Concetti Chiave
- La stabilità degli mRNA varia notevolmente, con alcuni che hanno un'emivita inferiore a 30 minuti e altri oltre 20 ore.
- Gli mRNA con emivita breve spesso codificano proteine regolatorie o elementi di reazioni temporizzate, mentre quelli stabili codificano elementi strutturali.
- Il controllo della stabilità degli mRNA è un processo post-trascrizionale e post-splicing che avviene nel citoplasma.
- La modifica molecolare degli mRNA maturi porta alla produzione di diversi prodotti proteici.
- Nei mammiferi, questo processo interessa un numero limitato di geni, mentre è più comune negli eucarioti inferiori.
Indice
Controllo della stabilità degli mRNA
Un livello di controllo è esercitato anche dalla diversa stabilità delle molecole di mRNA, generalmente instabili, facilmente aggredite da ribonucleasi (RNAsi). Nella cellula la degradazione degli mRNA dipende dal tipo di mRNA: generalmente rRNA e tRNA sono molto stabili, mentre la stabilità varia molto per mRNA.
Emivita degli mRNA e loro funzioni
Mentre certi mRNA hanno un’emivita inferiore ai 30 minuti, altri, molto più stabili, durano anche più di 20 ore. Solitamente gli mRNA con emivita breve codificano per proteine regolatorie (come i fattori di trascrizione) o elementi di una catena di reazione che agisce in un tempo ben determinato, mentre quelle ad emivita lunga
generalmente codificano per elementi strutturali (come la globina dell'emoglobina), che quindi devono essere sintetizzati costantemente.
Controllo post-trascrizionale nei mammiferi
È un tipo di controllo post-trascrizionale e post splicing che avviene nel citoplasma, non nel nucleo; è una modificazione molecolare che consiste nella modificazione chimica del trascritto maturo (lo splicing riguarda il trascritto primario, che grazie ad esso diventa maturo) e ha come risultato l'ottenimento di prodotti proteici diversi. Nei mammiferi questo processo riguarda un numero limitato di geni (anche se importanti), mentre in eucarioti inferiori è un sistema molto più diffuso e lungo.