Concetti Chiave
- Gli esperimenti di Morgan sulla drosophila hanno dimostrato che alcuni geni ereditano congiuntamente perché associati sullo stesso cromosoma, contraddicendo la legge di segregazione indipendente di Mendel.
- Il crossingover durante la meiosi può causare ricombinazione genetica tra cromatidi, influenzando l'eredità dei caratteri e permettendo la creazione di mappe genetiche basate sulla frequenza di ricombinazione.
- I cromosomi sessuali determinano il sesso negli organismi dioici, con differenze tra maschi (XY) e femmine (XX), mentre gli autosomi sono tutte le altre coppie di cromosomi.
- Nei maschi, caratteri recessivi legati al cromosoma X, come il daltonismo, si manifestano più frequentemente poiché basta un solo allele recessivo, mentre le femmine possono essere portatrici sane.
- Alberi genealogici per fenotipi recessivi legati al cromosoma X mostrano trasmissione di alleli mutanti prevalentemente attraverso le femmine portatrici, con possibilità di saltare generazioni.
Indice
Studi sulla drosophila
Per cercare le risposte ad alcune questioni genetiche sono stati effettuati alcuni studi sulla drosophila, il moscerino della frutta. I primi sono stati compiuti a partire dal 1909 da T.H. Morgan e dai suoi allievi presso la Columbia University. Morgan scelse la drosophila perché aveva caratteristiche vantaggiose come le dimensioni ridotte, la facilità di allevamento, la brevità dell’intervallo fra una generazione e la successiva, la facilità nell’identificare caratteri chiaramente riconoscibili e la possibilità di indurre mutazioni creando nuovi alleli.
Esperimenti di Morgan
Il gruppo di Morgan era finalizzato a verificare la validità della 3° legge di Mendel sulla segregazione indipendente dei caratteri. In molti casi i risultati dei loro esperimenti erano in disaccordo con quelli previsti dalla legge dell’indipendenza. Morgan considerò i caratteri colore del corpo e forma delle ali ma non ottenne i risultati previsti.
N.B. I due caratteri presi in considerazione da Morgan dipendono dai geni B (colore corpo grigio) e b (colore corpo nero) ed F (ali normali) e f (ali piccole, vestigiali).
Morgan, nel suo esperimento, ha incrociato un eterozigote (BbFf) con un omozigote recessivo (bbff) ma non si sono verificati i risultati attesi 1:1:1:1, invece alcuni caratteri venivano ereditati congiuntamente, quindi i due caratteri non erano indipendenti ma i due loci erano associati sullo stesso cromosoma.
Concetto di linkage
Oggi si dice che l’intera serie di loci (geni) di un dato cromosoma, che è uguale al numero di coppie di cromosomi omologhi di una specie, costituisce un gruppo di associazione (o linkage): l’associazione non è assoluta perché i cromosomi cambiano e si possono spezzare producendo una ricombinazione dei geni (soprattutto durante la meiosi nel crossingover dove soltanto due cromatidi di cromosomi omologhi si scambiano pezzi di DNA ). I cromatidi si dicono ricombinanti.
Crossingover e ricombinazione
Se tra due geni associati avviene la ricombinazione (cioè il crossingover) non tutta la progenie presenterà i fenotipi parentali ma avremo una prole ricombinante con una frequenza di ricombinazione che si calcola: n° figli ricombinanti / n° totale dei figli.
Maggiore è la distanza tra due geni e maggiore sarà la possibilità che avvenga il crossingover: se due loci sono vicini, tra loro sarà difficile che avvenga il crossingover.
Mappe genetiche e centimorgan
Morgan fece numerosi esperimenti stabilendo poi le frequenze di ricombinazione tra molte coppie di geni associati: da qui crearono delle mappe genetiche della disposizione dei geni lungo il cromosoma (unità di mappa o centimorgan: distanza tra due geni con frequenza di ricombinazione pari a 0.01)
In alcuni casi l’origine parentale di un cromosoma conta (es. i maschi possono ereditare solo dalla madre l’emofilia, un disturbo della coagulazione del sangue).
- Monoici: organismi in cui lo stesso individuo produce i gameti di entrambi i sessi (es. mais).
- Dioici: organismi in cui due individui diversi producono i gameti maschili e femminili.
Determinazione del sesso
In molti dioici ci sono alcune differenze cromosomiche che determinano il sesso. In molti animali il sesso è determinato da una coppia cromosomi sessuali (XX femmina e XY maschio).
- Autosomi: coppie dei cromosomi non sessuali (22 coppie).
Gli individui che possiedono una copia sola di un determinato gene sono detti emizigoti; gli esperimenti che sono stati fatti si riferivano al colore degli occhi della drosophila (rosso dominante, bianco recessivo ); tali geni nell’uomo sono quelli legati ai caratteri sessuali (XX nella femmina, XY nel maschio).
Geni sul cromosoma X
Sul cromosoma X sono stati identificati circa 2000 geni. Gli individui omozigoti recessivi femmine o emizigoti recessivi maschio possono ereditare alleli mutanti presenti sul cromosoma X come per il daltonismo.
Gli alberi genealogici per i fenotipi recessivi legati a X mostrano queste caratteristiche:
1. Il fenotipo recessivo si evidenzia più nei maschi che nelle femmine (basta solo un allele recessivo).
2. Un maschio può trasmettere la mutazione solo alle femmine.
3. Le femmine che ricevono l’allele recessivo sono dette portatrici (fenotipicamente sane) e possono trasmettere questo allele sia ai maschi che alle femmine.
4. Il fenotipo mutato può saltare una generazione (da un maschio a sua figlia e da questa a suo figlio).
Fenotipi dominanti e cromosoma Y
I fenotipi dannosi dominanti sono rari perché i fenotipi dominanti ci sono in tutte le generazioni e l’individuo (anche in eterozigosi) non riesce a sopravvivere (selezione naturale).
Il cromosoma Y porta poche dozzine di geni (tra cui l’SRY per la mascolinità).
Domande da interrogazione
- Quali furono le caratteristiche che portarono T.H. Morgan a scegliere la drosophila per i suoi esperimenti genetici?
- Cosa scoprì Morgan riguardo alla legge di Mendel sulla segregazione indipendente dei caratteri?
- Come si calcola la frequenza di ricombinazione tra due geni associati?
- Qual è la differenza tra organismi monoici e dioici?
- Quali sono le caratteristiche degli alberi genealogici per i fenotipi recessivi legati al cromosoma X?
Morgan scelse la drosophila per le sue dimensioni ridotte, facilità di allevamento, breve intervallo generazionale, caratteri facilmente riconoscibili e la possibilità di indurre mutazioni.
Morgan scoprì che alcuni caratteri non erano indipendenti ma associati sullo stesso cromosoma, contraddicendo la legge di Mendel.
La frequenza di ricombinazione si calcola dividendo il numero di figli ricombinanti per il numero totale dei figli.
Gli organismi monoici producono gameti di entrambi i sessi nello stesso individuo, mentre i dioici hanno individui separati per gameti maschili e femminili.
I fenotipi recessivi legati a X si manifestano più nei maschi, un maschio può trasmettere la mutazione solo alle femmine, le femmine portatrici possono trasmettere l'allele a entrambi i sessi, e il fenotipo mutato può saltare una generazione.