli RNA costituiscono la subunità maggiore e uno quella minore; negli eucarioti invece 3 RNA costituiscono la subunità maggiore e uno quella minore.
Splicing alternativo e complessità
All’aumentare della complessità della specie aumenta la frequenza dello splicing alternativo, nell’uomo riguarda il 95% dei geni codificanti per proteine. A dimostrazione di ciò nei procarioti l’80-90% del genoma è codificante, negli eucarioti unicellulari la porzione di genoma codificante è minore del 50%, invece nell’uomo è pari al 2%, ciò è dovuto al fatto che nell’uomo vi è un miglior controllo dell’espressione genica. Infine nei vertebrati il fenomeno è particolarmente accentuato nelle cellule nervose: studi recenti suggeriscono che esso abbia giocato un ruolo importante nell’evoluzione dell’uomo. Ciò è dovuto al fatto che i neuroni sono cellule perenni e quindi devono adattarsi al meglio al tessuto in cui si trovano.