Concetti Chiave
- Fino al XVIII secolo, i naturalisti credevano che le specie viventi fossero state create immutabili da Dio.
- Jean-Baptiste de Lamarck fu uno dei primi a ipotizzare l'evoluzione delle specie attraverso l'eredità dei caratteri acquisiti.
- La teoria dell'evoluzione per selezione naturale di Charles Darwin, pubblicata nel 1859, ha rivoluzionato gli studi sull'evoluzione.
- Darwin osservò che la sopravvivenza delle specie dipende dalla disponibilità di risorse alimentari e dalla competizione tra individui.
- Secondo Darwin, gli individui con caratteristiche vantaggiose sopravvivono e si riproducono, trasmettendo tali caratteri ai discendenti.
Concezioni pre-evoluzionistiche
Fino a tutto il secolo XVIII, i naturalisti ritenevano che le specie viventi, e quindi anche l'uomo fossero state create da Dio così come oggi appaiono: erano cioè rimaste inalterate fin dalla loro origine.
Uno dei primi studiosi che ipotizzo invece l'evoluzione nel tempo degli esseri viventi fu Jean-Baptiste de Lamarck (1744-1829), secondo il quale i caratteri di un individuo si trasmettono ai suoi discendenti: perciò con il passare delle generazioni questi caratteri si sommano e si diversificano da quelli originali, dando luogo a nuove specie.
Darwin e la selezione naturale
Una svolta negli studi sull'evoluzione si ebbe nel 1859 quando fu pubblicato un testo destinato a diventare uno dei più importanti e discussi della Storia della scienza: L'origine delle specie, in cui l'inglese Charles Darwin (1809-1882) espose la sua teoria dell'evoluzione per selezione naturale, ancora oggi fondamentalmente accettata dalla maggior parte degli studiosi.
Secondo lo studioso inglese , in natura si osserva che la possibilità di crescere e riprodursi delle popolazioni di ogni specie animale dipende dalla quantità di risorse alimentari disponibili. Perciò gli individui sono in contrapposizione tra loro per la sopravvivenza e sopravvivono solo quelli che, casualmente, possiedono i caratteri che li rendono più adatti all'ambiente: un leopardo avrà maggior probabilità di procacciarsi le prede essendo più veloce di altri animali, e dunque avrà più possibilità di vivere più a lungo e di riprodursi. Darwin, che pure ignorava la trasmissione genetica dei caratteri, comprese che gli individui con i caratteri più vantaggiosi vengono selezionati dall'ambiente (selezione naturale) e riproducendosi trasmettono tali caratteri ai discendenti, determinando in tal modo l'evoluzione della specie.