Concetti Chiave
- La teoria dell'evoluzione di Darwin suggerisce che tutti gli esseri viventi condividono un antenato comune, basata su osservazioni di somiglianze tra organismi diversi.
- La specie biologica è definita come un gruppo di organismi che possono riprodursi tra loro, mentre la popolazione è un gruppo di individui della stessa specie con variabilità genetica.
- Gli adattamenti ereditari facilitano la sopravvivenza, e le variazioni favorevoli vengono mantenute mentre quelle sfavorevoli scompaiono.
- I fossili sono fondamentali per lo studio dell'evoluzione, documentando specie estinte e cambiamenti graduali, anche se le testimonianze fossili sono spesso incomplete.
- La sistematica classifica gli esseri viventi in base a somiglianze anatomiche e genetiche, utilizzando alberi filogenetici per tracciare la storia evolutiva delle specie.
Uno dei compiti della biologia è classificare le specie, principalmente attraverso:
- Parentele
- Somiglianze
- Differenze
Proprio per questo motivo attualmente abbiamo bisogno di capire come si sono originate le specie.
Indice
Teoria dell'evoluzione di Darwin
Oggi, per stabilire questa classificazione, ci basiamo sulla teoria dell’evoluzione, essa afferma che tutti gli esseri viventi condividono un antenato comune. Questo lo osservò Charles Darwin, uno scienziato inglese che, durante un viaggio di esplorazione, durato dal 1831 al 1836, studiò i vari fossili e la natura che si trovava davanti, notando somiglianze tra vari organismi che vivevano in luoghi diversi, e che perciò probabilmente avevano un antenato comune; fino a prima di allora, si era sicuri che, qualunque specie, non fosse mai mutata da quando era arrivata sulla terra.
Concetti chiave della teoria di Darwin
Per capire al meglio la teoria di Darwin dobbiamo prima comprendere tre fattori:
• La specie Biologica
• La popolazione
• Gli adattamenti
La specie biologica è un insieme di organismi realmente interfecondi, riproduttivamente isolati rispetto ad altre specie
La popolazione è costituita da membri di una specie, essi vivono in una zona, nella stessa popolazione c’è la variabilità intraspecifica.
Gli adattamenti sono tutte le caratteristiche ereditarie che facilitano la sopravvivenza in un dato ambiente
Meccanismi dell'evoluzione
Proprio grazie anche all’ultimo concetto, Darwin capì che tutte le variazioni favorevoli tendono a rimanere e invece quelle sfavorevoli per l’ambiente in cui una popolazione vive a scomparire, dato che solo gli organismi con adattamenti vantaggiosi tendono a riprodursi. Oggi, sappiamo che la materia prima dell’evoluzione, è non solo la mutazione, ma anche la riproduzione sessuata, gli eventi casuali, le catastrofi, ma soprattutto la genetica.
Per effetto di questi meccanismi in una popolazione si possono accumulare abbasatanza mutazioni da impedire la riproduzione con i membri di una stessa specie originaria, con questo scenario possono accadere due cose:
o L’estinzione della specie
o La generazione di una nuova specie (speciazione)
I fossili
Importanza dei fossili
Data l’impossibilità del predire che fine farà una specie, ci limitiamo a studiare le specie presenti e passate; per fare ciò esiste lo studio dei fossili che riporta alla storia dell’evoluzione.
I fossili sono resti o tracce di organismi vissuti in epoche passate e conservati nelle rocce. Grazie ad essi sappiamo che varie specie si sono modificate gradualmente, ma siamo venuti anche a conoscenza di vare specie estinte, per esempio senza lo studio dei fossili, non saremmo mai venuti a conoscenza di dinosauri, né nemmeno del fatto che le piante a fiore sono state le ultime ad essere comparse.
Le testimonianze fossili hanno permesso di documentare aspetti cruciali dell’evoluzione, ma sono sempre incomplete, dato che nella maggior parte dei casi, gli organismi non lasciano traccia di sé dopo la morte, dato che l’unica parte di un fossile che solitamente rimane sono tutte le parti dure (Come ossa, denti, gusci e legno), ma non le parti molle (Come organi e tessuti interni) dato che si decompongono molto rapidamente, perciò capire le abitudini, l’aspetto effettivo e la riproduzione è molto complicato per i palenteologi.
La sistematica
Sistematica e classificazione gerarchica
La sistematica è la scienza che si occupa di classificare gli esseri viventi in base a un criterio gerarchico. Ciò significa che le specie vengono riunite in gruppi, che a loro volta fanno parte di categoria via via più ampie:
- Più specie simili appartengono allo stesso genere
- Più generi sono raccolti all’interno di una famiglia
- Più famiglia sono comprese all’interno di un ordine
- Gli ordini sono raggruppati all’interno di classi
- Più classi sono riunite all’interno di un phylum (al plurale phylia)
- I phyla sono raggruppati in regni
- I regni sono raggruppati in tre domini (batteri, archei ed eucarioti)
I domini dei batteri e degli archei comprendono ognuno un regno, mentre il dominio degli eucarioti ne comprende quattro:
- Protisti
- Piante
- Funghi
- animali
Il criterio sistematico ideato nel diciottesimo secolo assegna a ogni specie un nome scientifico, formato da due parti: la prima che indica il genere, e la seconda la specie. Per utilizzare questo schema è indispensabile costruire l’albero filogenetico, ossia la storia evolutiva degli organismi, le specie sono collegate con dei rami, indicanti un antenato comune, in cui ogni ramificazione indica una divergenza dell’albero filogenetico.
Gli alberi filogenetici si costruiscono considerando, tra le specie:
- somiglianze anatomiche
- somiglianze morfologiche
- fossili
- cromosomi e sviluppo embrionale
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto centrale della teoria dell'evoluzione di Charles Darwin?
- Quali sono i tre fattori fondamentali per comprendere la teoria di Darwin?
- Come si formano nuove specie secondo la teoria dell'evoluzione?
- Qual è il ruolo dei fossili nello studio dell'evoluzione?
- Come funziona la sistematica nella classificazione degli esseri viventi?
La teoria dell'evoluzione di Charles Darwin afferma che tutti gli esseri viventi condividono un antenato comune, e le specie si sono evolute attraverso adattamenti favorevoli che facilitano la sopravvivenza.
I tre fattori fondamentali sono la specie biologica, la popolazione e gli adattamenti, che aiutano a capire come le specie si evolvono e si adattano all'ambiente.
Nuove specie si formano attraverso un processo chiamato speciazione, dove le mutazioni accumulate impediscono la riproduzione con i membri della specie originaria, portando alla generazione di una nuova specie o all'estinzione.
I fossili forniscono prove cruciali dell'evoluzione, documentando specie estinte e modifiche graduali, anche se le testimonianze fossili sono spesso incomplete.
La sistematica classifica gli esseri viventi in un criterio gerarchico, raggruppando specie simili in generi, famiglie, ordini, classi, phyla, regni e domini, utilizzando alberi filogenetici per rappresentare la storia evolutiva.