Fabbian
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Il gene è l'unità fondamentale del materiale ereditario, situato nei cromosomi delle cellule.
  • Composto da segmenti di DNA, i geni esistono in coppie omologhe, con uno di origine materna e l'altro paterna.
  • I geni possono determinare caratteri ereditari singoli o multipli, spesso controllati da più geni cumulativi.
  • I geni dominanti manifestano il loro carattere sempre, mentre i recessivi solo allo stato omozigote.
  • La struttura chimica dei geni è formata da sequenze di nucleotidi, capaci di autoriprodursi con possibili mutazioni durante la duplicazione.

Indice

  1. Definizione e struttura del gene
  2. Funzione e variabilità genetica
  3. Dominanza e struttura chimica

Definizione e struttura del gene

E' la particella biologica con sede nel cromosoma, considerata l'unità del materiale ereditario della cellula. È un piccolo segmento della catena dell'acido desossiribonucleico (DNA). Il gene è composto da una sequenza di unità più piccole e potenzialmente mutabili, detti mutoni; ogni gene è presente due volte nella cellula, poiché i cromosomi delle cellule degli organismi eucarioti superiori sono contenuti nel nucleo in coppie omologhe, cioè associati a due a due (uno è di origine materna, l'altro paterna).

Funzione e variabilità genetica

Il gene esiste quindi in coppia col proprio omologo, ma uno stesso gene può presentarsi in diversi aspetti, che sono le forme alternative del medesimo carattere ereditario. Un gene può avere un'azione unitaria e determinare un solo carattere oppure controllare la comparsa di più caratteri correlativi. Più spesso un carattere ereditario è controllato da più geni cumulativi.

Struttura, funzione e variabilità dei geni nel DNA articolo

Dominanza e struttura chimica

Il gene dominante è un gene il cui carattere si manifesta in ogni caso, mentre quello recessivo si presenta solo allo stato omozigote, perché in quello eterozigote la sua azione è prevaricata dall'allelomorfo dominante. La struttura chimica del gene è rappresentata dalla catena degli acidi nucleici formata da molecole di nucleotidi che si succedono con diverse combinazioni, creando le "parole" del codice genetico. La loro proprietà fondamentale è l'autoriproduzione: possono duplicarsi uguali a se stessi; nel corso della moltiplicazione cellulare le cellule figlie ricevono così le informazioni genetiche; gli errori che vengono commessi durante tale processo sono appunto le mutazioni.

Domande e risposte