carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • I parassiti come le zecche mostrano una stagionalità variabile con presenza maggiore in primavera ed estate, ma possono essere trovati tutto l'anno.
  • Babesia caballi è stagionale principalmente in primavera, mentre babesia equi può manifestarsi tutto l'anno, influenzando il rendimento dei cavalli.
  • Babesia penetra e si moltiplica nei globuli rossi, causando anemia e sintomi come febbre e ittero, mentre babesia equi inizia con una fase linfocitaria.
  • Il trattamento comune negli ippodromi per cali di rendimento dei cavalli prevede l'uso di carbesia, che risolve il problema nel 99% dei casi.
  • I parassiti possono rimanere nell'ospite a lungo termine, favorendo la loro diffusione tramite le zecche e complica il trattamento in cavalli in scuderia.

Indice

  1. Stagionalità dei parassiti
  2. Aspetti importanti

Stagionalità dei parassiti

La stagionalità fondamentalmente per i parassiti è la primavera, poi estate, oppure in autunno, cioè quando ci sono le zecche presenti.
Anche sotto questo aspetto la situazione sta cambiando molto rapidamente: c'è la possibilità di trovare zecche, con intensità diverse, praticamente oramai tutto l'anno. Nonostante questo, la stagionalità di babesia è principalmente la primavera, meno in estate e in autunno quando ci sono le larve; questo discorso vale soprattutto per babesia caballi, mentre per babesia equi la stagionalità è sparpagliata praticamente in tutto l'anno, perché ci sono tantissimi soggetti che sono infetti ma non ammalati; il problema del parassita però, si verifica appena essi si stressano.
Negli ippodromi non fanno neanche le analisi, appena il cavallo non rende come dovrebbe sui tempi, gli fanno un trattamento con la carbesia. Perché hanno visto che nel 99% dei casi risolve il problema e il cavallo nell'arco di qualche giorno recupera.
La differenza è che una babesia vera e propria, penetra e si moltiplica nei globuli rossi, e causa anemia; in questo caso, si avranno le situazioni già viste in precedenza, quindi: emoglobinuria, emoglobinemia, ittero, biliglobinuria, piressia (per pirogeni endogeni) e febbre, perché questo è il sistema con cui l'organismo reagisce all'affronto.
Babesia equi invece, presenta un'iniziale fase linfocitaria nei linfociti dei linfonodi, prima di andare a localizzarsi negli eritrociti.

Aspetti importanti

È comunque un parassita che si nasconde e da un'infezione che dura per tutta la vita nei soggetti infetti; questo però è più conveniente: è vero, ci si accorge che il cavallo non ha un rendimento al 100%, ma, in condizioni naturali, quel cavallo sarebbe così sfavorito? Probabilmente no. Però, permette al parassita di rimanere nell'ospite, restare in circolo e venire prelevato da una zecca, qualora questa dovesse fare il pasto di sangue.
Nel genere babesia i parassiti sono negli eritrociti, quindi, sono in circolo; per cui, se si usa il farmaco, esso va in circolo e va a contatto con il parassita, che è nel globulo rosso, però, se il parassita, come nel caso di theileria equi, è nel sistema reticolo ostiocitario, ed è un parassita intracellulare ma extracitoplasmatico, non è facile per il farmaco raggiungerlo! Per cui, per esempio in Piemonte, dove non esistono molti allevamenti di cavalli allo stato brado, i cavalli sono tutti tendenzialmente in scuderia, e sono tutti cavalli controllati strettamente dall'uomo; quindi, se stanno male, vengono subito trattati.
Quindi, è importante notare come cambiano rapidamente, anche in pochi anni, le dinamiche dei parassiti. Ciò è già stato visto precedentemente con altri parassiti.
Questi sono tutti parametri del sangue. Si può vedere la conta dei leucociti, dei globuli rossi, l'emoglobina, l'ematocrito, la distribuzione dei globuli rossi, l'ampiezza, le piastrine, il glucosio, urea, creatinina amminotransferasi, Akt, creatin cinasi, le proteine totali, l’albumina e la bilirubina.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i periodi dell'anno in cui i parassiti, in particolare le zecche, sono più presenti?
  2. I periodi dell'anno in cui le zecche sono più presenti sono principalmente la primavera, l'estate e l'autunno, anche se recentemente si è notato che le zecche possono essere trovate con intensità diverse praticamente tutto l'anno.

  3. Qual è la differenza principale tra babesia caballi e babesia equi in termini di stagionalità e sintomi?
  4. La differenza principale è che babesia caballi ha una stagionalità concentrata principalmente in primavera, mentre babesia equi può manifestarsi in tutto l'anno. Babesia caballi causa anemia penetrando e moltiplicandosi nei globuli rossi, mentre babesia equi inizia con una fase linfocitaria prima di localizzarsi negli eritrociti.

  5. Come viene trattata la presenza di babesia negli ippodromi e perché?
  6. Negli ippodromi, di fronte a un calo di rendimento dei cavalli, viene spesso effettuato un trattamento con la carbesia senza fare analisi preliminari, poiché si è visto che nel 99% dei casi questo risolve il problema e il cavallo recupera in pochi giorni.

  7. Quali sono le implicazioni di un'infezione da babesia per la vita del cavallo e come si diffonde il parassita?
  8. L'infezione da babesia è una condizione che dura per tutta la vita del soggetto infetto, permettendo al parassita di rimanere nell'ospite e di essere prelevato da una zecca durante il pasto di sangue. Sebbene il cavallo non renda al 100%, in condizioni naturali questo non sarebbe necessariamente uno svantaggio, ma permette al parassita di restare in circolo.

Domande e risposte